Prologo

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La prossimità dei nostri corpi è così vicina, sento il suo respiro soffiare sul mio viso. La temperatura sta salendo rapidamente nel piccolo spazio, come la paura e l’ansia. Appoggio la mia testa contro il muro, sapendo che in ogni momento il mio appartamento verrà saccheggiato e passato al setaccio alla ricerca di un qualche segno di noi due. Correranno attraverso ogni stanza fin quando troveranno questa, l’unica chiusa dall’interno. E dopo, non esiteranno ad abbatterla.

Sento i suoi occhi su di me, bruciano sulla mia pelle come dei laser. Anche nel buio del piccolo ripostiglio dove siamo schiacciati, vedo l’elettrizzante verde del suo sguardo.

“Hai paura?”

La sua profonda voce risuona attraverso il silenzio. Sporgo la mia testa per guardarlo, i nostri occhi si incatenano. Penso a tutte le diverse volte in cui mi ha rivolto la stessa domanda.

“Tu ne hai?” ribatto io.

Distoglie lo sguardo, prendendo un respiro. La mia gola è secca e la mia pelle è umida di sudore per via del nervosismo. So che il mio trucco è sbavato intorno ai miei occhi e i miei capelli castani, ricadono giù oltre le mie spalle, scompigliati. Il mio cuore batte forte contro il mio petto.

“Rose.”

Muovo di scatto i miei occhi per incontrare i suoi di nuovo.

“Voglio che tu mi prometta una cosa.” La sua voce è bassa e roca, avvolta con della disperazione.

Annuisco lentamente.

“Se succede qualcosa qui… ho bisogno di sapere che…” prende un respiro, facendo correre una mano tra i suoi capelli. “Voglio che tu scappi, okay?” mi guarda nuovamente.

Corrugo la fronte. “Che cosa intendi?”

“Voglio che tu torni a New York, voglio che ti dimentichi di me.” Non c’è niente nei suoi occhi a parte dolore.

Scuoto la testa. “N… Non posso…”

“Devi farlo, Rose, lo capisci? Se uno di noi ce la farà, voglio che sia tu.” Dice duramente, una vena pulsa sul suo collo.

Il mio battito cardiaco accelera. “No” dico. “Non te lo prometterò.”

“Tu devi,” ribatte, scuotendo la testa. “Tu devi lasciare questo posto e non tornare mai più. Non venire a cercarmi, nemmeno…”

“Non lo farò.” Lo interrompo. Chiude la bocca, la mandibola tesa. Prendo un respiro. “Se qualcosa dovesse succedere qui, o capita a tutti e due o a nessuno dei due.”

Mi fissa, duramente; cercando i miei con disperazione. Un muscolo pulsa nella sua mandibola e il suo respiro è irregolare. Il suo collo luccica per il sudore.

Infine rompe il nostro scambio di sguardi, guardando in basso. Mi terrorizza pensare che lui non ce la farà; che loro lasceranno andare me e non lui.

“Non tutto si rivelerà essere come tu desideri che sia,” mi dice dopo qualche minuto di silenzio. “Non tutto si rivelerà essere perfetto…”

“Non possiamo pensare in questo modo.” Replico. “Ci separerà.”

“Se non lo fa questo, ci sono un migliaio di altre cose che lo faranno.”

Questo è come è sempre stato: io l’ottimista e lui, il pessimista.

“Che cosa succede se tu ce la farai e io no?” oso chiedere.

I suoi occhi scattano verso di me. “Allora morirei desiderando di esserci stato io al posto tuo.”

Il mio cuore è nella mia gola. Calde lacrime pizzicano i miei occhi e me le asciugo velocemente.

“Smettila di parlare in questo modo!” scatto. “Smettila.”

Mi guarda preso alla sprovvista dal mio tono duro, ma non dice niente.

“Tutto quello che sto dicendo,” incomincia di nuovo. “E’..”

“So esattamente cosa stai dicendo; e voglio che tu smetta di dirlo!” la mia voce suona acuta, tendente all’isterico.

Allunga la mano e afferra la mia con la sua, la pelle ruvida del suo palmo tocca quella soffice del mio. Strofina il pollice sul dorso della mia mano in modo rassicurante. Prendo alcuni profondi respiri, cercando di calmarli.

“Solo promettimi,” sussurra. “Promettimi che starai nascosta.”

Non rispondo.

“Ti prego, Rose.” Mi supplica. “Ho bisogno di saperlo.”

Deglutisco e annuisco. Se questo è ciò che ha bisogno di sentire, allora acconsentirò.

“Dillo.” Mi implora.

“Starò nascosta.” Sussurro.

Proprio quando fa un passo verso di me per stringermi in un abbraccio, un martellamento feroce risuona e i cardini della porta accanto a noi vengono tranciati. 

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[Questa storia non è mia, non l'ho scritta io, semplicemente mi è stato dato il permesso dalla scrittrice, @seasidestyles, di tradurla dall'inglese all'italiano. Tutti i diritti vanno a lei. L'uso o la duplicazione non autorizzati di questo materiale senza il permesso espresso e scritto dell'autore del libro è strettamente proibito.]

Spero non ci siano errori, è la prima volta che traduco e spero di aver combinato qualcosa di buono. Penso che questo sia un libro bellissimo, vi consiglio di seguirlo e aggiungerlo alla vostra biblioteca, non ve ne pentirete, ve lo assicuro.

Vi prego di votare e commentare, non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate! <3

Nel frattempo, mentre aspettate il prossimo capitolo, vi andrebbe di passare a leggere la mia storia "Ti troverò ovunque andrai"? Grazie di cuore a chi lo farà. :)

Hidden (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora