Traccia 4: A purr-etty special date

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Traccia 4: Inventare un appuntamento con una delle quattro ship conosciute.

《Metti un bel vestito e aspettami sul tuo balcone a mezzanotte in punto. A dopo, purr-incipessa》Le aveva bisbigliato all'orecchio, e adesso ecco che Marinette si stava sistemando davanti allo specchio, tutto sotto gli occhietti curiosi di Tikki.
《Scusa, ma tu non eri quella che detestava avere un romantico Chat Noir intorno? Perchè sai, mi sembra che tu ci tenga parecchio a questo appuntamento...》La stuzzicò la kwami, marcando l'ultima parola.
《Tikki!》La rimproverò con tono scherzoso la corvina《Uno: non è un appuntamento. Secondo: è solo perché è simpatico e mamma e papà non ci sono, quindi un po' di compagnia non mi fa male. Tre... in fondo siamo amici e non è che mi dispiace il fatto che flirti con me, è un suo modo di scherzare con me, sanno tutti che è innamorato di Ladybug》
《Come meglio credi, sappi che sono esperta da milioni di anni nelle questioni amorose tra possessori di Miraculous》La coccinella fece spallucce, rinunciando di discutere con lei visto che avrebbe sempre trovato il modo di risponderle per dire che non era vero.

La ragazza era affacciata sul balcone da un po', indossava un lungo ed elegante vestito rosso con alcuni dettagli e rifiniture in nero: l'aveva cucito proprio lei, ispirandosi alla sua identità segreta per i colori.
Era estate, ecco spiegato il perché poteva rimanere fino a tardi e vestire in modo leggero, il venticello leggermente fresco che soffiava appena era perfetto per rendere il clima e l'ambiente esterno più "respirabile" visto il caldo soffocante che c'era stato fino al tardo pomeriggio, ma che adesso non aveva lasciato traccia.
La maggior parte delle persone rincasavano a quell'ora dalle lunghe passeggiate fatte per le vie parigine, ma una buona parte delle era ancora per le strade, rendendo attiva la città.

Mezzanotte e dieci, un tonfo dietro di lei.

Marinette si girò, incontrando gli accesi occhi verdi del ragazzo-gatto che era atterrato a pochi centimetri da lei, guardandola con il suo solito sorrisetto furbo.
《Chat!》La quattordicenne si spaventò un po' nel trovarselo a poca distanza dal viso.
《Buonasera》Rispose con la massima tranquillità, indietreggiando di un passo e porgendole una rosa rossa come il suo vestito《Questa è per te》
《Grazie...》Mormorò lei, sinceramente stupita e prendendo il suo regalo, portando istintivamente il fiore al naso per annusarne il delicato profumo.

Parlarono per un po' del più e del meno, mentre Chat sembrava volersi far vedere come un vero galantuomo quella sera, sorprendendo la ragazza che era molto più abituata a continui flirt e battute.
Il biondo teneva costantemente d'occhio le strade, aspettando impazientemente che si sfollassero e ci fossero solo poche persone in giro, fortuna per lui che non dovette aspettare ancora molto.

Mezzanotte e mezza.

《Mari》A volte la chiamava così《Aggrappati a me》Le disse, con tono al quanto determinato.
《Che?》Domandò la corvina, inarcando un sopracciglio, non avendo ben colto le sue parole.
《Guarda, fá così》Le prese entrambe le braccia, mettendole intorno al proprio collo e le mise poi una mano sotto le ginocchia, sollevandola quando l'altra mano fu sul suo fianco prendendola a mò di sposa.
Senza che lei potesse protestare -anche se non era decisamente sua intenzione- balzò via, saltando tra i tetti e passando per le zone meno affollate sebbene ormai ci fossero poche persone, raggiungendo in poco tempo la Tour Eiffel; scalò anche questa, arrivando fino all'ultima piattaforma, quella più in alto.
Avevano raggiunto il miglior punto d'osservazione di Parigi, dal quale si poteva avere una stupenda e romantica visuale della capitale.
La ragazza dagli occhi azzurri venne poggiata con i piedi per terra dal super-eroe, avvicinandosi alla ringhiera che si affacciava su un lato e appoggiandocisi, seguita dal felino che fece lo stesso.
Guardava il panorama con le labbra schiuse dallo stupore e gli occhi sgranati che sembravano voler cogliere il più possibile di ciò che vedeva per ricordarsene per sempre, Chat sorrise tra sé nel vedere quanto fosse meravigliata dalla sua sorpresa e non poté trattenersi dal pensare che quella ragazza gli scaldasse il cuore con ogni suo singolo ma significante gesto.
Marinette era occupatissima ad osservare ogni dettaglio dello sfondo, si stava maledicendo mentalmente di non avere con sé il cellulare per fotografare ciò che stava ammirando, ma sapeva che una foto non sarebbe mai stata bella e profonda come nella realtà; il ciela era scuro, ma numerose stelle e la luna piena lo illuminavano, facendo scendere lo sguardo si vedevano distese di tetti e case illuminate, ma non troppo, così da rendere più magico e meno industriale la visuale, lasciando che la maggior parte delle cose fossero illuminate dalla luce naturale della luna.
Si vedeva la Senna luccicare sotto i raggi lunari che la facevano risplendere come argento, Nôtre Dame se ne stava silenziosamente lì sulla riva del fiume, spenta ma ben distinguibile.
La maggiore fonte di luce era proprio emessa da dov'erano loro: la Tour Eiffel era completamente illuminata e il faro della costruzione in metallo girava intorno, illuminando poco per volta il cielo con il suo fascio di luce.
























saralt99
_StormInside_

Raccolta Vincente Concorso di Scrittura Miraculous - Saralt99 & _StormInside_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora