Столкновение

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Louis guardò l'orizzonte,sapeva quello che stava per succedere,ormai mancavano poche ore; il sole delle sei bussava timidamente a casa Hart. Tirò un sospiro di sollievo,fissando le lancette dell'orologio che si muovevano frenetiche sul quadrante.
Sci lo raggiunse,fissandolo dal basso con eccitazione:
"Non vedi l'ora,eh Lù?" Disse Sci
"Hai proprio ragione,cara." Pronunciò Louis
"Oooh,ci siamo!" Esclamò Louis,vibrando di felicità
Prima una porticina,poi si aprì un enorme porta in legno,con inserti in ferro.
"Okok,Lù rimani qui,io chiamo i ragazzi" Disse Sci,correndo in casa.
Entrò in camera sua e di William,arrampicandosi sul letto,scuotendo delicatamente il braccio di William,fissandolo con occhi da bambina.
"Wii! Wii svegliati,Wii!"
William gemette,aprendo un occhio,osservando la sua dolce bambolina.
"Giorno,principessa" disse William,sbadigliando.
"Dai Wii,dobbiamo andare,oggi è un giorno importante!"
William cambiò espressione,osservando il soffitto con aria malinconica.
"Dobbiamo andare a comprare i fiori...vieni con me?" Disse William,voltandosi verso la sua donna.
"Beh si...tu preparati però,vedrai" Lei sorrise,stampandogli un bacio al rossetto color pesca,lasciando il suo La Vie Est Belle nella stanza.
William si stese sul letto,osservando le mura rosso porpora della loro stanza,rise come un cretino: lei,loro,non facevano che sorprenderlo,ogni giorno di più. Si perde nei suoi stessi pensieri,come una piccola sardina si perde nell'oceano Atlantico; ora era solo lui,lui e il suo passato,che teneva stretto tra le mani,che non voleva lasciare andare,come non si vuol lasciar volare via una Monarca.
Lui rideva,rideva ai pensieri di un passato che amava.
"мерцание мерцает маленькая звезда..." disse,sorridendo.
"Хорошо, немного Харт, давайте займемся бизнесом" aggiunse,alzandosi faticosamente dal letto,accese il videoregistratore,inserendo la cassetta con l'album "The Wall" dei Pink Floyd,pronto a prepararsi.
Aprì il grande armadio in legno,e tirò fuori un completo gessato nero e grigio.
Sci riaprì la porta,accompagnata dai gemelli Hart,Louis e Sarah.
"Oh,papà,abbiamo gli stessi gusti in fatto di musica!" Esclamò Terrence
"Oh,sorprendente, T" disse William
"Beh,signor Hart? Pronto?" Disse Sci,battendo delicatamente il piede sul pavimento
"Certo,signorina Straws" disse William
"Va bene ragazzi,seguitemi!" Disse Louis allegramente
I sei piccoli indiani uscirono di casa,con a capo il piccolo angelo nero,che avvicinò la sua figura alla porta.
"Aestrkë ni,mo nu annbharh,Wojt het doëw,je...hayløa!"
La porta si spalancò a tali parole,un forte vento gelido soffiava,Andrea non fece a meno di tremare,al tocco di quel vento sulla sua carne nera.
"Eh?" Chiese Sarah,scuotendo il capo,confusa.
"Oh,è vero,tranquilla,scoprirai presto il significato!" Disse Louis,sorridendo.
"Beh,William,Andrea,Terry..."
"Oh,certo" disse Andrea,entrando,per poi essere seguita dagli altri Hart,e poi i Leist.
Era un grande salotto,tante persone che parlavano tra di loro,ridevano,piangevano,si stringevano,si baciavano.
"Cos'è questo? Un ritrovo?" Disse Terrence,confuso
"Esatto Terrence,un incontro tra il vivo e i suoi cari" disse Louis
William ebbe un colpo al cuore, le sue pupille cercavano il nero,il suo corpo era solo in cerca di quello,i suoi organi un coro disperato.
Si sentì una mano sulla spalla,una mano così,così nostalgica. Era proprio lui.
Era lui,era di certo lui,lo aveva capito solo al suo leggero tocco,aspettava solo le sue parole magiche.
"Привет, маленький кит" disse l'uomo,sorridendo.
William si voltò e lo strinse,le loro lacrime scendevano copiose,pronte ad allagare l'intera stanza.
Quell'uomo era Matt Hart,suo padre.
Tutti lo fissarono con confusione e stupore.
"Oh,non parlano russo,giusto?" Disse Matt,imbarazzato.
"Quindi...sei nostro nonno?" Chiese Andrea
"Siete i miei nipoti? Awww siete tutti vostro padre!" Si avvicinò verso di loro,riempiendoli di bacini e pizzicotti sulle guancie
"Eh già,è proprio nostro nonno" disse Terrence,ridendo.
