Traccia 2: Magical lives with magical jewels

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Traccia 2: !Diversa per ogni partecipante! Scrivere su Miraculous ambientando la storia ad Hogwarts.

Per Marinette fu una bellissima sorpresa aprire la cassetta della posta e trovare una lettera che aveva sempre sperato di ricevere: la lettera per andare a Hogwarts, la scuola per maghi e streghe più famosa e rinomata del mondo magico.
Ebbene sì, Marinette Dupain-Cheng era una strega: ma non di certo in senso negativo come quelle delle fiabe, no, era solo il modo in cui venivano chiamati i maghi donna, effettivamente aveva dei poteri magici e ne era consapevole, d'altronde anche sua madre era come lei.
Sabine Cheng, sua mamma, era una strega che aveva sposato uno di quelli uomini chiamati comunemente "babbani", umani senza poteri magici; la loro figlia era quindi una mezzosangue, sin dalla nascita c'era stata la possibilità che potesse avere poteri magici, così come c'era la possibilità che non ne avesse.
Ma fortunatamente dai primi mesi di vita aveva iniziato a manifestare qualcosa di diverso, quindi quando sua madre le spiegò tutto il suo più grande sogno divenme quello di frequentare proprio Hogwarts e studiare magia.

Quale fu la sua gioia quando quella mattina di agosto scese di casa per ritirare la posta e tornando sù si ritrovò con quella lettera tra le mani: urlò letteralmente, facendo spaventare i suoi genitori e scoppiando a piangere dalla gioia, neanche lei si sarebbe aspettata una reazione del genere da sé stessa.
Avrebbe iniziato il primo di settembre, quindi avrebbe dovuto rifornirsi di tutto l'occorrente per scuola, fortuna che sua madre non era estranea alla magia.
Diagon Alley era un qualcosa di magnifico, la ragazza amava i negozi e fare acquisti, ma era ancora più bello se tutto questo riguardava la magia! Un sacco di oggetti mai visti e molti dei quali bizzarri, faticava a credere di essere davvero lì.
Comprò i testi e il materiale generale, dicevano anche che si poteva portare con sé un animale, così Marinette approfittò per portare con sé il gatto nero che aveva da quand'era piccola; ma c'era una cosa più di tutte le altre che desiderava prendere: la sua bacchetta magica.
Doveva andare dal signor Olivander, di quel che ne sapeva.
Giunta lì entrò nel negozietto con sua madre, guardandosi intorno stupita, poco dopo notò un vecchietto dietro il banco.
Una frase dell'anziano signore la lasciò senza parole:"Non è il mago che sceglie la bacchetta, Marinette, è la bacchetta a scegliere il mago", enigmatico ma sorprendente.
In base alle istruzioni ne provò qualcuna, facendo solo alcuni danni fino a quando non le capitò l'unica che non sembrava avere qualche difetto.
《Interessante...》Fu il commento dell'uomo 《...Quel tipo di bacchetta è piuttosto particolare, molto potente, strano vederla in mano a una ragazza come te, ne esistono poche simili》

Okay, le cose iniziavano a diventare strane.

Ad ogni modo il giorno della partenza arrivò e le indicazioni erano precise: stazione, binario nove e tre quarti.

Aspetta... binario nove e tre quarti?

Da quando i numeri dei binari comprendevano frazioni?

Aveva trovato il binario nove e il binario otto, ma non c'era l'ombra di un cartellino con scritto "9  3/4".
Vagava con aria smarrita per la stazione con quel carrello pieno di cose, troppo timida per chiedere informazioni a qualcuno, sua madre quella mattina era a lavoro e non c'era nessuno con lei.
Si era accostata alla colonna del binario nove cercando di non mettersi a piangere davanti a tutti, ma qualcosa le fece alzare lo sguardo, riportandole speranza: una donna con tre figlie si muoveva tra la folla, cercando di non perdere nessuna delle tre e trascinando le due gemelle più piccole per mano, assicurandosi di tanto in tanto che la figlia più grande la stesse seguendo con il carrello... aspetta, un carrello uguale al suo!
《Alya, ascolta, prendi un bel respiro e cammina dritto, non avere paura, ma soprattutto non fermarti per nessuna ragione》Le spiegò la donna, vedendo che la ragazza ascoltava attentamente ogni sua parola.
Marinette decise di avvicinarsi per chiedere alla famiglia dove fosse quel famoso binario visto che sua figlia sembrava dover andare nel suo stesso posto, quindi prese un bel respiro e andò verso di loro, cercando di abbattere la timidezza.
《Mi scusi...》Iniziò la corvina, facendo girare tutte verso di sé 《P-Per caso lei sa dov'è il binario nove e tre quarti?》
《Oh cara, anche tu ad Hogwarts come Alya?》Quella donna sembrava molto amichevole nonostante non la conoscesse 《Guarda, lo vedi quel muro lì? -Marinette annuì- Ecco, corri in quella direzione!》
《Cosa?!》Esclamò la corvina, stupita.
《Già, non devi fare altro che correre verso la colonna del binario nove senza fermarti, puoi chiudere gli occhi se preferisci》Le spiegò, invitandola poi a guardare prima come facesse sua figlia.
La corvina puntò gli occhi sulla ragazza mora, seguendola con lo sguardo mentre correva e ad un tratto poof, scomparsa senza che nessuno se ne accorgesse, sembrava avesse davvero attraversato il muro.
La giovane dagli occhi azzurri sbattè le palpebre più volte, decidendo di provare sebbene la paura fosse tanta, allora iniziò a correre verso quel muro, chiudendo gli occhi; li riaprì a stento poco dopo, meravigliata dal fatto che si trovasse in un posto mai visto e aveva appena attraversato un portale che si trovava in una parete.

Raccolta Vincente Concorso di Scrittura Miraculous - Saralt99 & _StormInside_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora