15.

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No one pov.

Due settimane, Millie era in coma da due settimane.

Noah aveva detto a Finn che aveva tentato di andare via, di scappare, ma a causa delle poche forze che aveva per il pianto un auto l'aveva investita mentre andava molto veloce.

A quanto pare la ragazza aveva subito un trauma cranico e se si fosse svegliata non avrebbe ricordato più nulla.

Come ogni giorno, da due settimane ormai, Finn andò in ospedale per controllare se la ragazza fosse sveglia.

Vide Hopper, Winona e Noah in sala d'attesa, salutò tutti e si sedette accanto al ragazzo.

"Era davvero innamorata." disse improvvosamente il piccoletto.

"Come?" aggrottò le sopracciglia il riccio.

"Millie, ti amava davvero tanto." si spiegò sospirando. "Quella sera, non stava scappando, voleva venire da te, diceva di volerti perdonare perchè non riusciva a starti lontana e io volevo impedirglielo, volevo impedirle di tornare da te perchè anche io ero innamorato di lei, ma amava te." continuò passandosi una mano in viso.

Finn rimase a bocca aperta, lei voleva tornare. Non si arrabbiò con Noah, non ne aveva la forza nè la voglia, voleva solo che la sua ragazza si svegliasse e gli dicesse che aveva mantenuto la promessa, che non l'aveva persa.

"Perchè parli al passato?" deglutì il corvino.

"Finn pensi ancora che ci siano speranze? Perde battiti ogni giorno di più, la linea fra poco sarà dritta, non ce la farà." sospirò il castano.

"Lei.. Lei ce la farà! -urlò Finn- Ce la farà perchè è forte, lei vuole vivere, io lo so, mi ha promesso che non l'avrei persa e non la perderò. Mantiene le promesse che fa e manterrà anche questa, ne sono sicuro!" disse tutto ad alta voce attirando così l'attenzione di tutta la gente in sala d'attesa.

"Figliolo ti accompagno a scuola." disse Hopper alzandosi.

"I-io non posso andarci, devo restare qui, Millie si sveglierà e-e io.."

"Hai saltato la scuola per quasi due settimane, adesso devi andare." protestò l'uomo.

Finn si arrese e andò a scuola senza voglia di far nulla.

Si sedette sul muretto dietro la scuola, quello da cui si vedeva la classe di storia. Si accese una Black Davil e inspirò pesantemente.

"Ehi faccia da rospo." Sadie di sedette accanto a lui.

Un dejavu.
Si voltò velocemente verso la classe.
Millie non c'era, non era lì a guardarlo male perchè era con Sadie, questa cosa lo rattristò molto.

"Ciao Sadie." abbozzò un sorriso.

"Come sta?" domandò la rossa riferendosi a Millie.

Finn non rispose. Si limitò a guardare il posto vuoto accanto a Karen.

"Non si è ancora svegliata uh?" sospirò afflitta la ragazza.

Il corvino scosse la testa facendo muovere la sua massa di ricci neri.

"Ce la farà. Ce la farete." gli stampò un bacio sulla guancia e andò via.

Finn era stupito dal cambio di comportamento di Sadie, in quelle due settimane gli era stata molto vicina così come Caleb, il nuovo ragazzo della rossa.

Spense la sigaretta sul marmo del muretto e saltò giù rientrando a scuola. Tutti lo fissavano come se fosse lui il colpevole della brutta situazione di Millie.

Vide Deniel avanzare verso di se e si fermò sul posto.

"Tu l'hai uccisa sfigato." lo spinse per terra allontanandosi.

Si alzò in piedi e camminò velocemente verso il bagno.

Pensò alle parole del biondo, aveva ragione, era colpa sua, ma sapeva che non era morta, non lo era.

Si lavò la faccia e guardandosi allo specchio sospirò tristemente.

Uscì dal bagno e si diresse verso la classe di economia, anche il professore lo imbruttiva con lo sguardo, sembrava che tutti ce l'avessero con lui.

Millie intanto cominciò a muoversi leggermente.

Winona, che in quel momento era in camera con lei avvertì subito i medici.

"Si è svegliata! Si è svegliata." urlò la donna.

I medici si precipitarono nella stanza e controllarono alcuni risultati.

"Le rimangono pochi minuti." sospirò afflitto un dottore.

La ragazza non ricordava nulla, non pianse nemmeno, tuttavia chiese di scrivere una frase per colui che definiva il suo ragazzo.

Afferrò il pezzo di carta e con la mano tremante scrisse quelle sette parole.

Chiese il favore di non farla leggere a nessuno se non a lui, e dopo questo desiderio, i suoi occhi si chiusero per un sonno eterno.

La linea della macchina che segnava i battiti diventò retta e in quella stanza si udirono solo pianti disperati.

I medici avvertirono la famiglia che in poco tempo si riunì accanto al corpo senza vita della ragazza.

Joe piangeva come non aveva mai pianto prima.

"Amore mio perchè.. Perchè mi hai lasciato così?" pianse sul suo petto tirando un urlo straziante.

Finn aveva appena concluso le lezioni e impaziente corse in ospedale, avrebbe aspettato che la sua ragazza si svegliasse.

Quando entrò vide tutti piangere fuori dalla stanza di Millie e in quel momento si sentì mancare.

Winona si avvicinò al ragazzo immersa nelle lacrime e gli porse un fogliettino piegato in due.

"Voleva c-che lo leggessi s-solo tu." sussurrò la donna.

Finn aprì quel pezzo di carta e lesse le ultime parole della sua ragazza.

Scusami per non aver mantenuto la promessa.

In quel preciso istante realizzò.

Millie Bobby Brown era definitivamente morta.
E con lei anche l'anima di Finn Wolfhard.

Eh si raga abbiamo finito.
Ci sono rimasta male anche
io, fidatevi. Ci teveno
a ringraziarvi per tutti i
traguardi che abbiamo raggiunto,
per tutti i commenti e gli scleri.
Grazie davvero di tutto.
Probabilmente posterò un epilogo
non so quando.
Ciao ragazzi, grazie❤

What about now? -Finn Wolfhard.Where stories live. Discover now