capitolo 19

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Tre giorni prima

<Ti ho battuta.>

Il formicolio inizia a farsi sentire più prepotentemente ai polpastrelli, e lentamente sale.

<Dov'è?> urla ALysa. <Dove hai nascosto la tua anima?>

Chiudo gli occhi ed inspiro gloriosa. La magia sta tornando.
Sento il fuoco, lo sento ribollire, anzi, lo sento scalpitare in continuazione.
Le corde si incendiamo in una loro diversa concezione, e mi libero dalla mia congiura.

<Ma come..?>

<La magia sta pian pian riprendendo il controllo.>

ALysia sembra confusa, terrorizzata.
Ne approfitto e prendo il sopravvento.
La colpisco con una tale forza che le piego pure il fermaglio di metallo che ha in testa.
Arretra, gli occhi si chiudono in una smorfia e la testa va all'indietro, allora le colpisco il polso col pugno. Uno, due.

<E' questo che intendi con essere privo di anima? In totale asservimento con l'oscurità?> le strillo a due passi dal viso.

La sua espressione cambia radicalmente.

<Qualcosa del genere.>

La colpisco con entrambe le mani, ma lei rimane al suo posto, determinata, l'occhi fissi su di me.
Mi afferra il polso e lo torce. Il dolore si propaga per tutto il braccio. Prima che me lo rompa, mi giro e la colpisco con il tacco dello stivale. Fa una smorfia, ma non molla la presa.Colpisco di nuovo, più forte. La sua stretta si allenta pochissimo e io finalmente riesco a scivolare fuori dalle sue grinfie.
Mi guardo intorno e scopro un'asta di ferro.
La impugno con forza e la scaglio con violenza nel suo addome.
Mugola sconcertata, dolente.
Il sangue inizia a macchiarle il vestito, il pavimento.

<Ti tengo in vita solo perchè ho bisogno che i demoni continuano a soddisfare i loro bisogni. Ma, ti avverto, continua ad infastidirmi e la prossima volta non sarai tanto fortunata.>

Presente

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Presente

<Ti sei portata la tua guardia del corpo, Dominic?> mormora Alysia.

E' seduta egregiamente sulla sedia in legno antico, e preme il panno sulla ferita da me procuratesi.

<Ridammi l'anima.> urla quest'ultimo.

<Hai paura di finire dall'altra parte?> sghignazza.

<Possiamo fare una cosa veloce?> domando irritata.

I suoi occhi mi fulminano agguerrita.

<Cosa sei venuta a fare?> strida verso me.

<Dare supporto morale.>

<Dammi la mia anima.> ripete Dominic.

<Forse ho capito. Vuoi, per caso, aiutarlo utilizzando la magia dello spirito?> inizia a ridere più forte.

Nashell: Il maleficio (#3)Where stories live. Discover now