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mark, vedendo la reazione dei suoi amici, capì che forse aveva esagerato.
jaebum scomparve in camera con youngjae, kumpimook aiutò jackson a mettere a posto il salotto, yugyeom era quasi addormentato sul divano mentre jinyoung si trovava ancora accanto a mark, seduto per terra.

tutti quanti avevano un debole con youngjae, era il loro fratello minore, il piccolo ed innocente sedicenne; perciò, sentendo le parole di mark, i ragazzi si erano un attimo irrigiditi.

«scusate, non volevo» si scusò il più grande tra tutti; non odiava youngjae, non odiava neanche jaebum, non ci riusciva. era solo triste perché il suo ragazzo lo aveva messo da parte. è vero, la loro relazione barcollava da tempo, ma non pensava che il passo decisivo della loro rottura fosse stato un ragazzino molto più piccolo di loro.

«devi scusarti con youngjae, non con noi, hyung» disse il più pacatamente possibile yugyeom, con la voce impastata dal sonno.

jaebum nel frattempo stava cercando di far uscire youngjae dal bagno in camera nella quale si era chiuso, e dal quale non aveva intenzione di uscire.
«youngjae-ah, avanti... —il corvino continua a cercare di aprire la porta— apri la porta»
ma lui non rispondeva, stava in silenzio lì dentro. mark bussò alla porta gia aperta della stanza, facendo voltare jaebum immediatamente.
«cosa c'è adesso?»
«voglio parlare youngjae»
«non credi di aver già detto abbastanza?»

il più grande sospirò e prese posto sul materasso, sedendosi ai piedi di questo. fece segno a jaebum di raggiungerlo, e lui lo ascoltò, mettendosi accanto a lui.
«cosa siamo adesso? —domandò mark guardando un punto non specifico, come il corvino d'altronde— intendo, so che ti piace youngjae. vi ho visti, prima»
jaebum si morse l'interno della guancia e abbassò lo sguardo, si sentiva in colpa.
«ma a te piace jinyoung, o sbaglio? so che non mi ami più»
«anche tu non mi ami»

ci fu un silenzio frastornante.

«ci stiamo lasciando?» chiese in un sussurro mark, guardando finalmente il ragazzo al suo fianco.
«a quanto pare»

come già detto, ormai il loro amore era svanito, eppure, entrambi stavano perdendo un pezzo di cuore. insomma, erano stati insieme per una vita, era come un abitudine stare insieme.
abitudine, appunto. non amore.

youngjae, ovviamente, aveva sentito tutto; non perché volesse ficcare il naso nei loro affari, ma perché quella parete era davvero sottile.
in quel momento si sentì ancora più colpevole.

«youngjae, ci sei?»
era mark, che parlava dietro quella porta. il biondo emise un leggero 'si', che spinse il maggiore a continuare.
«scusa per quello che ho detto, davvero, non volevo»
«non fa niente, hyung»
«puoi uscire?»

youngjae finalmente sbloccò la porta, uscendo dal bagno. jaebum, che era ancora seduto sul letto, lo guardò con un piccolo sorriso triste.
«non mi odi, vero?» gli chiese mark, e youngjae scosse la testa.

non appena mark andò nella sua stanza, si buttò sul letto a peso morto, sospirando piano.
lui era sempre stato "il ragazzo di jaebum" e ora non era più nessuno. aveva sempre avuto problemi ad integrarsi con gli altri, infatti gli amici che aveva erano dovuto a jaebum, che lo spingeva sempre a farsi avanti.
come avrebbe fatto senza di lui?

jinyoung entrò nella stanza silenziosamente, chiudendo la porta alle sue spalle.
«tutto bene?» domandò pacatamente, nel buio della camera.
«ci siamo lasciati» mormorò lui, sistemandosi il cuscino sotto il viso.
«oh.. mi dispiace...»

ed a jinyoung dispiaceva veramente, odiava vedere mark in quello stato.

«prima o poi sarebbe successo— sospirò, girandosi poi verso il più piccolo. allungò il braccio verso di lui— vieni qui»
jinyoung, un po' titubante, si stese sul letto accanto a mark, che guardava il soffitto.
«hyung, se vuoi sfogarti con me puoi farlo»
«sto bene»

era un momento così intimo, peccato che yugyeom entrò urlando.
«RAGAZZI IN CAMERA MIA CI SONO RUMORI STRANI POSSO DORMIRE QUI CON VOI»
mark si prese un infarto e jinyoung scoppiò a ridere, yugyeom con quel pigiama giallo faceva troppo ridere.
«NON RIDERE, CREDO SIA INFESTATA»

entrambi i ragazzi nel letto scossero la testa, poi fecero spazio al piccolo —si fa per dire— yugyeom. lui sorrise e si buttò in mezzo al loro, facendoli quasi volare fuori dal letto.

«sei proprio un animale»

scusate gli errori controllo dopoo

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⏰ Last updated: Mar 11, 2018 ⏰

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