«RAGA» uscì dalla stanza dove dormiva con yugyeom jaebum, appena sveglio. «YOUNGJAE STA ARRIVANDOOOO» continuò urlando, e bussando alle porte di tutti. yugyeom si era alzato subito dopo il suo hyung per il troppo casino, e infatti in quel momento lo stava odiando.
«SVEGLIAA» continuò aprendo la stanza dov'erano mark e jinyoung, bloccandosi un attimo quando li vide dormire appiccicati l'uno all'altro. si avvicinò al loro letto e tolse il cuscino da sotto la testa di mark, tirandoglielo poi in faccia. «alza il culo, tu e il tuo fidanzatino»
mark emise un lamento di dolore e si rigirò sotto le coperte, svegliando jinyoung. «che..»
«youngjae sta arrivando avete detto che volevate venire con me quindi alzate quel culo flaccido e vestitevi»
passò alla camera di jackson e bambam, «MUOVETEVIIII» gridò, facendoli cadere dal letto.
«jaebum, come sei brusco» disse jackson con la voce assonnata.
«ok ora preparati»
tutti si lavarono e si vestirono, ovviamente sotto la voce di jaebum che li spronava a fare più in fretta. finalmente salirono sulla "grande macchina da riccone" che era jackson, e andarono alla stazione di seoul.
dopo qualche minuto che erano arrivati, youngjae inviò un messaggio a jaebum dicendo che era lì.
«RAGAZZI È ARRIVATO IO VADO A PRENDERLO VOI RESTATE QUI COSÌ GLI FATE UNA SORPRESA» disse velocemente il corvino, ma la verità è che voleva stare un secondo solo con youngjae.
«OK VAI HYUNG!!» urlò yugyeom.
così jaebum raggiunse youngjae, che non sapendo dove si trovava rimase fermo. il più grande sorrise tantissimo vedendolo lì, tutto solo con uno zainetto in spalla che si guardava intorno. si avvicinò piano per non farsi notare e poi lo richiamò, toccandogli la spalla.
non appena youngjae lo vide, gli saltò con le braccia al collo. «HYUNG!» quasi gridò, con jaebum che lo stringeva forte dalla vita. «mi hai fatto spaventare» continuò a voce più bassa, stringendolo.
«mi sei mancato anche tu, piccolo» sorrise il corvino, facendo arrossire youngjae.
quando si allontanarono, jaebum prese il suo viso con una mano e posò un bacio sulle sue labbra, cogliendo totalmente all'improvviso il minore. arrossì ancora di più, ma quelle labbra gli erano mancate tanto, così ricambiò il bacio, prendendo la sua mano libera.
jaebum sorrise sulle sue labbra e poi si staccò, guardandolo negli occhi. «mi sei mancato davvero tantissimo, youngjae»
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raggiunsero gli altri, youngjae non sapeva fossero lì infatti lanciò un urlo, che venne seguito da quello di yugyeom, jackson e bambam.
tutti e tre lo abbracciarono contemporaneamente, jinyoung era un tipo più calmo quindi venne per ultimo.
mark aveva osservato jaebum e youngjae tornare da loro con uno strano sorrisetto in viso, le guance del più piccolo erano ancora sulle sfumature del rosso, così si chiese cosa era successo.
un bacio, sicuramente.
andarono a mangiare in un ristorante, mark vedeva youngjae irrigidirsi e poi rilassarsi di colpo, così guardava jaebum, che aveva una mano posta sotto il mento e guardava da tutt'altra parte.
la verità era che jaebum, con la mano libera, afferrava quella di youngjae che si trovava sopra le sue gambe, e così arrossiva. yugyeom li guardava nascondendo un sorriso, dato che sapeva cosa stava succedendo tra i due. poi guardava jinyoung e mark, jinyoung si guardava intorno un po' in imbarazzo, mark aveva un'espressione tra l'incazzato e il triste. ovviamente gli dispiaceva per il suo hyung, ma non capiva perché lui e jaebum continuassero a stare insieme.
«jinyoung, mi accompagni in bagno?» chiese mark, ad alta voce, apposta per farsi sentire da jaebum, infatti lui alzò lo guardo.
«uhm si, ok» annuì, alzandosi dal tavolo dopo mark.
così i due scomparirono dietro l'angolo, e jackson ridacchiò.
«secondo voi hanno scopato stanotte??»
«JACKSON» lo richiamò yugyeom, ricordandogli dell'esistenza di jaebum.
«oH, cazzo mi scordo sempre»
«tranquillo, anzi ti dico anche che quando sono entrato nella loro stanza erano attaccati come due cozze»
«DAVVERO????» urlò bambam, emozionato.
e youngjae giocava con le bacchette nel suo piatto, sospirando per tutta quella situazione complicata che non riusciva a capire.
