Capitolo 43.

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Mi sono scusata con Blake. Era il minimo che potessi fare.
Lui era arrabbiato, ma non con me, con Froy piuttosto.
E anche io lo sono con il mio coinquilino.
Si, ho combinato io questo casino è vero, volevo vendicarmi. Ma lui, come sempre, ha esagerato. O forse abbiamo esagerato entrambi..
Tuttavia, ora, come in ogni litigata con lui, non ho voglia di rientrare in stanza. Sono seduta su una panchina, nel cortile del campus, non c'è nessuno e qui fuori fa freddo ma preferisco questo freddo al mio coinquilino.
Da quando l'ho conosciuto non c'è stato un giorno intero in cui tutto filasse liscio come l'olio. Continuo a credere che forse scappare dalla mia vecchia vita è stato inutile...
Sospiro e alzo gli occhi verso un cielo scuro e buio.
<<Astrid!>>
Conosco questa voce. Ma non voglio girarmi.
Parli del diavolo...
<<Astrid, ti ho cercata dapertutto!>> Esclama ancora.
Mi cercava? E come mai? Per continuare a urlarmi addosso? Per dirmi di trovare un'altra stanza, di nuovo?
Sento che si siede al mio fianco, sulla panchina, mentre io lo ignoro beatamente.
<<Non vuoi parlarmi? Lo capisco!>> Dice con un tono arreso.
Trattengo il fiato e mi mordo le labbra.
Cosa è venuto a fare?
<<Ho capito cos'hai fatto.>> Borbotta. <<Ti sei vendicata perché ho detto a Steve che ti sei intruffolata nel mio letto...mi dispiace. Non dovevo dirlo ma...>> Si interrompe e dalla sua gola esce un piccolo verso strozzato come se gli costasse un sacco ammettere queste cose a voce alta. <<Ma...non sono abituato a queste cose. Non sono abituato ad avere una ragazza nel mio letto...non in quel senso almeno.>>
Stavolta mi giro di scatto e lo guardo malissimo. Che cavolo vuole dire? Ci va solo a letto con le ragazze? È questo che intende??
<<Oh no...nemmeno nell'altro senso...>> Aggiunge subito quando si rende conto del mio sguardo assassino. <<Non intendevo dire che...cazzo! Sono un disastro con le parole!>> Sbotta infine e sbuffa dal naso.
Mi esce una risata spontanea e improvvisa che stupisce anche me stessa.
Froy strabuzza gli occhi e mi guarda con aria interrogativa.
<<Quindi hai capito il tuo sbaglio?>> Gli chiedo.
Lui sorride sghembo. <<Tu hai capito il tuo?>>
Lo guardo torva. <<Froy non iniziare.>>
<<No Astrid, sul serio... Portare Blake in camera nostra?>> Mi chiede retorico.
<<È un mio amico...>>
<<Non lo conosci>>
<<Lo conosco più di te!>>
E forse non dovevo dirlo. Froy cambia espressione e mi guarda con furia. Si alza di scatto dalla panchina e si stringe i capelli fra le mani.
Lo sento imprecare e mormorare qualcosa a denti stretti e voce bassa. Qualcosa che non capisco.
Poi quando mi alzo anche io, lui mi raggiunge con una fretta mai vista prima. Afferra le mie spalle e guardandomi dritto negli occhi mi dice; <<Cosa vuoi sapere di me?!>> Il suo tono è sgarbato e dolce allo stesso tempo. Una combinazione che mi scombussola e mi fa tremare. <<Chiedimi qualsiasi cosa e io ti risponderò. Chiedimelo Astrid!>>
Mi sta mettendo alle strette. E non capisco perché lo stia facendo.
Ma mi sta anche concedendo un'altra curiosità su di lui e non posso dire no. Faccio un respiro profondo, guardo quei suoi occhi incantatori e bellissimi e con il cuore che batte a mille e il fiato che fatica ad essere normale, gli chiedo; <<Per te significo qualcosa, Froy? Ti importa davvero qualcosa di me?>>
Froy deglutisce, boccheggia e mi guarda con occhi sbarrati. Avrei potuto fargli qualsiasi altra domanda. Avrei potuto chiedere di Jimmy e del vero motivo del loro odio reciproco. Avrei potuto chiedere della ragazza che a quanto pare c'entra nella loro storia ma ora voglio sapere questo.
