Capitolo 8: la quiete prima della tempesta.

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Jason non riuscì nemmeno a finire di parlare, fu interrotto dalle labbra di Xavier, premute contro le sue.

Il bacio non durò molto, Jason si staccò e corse via.

Nei giorni successivi, il ragazzo continuò a dedicarsi assiduamente al canto e allo studio per non pensare e, allo stesso tempo, tenere lontano Xavier, tuttavia, in un'accademia risultava praticamente impossibile riuscire a sfuggire ad una persona all'infinito, infatti un pomeriggio i due si incontrarono frontalmente e non c'era alcun modo di fuggire per Jason.

Xavier:"ti prego, parliamone."

Jason:"avrei così tante cose da dirti, ma credo sia meglio lasciar perdere."

Xavier:"fai sempre così dinanzi ad un problema, preferisci scappare e scansare gli ostacoli."

Jason:"devo rammentarti che sei fidanzato? Che non sono quel genere di ragazzo? Non ho proprio nessun ostacolo da scansare, qualsiasi problema ci sia è il tuo, e se hai davvero voglia che ci sia qualcosa di più tra noi, devi lasciare la tua ragazza perchè così non può andare avanti. Per me è difficile far finta di nulla..."

Xavier:"hai perfettamente ragione, parlerò con Amanda e risolverò la faccenda."

La sera stessa, Xavier si decise a parlare con la ragazza riguardo l'accaduto, ma ciò che disse non corrispondeva esattamente alla realtà.

Xavier:"Amanda, devo parlarti."

Amanda:"la tua faccia non esprime nulla di buono, spara."

Xavier:"il fatto è che l'altro giorno ero con Jason..."

Amanda:"aspetta, lo sfigato che sa solo cadere sui palloni?"

Xavier:"dai, non dire così...Comunque è lui, beh, l'altra sera ci siamo baciati..."

La ragazza assunse un'espressione così cupa e vendicativa da spaventare a morte Xavier, che conoscendola capì che non avrebbe potuto aspettarsi niente di bello, cercando così di "salvarsi in calcio d'angolo" cambiando versione.

Xavier:"ci tengo a precisare, ehm, che è stato lui a baciarmi... Io mi sono subito scansato e da quel momento cerco di evitarlo in ogni modo, ci ho messo un po' a dirtelo perchè me ne vergognavo..."

Amanda:"COSA HAI DETTO?Quel frocio, come ha osato, me la pagherà cara!"

Xavier:"dai non preoccuparti, gli ho detto che non avevo interessi in quel senso e lui ha capito, non c'è bisog..."

Amanda:"SMETTILA DI DIFENDERLO, TU SEI SOLO MIO, CAPITO?"

Xavier:"certo ma, ti prego, ragiona..."

Qualsiasi tentativo di far ragionare Amanda fu vano.

Per Jason i giorni non passavano mai, e il pensiero che Xavier dovesse parlare con la ragazza lo faceva impazzire...

Alle lezioni sembrava un fantasma, non interveniva, prendeva male gli appunti e cercava di evitare chiunque cercasse di avvicinarsi. Improvvisamente però, dopo la lezione si avvicinò un ragazzo, Connor, il quale si era da poco trasferito alla Bolton e si era trovato nella sua stessa classe. I due non avevano mai avuto grandi occasioni per parlarsi, ma a quanto pare il nuovo ragazzo era deciso a fare il "primo passo".

Connor:"piacere, Connor. Come avrai notato sono arrivato da poco e non ho molti amici, ma mi sembri un tipo simpatico."

(Jason sembrava un po' turbato, anche perchè la sua simpatia si era gettata dall'ultimo piano dell'accademia negli ultimi giorni).

Jason:"ehm, ti ringrazio, scusa non mi sono presentato, piacere mio, Jason."

Connor:"ti ho visto un po' giù di corda ultimamente, qualcosa non va?"

(Dato l'umore, Jason si trattenne dal dire "ma i cazzi tuoi?" con molta eloquenza, e si limitò a fingere una faccia perplessa, come se non capisse di cosa stesse parlando, in fondo andava tutto così bene!!)

Connor:"dai, si vede che sei triste, ti va di andare alla mensa insieme? Tra i dolci c'è la cheesecake, la mia preferita."

Se c'era una cosa in grado di cambiare l'umore di Jason, quel qualcosa erano i dolci. Entusiasta e un po' sorpreso dal comportamento di quel ragazzo, decise di seguirlo."

La lezione di canto fatta il giorno stesso andò veramente bene, la maestra fece i complimenti a Jason e gli propose, dato che a pochi giorni da lì ci sarebbe stata la giornata delle arti all'accademia, di cantare un brano davanti a tutti. Nonostante la grande perplessità, il ragazzo era molto emozionato all'idea ed accettò.

Nei giorni successivi, Connor si rivelò molto premuroso e gentile nei confronti di Jason, a differenza di Xavier il quale ormai lo evitava spudoratamente. Ma a Jason non importava, era ormai solo felice delle attenzioni ricevute.

Come accadeva ormai ogni giorno dopo la lezione, Connor si avvicinò a Jason.

Connor:"hey, più tardi puoi passare nell'area dei campi sportivi?Devo dirti una cosa importante, ma adesso devo scappare, ci vediamo dopo!"

Jason non ebbe il tempo di rispondere, Connor era già sparito.

Qualche ora dopo, il ragazzo si presentò nel luogo stabilito, dove Connor lo stava aspettando, non nascondendo un certo stupore e curiosità a riguardo, sperava in qualcosa di positivo riguardo il loro rapporto.

Connor:"eccoti! Non riuscivo più ad aspettare!"

Jason:"Ma guarda che io sono in orario hahaha"

Connor:"lo so, lo so... Il fatto è che avrai sicuramente notato, in questo periodo, molte attenzioni da parte mia, il punto è che mi interessi, e non come amico, se capisci...

Ho avuto modo di osservarti e credo che anche tu sia della stessa idea, anche se non vorrei sbagliarmi, ed eccoci qui."

Benchè molto stupito, Jason era al settimo cielo.

Jason:"non mi sarei mai aspettato una cosa del genere...Ma ti confesso che sono davvero felice che tu mi dica ciò, anche tu mi interessi e mi piacerebbe tanto che ci fosse qualcosa in più tra noi due..."

Dopo aver pronunciato queste parole, il ragazzo vide Connor avvicinarsi nel tentativo di baciarlo, ma stavolta non si oppose e seguì la sua stessa direzione.

Prima che i due si baciassero, un amaro sorriso incorniciò il volto di Connor, e ciò che successe subito dopo fu davvero sconvolgente.

Haccyl: How Art Can Change Your LifeWhere stories live. Discover now