C'era una volta una ragazza, no so già cosa state pensando, ma questa non è una favola, però vorrei che lo fosse.

Questa ragazza aveva un nome, si chiamava Ice, ghiaccio.
E' un nome che non tutti possono portare, ma a lei donava particolarmente.
Il suo nome rispecchia la sua personalità.
Fredda, schiva, distaccata, sola, ma anche molto profonda, ma il suo colore preferito era il bianco.

Strano a dirsi, una persona così tenebrosa il cui colore preferito non era il nero, ma bensì il bianco? Il colore della purezza? Strano.
Beh lei era strana.

Era come se nel suo corpo ci fossero due cervelli che agivano completamente stonati.

Lei si mostrava agli altri come una ragazza solare, a volte ingenua e felice.

Lei soffriva di questo, ma nessuno sapeva.

Esprimeva la parte macabra di lei solo attraverso l'arte e la poesia.
Questa ragazza aveva diciotto anni e non vedeva l'ora di prendere quel sudato diploma e iniziare a realizzare i suoi sogni.
La sua mente era confusa, voleva fare tanto, troppo, anche se a realizzare proprio tutto sarebbe servita un'altra vita.

Il trenta luglio si sentì libera e sincera nell'affermare che da quel momento ad andare avanti sarebbe stata solo una salita verso la felicità.

Lei era quella linea tutta storta disegnata in un grafico, ma da lì fu sempre lineare e in rotta verso il punto più alto dello schema.

All the love, -M

Kiss kiss

Sempre Credere Nei Propri Sogni. (Completa)Where stories live. Discover now