Vendetta

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Mors, mortis
Dal latino
Morte.

La vendetta è da sempre, l'arma più dolce dopo l'amaro delle sofferenze.
E arriva sempre per chi se la merita. Non importa quando, non importa se ci si è pentiti. Arriva a distruggere.

Cammino per i corridoi, la gente mi guarda come al suo solito: occhiatine da oche pettegole e vociare al quale non avevo mai badato. Mi viene quasi da ridere, se solo volessi li potrei distruggere dal primo all'ultimo.

Non baderò neanche oggi a tutto ciò che dicono, ma se continuano così, è molto probabile che non badi alle mie azioni, ops.

Scorgo Yugyeom vicino al suo armadietto e mi avvicino, mantengo sempre una facciata neutra, come ero solito fare fino a qualche giorno fa.

"Ehi" saluta, io mi limito ad annuire, scrutando bene la folla di persone intorno a me. Il mio sguardo sembra perso, ma in realtà sto attentamente cercando Junhoe. "Terra chiama Jungkook! Ci sei?" Ero quasi certo di averlo beccato quando Yugyeom richiama la mia attenzione.

"Eh? Sì, mi sono distratto un attimo." Ridacchia. "Ok. Andiamo in classe?" Annuisco, digrignando i denti perché non sono riuscito in quello che volevo. Tanto lo trovo, è questione di minuti.

Abbasso la testa, devo mantenere un profilo discreto e non dare troppo nell'occhio. Quando troverò Junhoe e faremo ancora il lupo e l'agnello. Anche se lui ancora non lo sa, questa volta lui sarà la mia preda e, oh povero, ho quasi compassione. Ho preparato la vendetta perfetta per lui: non solo lo torturerò, ma la gente lo prenderà per pazzo. Chi crederebbe a qualcuno che afferma di aver visto un demone.

All'improvviso, vado a sbattere contro qualcuno, e destino vuole che sia proprio il mio agnello. Ancora sicuro di sé, ma vi assicuro lo sarà ancora per poco, mi urla contro come sia di fretta e non possa darmi una lezione al momento, ma ci penserà più tardi, ribadendo come abbia osato andargli addosso. Non mi da fastidio, davvero, sto già pregustando ciò che verrà di qui a poco.

Alzo lo sguardo verso lui, di sfida, e un ghigno si fa strada sulle mie labbra.

Spalanca gli occhi, ma fa presto a dire "Come cazzo ti permetti di guardarmi in quel modo? Torna a cuccia cagnolino, se non vuoi che dopo ti spacchi un braccio." Ne alza uno lui come per tirarmi un ceffone ma, per ragioni che potete immaginare, urla in dolore ritraendolo subito.

Il mio sguardo è impassibile, fulminante, mentre a denti stretti mi guarda allontanarmi.

"Cosa è successo Jungkook? Questa volta non ti ha fatto niente..." Dice Yugyeom perplesso, e io rispondo con non-chalance, scrollando le spalle.

"Un dolore improvviso al braccio, chissà" trattengo un risata, Junhoe non sa che l'aspetta.

-

"JEON!" Tuona furioso il biondo raggiungendomi nel suo posto preferito, il bagno. "Mh?" Alzo la testa, incrociando le braccia al petto con noncuranza.

Mi prende per il colletto della camicia, sbattendomi al muro con evidente forza che, sfortunatamente per lui, non mi fa male neanche un po'.

"Pensavi davvero di passarla liscia? Credevo avessi imparato la lezione dopo così tanto tempo! Adesso ti faccio vedere io, non riuscirai nemmeno a tornare a casa oggi, perdente."

Dà un altro strattone alla mia camicia, al che io chiudo gli occhi e le mie labbra si aprono di poco per poi venire morse dai denti superiori, una risata ci scappa divertita e schernente delle sue parole.

"Sai Junhoe, ti stavo aspettando. Pensavo non arrivassi più."

"Cosa??! Chi ti credi di essere?!" Strilla, e lascio che mi colpisca in pancia con un pugno. Mi fa a malapena il solletico. Ridacchio.

mors :: taejikookWhere stories live. Discover now