William lo guardò ,con le lacrime agli occhi:
"Alla fine,hai mantenuto la tua promessa,papà" Disse William
"Ne ho mantenute tante,piccolo,ricordi? Come quando ero in marina e ti ho promesso una balena,è ancora con te?" Chiese Matt
"Ma che domande fai? Potrebbe mai mancare? Vieni,se vuoi te la..."
"No,non posso uscire,William. Andrei via per sempre...mi dispiace,tesoro"
"Mamma...mamma è ancora viva?" Chiese William
"Oh,quella povera donna...per lei sarebbe una benedizione,poter morire...mi manca così tanto,è una tortura. Come lo è per voi non poterci vedere quasi mai,lo è per noi. Vedervi sempre e non interferire,vedervi sbagliare e non potervi aiutare,vedervi rovinarvi e non aggiustarvi...ma è una gioia vedervi riprendere,vedervi guardare il cielo,sperando un contatto con noi,è una grande soddisfazione,davvero" disse Matt,lacrimando.
"...avrei tanto voluto farti giustizia,papà,ero solo un bambino..." disse William,sul punto di scoppiare in lacrime
"Shhhh,shhhh mia piccola balenotta azzurra,è tutto passato,è solo passato. Sono grato ai Rein,ti hanno proprio aiutato." Disse Matt
"Eh già...bei tempi,e...e lui?" Chiese William,preoccupato
"Oh...lui...lui" Pianse,senza freni.
"Dov'è,dov'è lui papà?" Insistette William
Matt tirò su col naso,rassegnandosi
"Lui è..." Matt gli bisbigliò qualcosa nell'orecchio
"C.cosa?" William non poteva crederci,non poteva essere successo proprio a lui,non lui.
"Neanche io ci potevo credere..." Aggiunse Matt
"Lo troverò,papà,e lo aiuterò"
"William,hai sempre avuto un cuore d'oro,mio piccolo angelo"
I due si abbracciarono,e qualcuno strinse la vita di William.
"Ma ciao,mia piccola matrioska" disse la donna,stretta alla sua vita
William si voltò di scatto,era proprio lei
"Eheh,ciao piccola matrioska,ti ricordi di me?"
William la prese per la vita e la baciò,facendola girare in aria
"Ahah,oh William" disse lei,ricambiando i suoi molteplici baci
Lui non smetteva di baciarla,sembrava un pazzo
"Oh William,se continui così ci servirà una camera!"
"Sai,non mi sembra una cattiva idea " ammiccò William,lei arrossì.
"William? Ma quei ragazzi sono...sono loro William?!" Disse Helenæ,commossa
"Esatto,i nostri bambini" rispose William. Lei scese dalle sue braccia,come un fulmine dal cielo,per raggiungere i suoi bambini.
Loro la guardarono stupefatti,lei era bellissima,davvero bellissima.
"Oh,siete tutti vostro padre,per fortuna direi" ridacchio Helenæ
"Wow,certo che papà ha dei buoni gusti in fatto di donne" Disse Terrence,compiaciuto
"Pensi solo a quello tu!" Aggiunse Andrea,frustrata
Helenæ ridacchiò "Però,sei ancora più simpatico dal vivo,anche se,ugh,avrei preferito non vederle,certe cose"
"Oh cavolo,ragazzi,abbiamo solo 30 secondi,vieni qui piccolo mio"
William la strinse,accarezzandole i capelli
"Ci vedremo il prossimo due novembre,Hart" sorrise Helenæ,baciandolo
"Saranno dei 364 giorni durissimi,mia piccola criminale"
"Ora levati,devo salutare i piccoli" disse Hel,sorridendo,dando un bacino ai suoi piccoli
"Ricordate: sarò sempre con voi,ok piccoli?"
Loro la guardarono,mentre si dirigeva verso Sci,che non le staccava gli occhi di dosso.
"Stai facendo un ottimo lavoro con William,lo vedo davvero felice con te,e poi anche tu non sei male" disse Hel,dandole un bacino sulla guancia,Sci arrosì,mentre la guardava dirigersi verso la porta.
Tutti uscirono,mentre Matt ed Helenæ erano sulla soglia della porta.
"Beh ragazzi,è ora,è stato bellissimo rivedervi,ciao ciao,piccola balenottera" disse Matt,dando un bacino sulla fronte a William
"Ok,meno tre,ragazzi,dobbiamo spostarci,o potremmo rimanere bloccati,capito?" Disse Louis, facendo fare dieci passi indietro a tutti loro.
Unì le mani,in un gesto di preghiera.
"Krakra,nu me stristr, u ci routvrê,na mouru!"
La porta si richiuse,lasciando dietro di essa,il loro passato,un passato che loro rifiutavano di abbandonare.

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