Le sue mani salgono sul mio viso che, prende a coppa e, accarezza lentamente.
<<Astrid...>> Sussurra, il suo fiato che colpisce in pieno la mia bocca e il suo profumo che invade le mie narici. Adoro il suo profumo. Troppo direi... <<Mi hai davvero chiesto una cosa simile?>>
Annuisco, con vergogna. Si, gli ho davvero chiesto questo. Ho urgenza di sapere se prova anche il minimo interesse per me.
Ho bisogno di sapere se sono l'unica che sta iniziando a provare qualcosa. Perché questo ragazzo è come uno di quei virus letali che lentamente entrano nei corpi e invadono ogni cellula. È il mio virus tossico.. quello che, nonostante tutte le precauzioni e medicine che potrei assumere, non mi passerà mai.
<<Se rispondo si, tu cosa mi diresti?>> Mormora lui, <<Se ti dicessi che tu stai diventando più di quello che mi aspettavo...se ti dicessi che stai diventando quasi una specie di ossessione...se ti dicessi che non tollero che ti accada qualcosa, soprattutto se per colpa mia...se ti dicessi tutto questo tu cosa faresti?>> Annaspo, in cerca di una risposta.
Guardo Froy con timidezza e allungo le mie mani verso il suo petto, salendo verso il colletto del suo maglione e tirandolo verso di me con i pollici e gli indici.
<<Ti direi che per me è lo stesso. Sei, inaspettatamente, la persona che sta occupando ogni mio pensiero, da quando sono arrivata qui. Sei la persona che un po' mi sta facendo distrarre dalla spazzatura che mi gira sempre intorno senza lasciarmi mai. Sei quella persona che, pur odiando, sta rapendo ogni centimetro di spazio dentro me.>>
Che ne è stato del nostro: "proviamo a diventare amici, e buoni coinquilini"?
Tutto ciò sembra più una strana confessione che sta accendendo un fuoco enorme al mio interno. Di sicuro non è qualcosa di normale che accade tra veri amici o veri coinquilini.
Froy sorride, la sua bocca si solleva in un sorriso sincero, morbido e incantevole. Dischiude appena le labbra e si avvicina ancora verso di me.
<<Allora si. Si, Astrid, tu conti qualcosa per me. Non so come mai o per quale motivo ma tu mi interessi.>> Dichiara e sento il mio cuore gongolare, battere all'impazzata senza sosta.
Sento le mie guance arrossire mentre Froy, accorcia sempre più le distanze e mi lascia un tenero bacio sul mio naso.
<<Scusa Astrid. Per tutto. Per quella frase che ho detto a Steve, per come mi comporto ogni volta con te e per...Blake.>>
Le sue scuse sono sentite e proprio per questo motivo gli sorrido, riconoscente. Lo fisso un attimo per memorizzare il suo sguardo imbarazzato e la sua fossetta all'angolo delle labbra. Lo fisso perché è bello, perché nonostante i nostri diverbi, non posso non essere attratta da lui. Lo fisso perché lo desidero. E proprio perché lo desidero lo bacio. Sfioro le sue labbra lentamente, lui dischiude le sue, lascia che sia io a gestire il ritmo e quindi accelero, mi faccio prendere dalla foga e lo bacio con passione. Lui mi abbraccia e io mi abbandono nel suo calore, nella sua lingua che danza insieme alla mia, nelle nostre mani che si uniscono e nel suo sapore che sto imparando a riconoscere come se fosse una seconda pelle.

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Vorrei ringraziare chiunque legga, chiunque voti, e chiunque abbia permesso di farmi arrivare ottava in classifica! Grazie grazie grazie.
Chissà se riuscirò mai ad arrivare al primo posto!
Posso ancora sognare! Per il momento.... GRAZIE!!!❤❤

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