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[la gif serve a far conoscere il fratello di Millie in questa storia;; ps. LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE ALLA FINE, È MOLTO IMPORTANTE]

Millie

"Sei così bella." sussurrò Finn accarezzandomi i capelli.

Eravamo sul mio letto coperti dal caldo piumone.
Le nostre gambe erano intrecciate così come le nostre mani.

In risposta al suo complimento gli stampai un bacio sulle labbra.
"Ho paura Finn." sospirai stringendomi a lui.

"Per Sadie?" chiese lasciandomi piccoli baci sulla fronte.

Annuii.

"Sta tranquilla, non ti farà niente. Non posso perderti di nuovo." mi guardò negli occhi.

"Non mi perderai." scossi leggermente la testa.

"Promesso?" chiese con voce spezzata.

"Promesso." sussurrai prendendogli il viso fra le mani avvicinandomi alle sue labbra.

Non riuscii a baciarlo quando sentii la porta di casa mia aprirsi.

"Sarà di sicuro Joe." gli spostai alcuni capelli dal viso.

"Darà di matto se mi vede qui così." si alzò dal letto e io lo seguii.

"Andiamo da lui." gli presi la mano e aprii lentamente la porta di camera mia.

Percorsi il corridoio in silenzio e dalla ringhiera delle scale vidi che non si trattava di Joe ma di mio padre.

Se avesse visto Finn l'avrebbe come minimo ammazzato.

"Millie! Sei da sola?" lo sentii salire le scale.

Trascinai Finn in camera mia e lo spinsi dentro l'armadio.

"Non dire una parola." gli sussurrai per poi chiuderlo dentro. "Sì papà sono sola!" alzai la voce vedendo poi la mia porta aprirsi.

Mi buttai velocemente sul letto prendendo il cellulare facendo finta di messaggiare.

"Come stai piccola?" si sedette accanto a me accarezzandomi una guancia.

Mi irrigidii e mi limitai a farfugliare un semplice "bene".

Non avevo mai avuto un buon rapporto con mio padre, mio fratello aveva preso il suo posto già da tempo.

"Devi cercare di rilassarti baby, sei sempre così rigida." passò un dito sul mio collo.

Avevo paura, avevo davvero troppa paura.

"A-allontanati." balbettai iniziando a tremare.

"Non credo baby, non credo che lo farò." si avvicinò con le mani alla mia scollatura.

Sentii l'armadio spalancarsi. Oh no.

"Non la toccare bastardo!" urlò Finn spingendolo giù dal letto.

"Finn no!" balzai in piedi. "Corri via, scappa!" tentai di mandarlo via ma non ne volle sapere.

Mio padre si alzò sferrando velocemente un pugno in faccia a Finn. Presa dalla rabbia gli diedi un calcio dove non batte il sole e uno sulla faccia.

Afferrai la mano di Finn e, facendolo alzare, corsi via da quella casa, non avrei potuto rimanere un secondo di più.

Salimmo entrambi sulla sua moto e quando stava cercando le chiavi vidi colui che avrebbe dovuto essere mio padre uscire di casa avvicinandosi rabbiosamente a noi.

"Finn! Veloce!" quasi urlai incitandolo a partire.

Infilò le chiavi e partì di fretta. Mi strinsi a lui tentando di non piangere, era l'unica persona con cui stavo veramente bene.

Dopo svariato tempo parcheggiò la sua moto di fronte a una piccola casa, eravamo in campagna ma non avevo mai visto quell'abitazione.

"Dove.. dove siamo?" chiesi stringendogli la mano.

"Da una persona che ci aiuterà." sorrise bussando alla porta.

"Ci?" ridacchiai appena, la sua famiglia era perfetta, di certo non aveva bisogno di aiuto.

"Pensi che ti lascerò da sola?" ridacchiò a sua volta scuotendo la testa.

La porta si aprì e quasi saltai dalla gioia.

"Hopper!" l'abbracciai, ero davvero molto legata a quell'uomo.

Ricambiò l'abbraccio. "Ciao Millie! Finn." salutò entrambi abbracciando anche lui, ci fece entrare e ci accomodammo sul divanetto accanto al camino.

Preparò tre tazze di cioccolata calda fumante e con calma raccontai il motivo per cui ero là.

"Chi sa di questa cosa?" chiese bevendo la sua cioccolata.

"Tu e Finn, non lo sa nessun altro." sospirai poggiando la testa sulla spalla del mio ragazzo.

"Potrai stare qui finchè vorrai Millie, sta tranquilla." abbozzò un sorriso.

"Grazie mille Jim, davvero." mi alzai dal divano.

Mi portò verso una camera abbastanza carina, era semplice, pareti azzurre, pavimento in legno e soffitto bianco, c'era un letto singolo posizionato dal lato opposto alla porta e una piccola scrivania.

"Ti piace?" chiese a disagio. "Non sapevo che saresti venuta, l'avrei sistemata un po'."

"È perfetta davvero, grazie ancora." sorrisi.

Io e Finn restammo da soli in camera.

"Andrai a casa stasera?" chiesi giocando con i suoi bellissimi ricci.

Eravamo stesi sul letto, io sopra di lui.

"No, te l'ho già detto, rimango con te." mi rubò un bacio sulle labbra.

Ridacchiai e avvicinandomi diedi vita a un bacio lento e passionale. Scese con le labbra verso il mio collo iniziando a baciarlo, lasciò qualche succhiotto, poi mi fece finire sotto di lui fiondando nuovamente le sue labbra sulle mie.

Allacciai le gambe alla sua vita mordendogli il labbro inferiore.

Non so se fu a causa del letto che cigolava o dei nostri versi strani ma Hopper bussò alla porta.

"Ragazzi! Non riproducetevi in casa mia!" disse per poi allontanarsi.

Scoppiai a ridere seguita da Finn e dopo aver cazzeggiato per tutta la sera ci addormentammo abbracciati.

9.42am

Mi svegliai di buon umore, girandomi sul fianco destro vidi il mio ragazzo dormire con le labbra schiuse, era così bello. Gli lasciai un tenero e leggero bacio per poi alzarmi andando verso la cucina.

Vidi Hopper che ballava, se poteva definirsi ballare, mentre preparava gli eggos e beveva il suo caffè.

"Hop cosa.."

"Shh, la mattina è fatta di caffè e contemplazione." disse ballando leggermente sulle note di Every Breath You Take.

Risi scuotendo la testa e mi sedetti a tavola, finalmente dopo tanto tempo mi sentivo bene. Davvero bene.

LEGGETE PLS.
Allora perzoncine
carine carine.
Ho scritto un'altra Fanfiction
sui Fille. La trovate
sul mio profilo che
vi linko qui
wolfzerr
la storia si chiama
"Save me" passate a
leggerla se vi va, mi fanno
sempre piacere i vostri pareri.
Scusate se il capitolo vi
sembra palloso.
Kiss.
-M.♡

What about now? -Finn Wolfhard.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora