a year of (yoonkook) fanfictions | baby's bday

I) Gennaio - Anniversario

Parents AU

Era la notte del loro anniversario.

Appesantito dalla stanchezza e dalla tristezza per non esser potuto tornare prima da lavoro, Jungkook digitò lentamente la password della porta di casa.

Si tolse le scarpe, lasciando cadere il cappotto e la sciarpa sulla sedia più vicina mentre la borsa ai piedi del divano. Si trascinò verso la cucina, bevendo un bicchiere d’acqua e stirando i muscoli affaticati.

Doveva essere una notte speciale, eppure non era riuscito a ritagliare un po’ di tempo per le due persone più importanti della sua vita. Aprí la porta della stanza da letto matrimoniale, notando un corpo disteso sul letto accompagnato dalla presenza di uno molto più piccolo di dimensioni.

Yoongi dormiva con un braccio attorno al loro figlio, proteggendolo e coccolandolo allo stesso tempo, spensierato e immerso nel suo sonno profondo. Quando Jungkook si avvicinò al suo lato e si inchinò per regalare un bacio alla fronte del piccolo, ripeté il gesto d’affetto sulla guancia del marito. Il piumone stava cadendo verso una parte del letto e Jungkook, perfezionista, riposizionò le coperte in modo tale che i due potessero dormire al caldo.

La presenza del marito non passò inosservata a Yoongi, che silenziosamente si svegliò, sorridendo, e senza aprire gli occhi prese la mano di Jungkook, evitando che quest’ultimo potesse allontanarsi.

“Buon anniversario.”

Piacevolmente sorpreso, Jungkook si abbassò per un bacio innocente, seguito da un flebile e dolce “buon anniversario, hyung.”

Yoongi non lo lasciò scappare e il giovane decise felicemente di lasciar perdere tutto, doccia e lavoro, per stendersi al suo fianco. Lo abbracciò da dietro, come ormai era diventata sua abitudine da anni, e tra coccole e parole dolci i due ritornarono a perdersi nel sonno.

La mattina dopo Jungkook ebbe un interessante conversazione con il piccolo Jungmin.

Alzatosi presto per regalarsi una meritata doccia e preparare la colazione al marito, Jungkook si sentì tirare l’orlo della lunga felpa mentre manovrava la caffettiera. La sorpresa quasi gli fece cadere il caffè bollente sulle proprie mani, ma con destrezza evitò di bruciarsi. Si girò con un sorriso affettuoso, avendo velocemente capito di chi si trattasse, e si piegò per arrivare all’altezza del bambino e ricordargli: “Dovresti essere a letto.”

“Non ho sonno.”

Jungkook notò come stranamente loro figlio avesse appreso già dei comportamenti da Yoongi. Non esisteva alcun legame di sangue, ma Jungmin esprimeva le proprie constatazioni con fermezza e impassibilità, con occhi e sguardo decisi. Era adorabile come somigliasse ad una piccola, e mattiniera, versione di Yoongi.

Accarezzandogli i capelli, Jungkook lo prese in braccio e lo fece sedere al tavolo della loro cucina, sorridendo e ritornando alla preparazione della colazione. “Okay, okay. Allora fammi compagnia.”

“Papà ne ha più bisogno di me.”

La frase colpì la coscienza di Jungkook in modo violento e inaspettato. “Papà sta dormendo, Min-ah.”

“Ma ieri sera piangeva. Non dirgli che te l’ho detto, però. Papà voleva che tu fossi a casa..” Il broncio insicuro di Jungmin non durò molto, dopo che suo padre gli prese il viso tra le mani e lo rassicurò: “Mi farò perdonare.”

“Cosa state complottando voi due?” Sorprendendoli, Yoongi varcò la soglia della cucina, stanco e assonnato, con i capelli spettinati, strofinandosi l’occhio destro. Il “Nulla.” di Jungmin, poco credibile, venne ignorato da Jungkook, che si ritrovò a guardare Yoongi e pensare a quanto solo lo avesse fatto sentire.

Avvicinandosi al marito, ricordò i motivi per cui avesse sposato quel fantastico e irascibile amico di vecchia data, ripercorrendo il loro passato e sentendo vibrare ancora quell’amore puro che aveva sempre provato. Prese il volto di Yoongi tra le sue mani come aveva fatto poco prima con il figlio, e con un leggero e veloce bacio lo salutò con un “Buongiorno hyung.” , che fu accolto dal marito con un sorriso e un ugualmente affettuoso “Buongiorno.”