Capitolo 48.

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Froy.

<<Non sarà meglio dormire?>> Propone Astrid dopo dieci minuti di baci.
Dei suoi baci non potrei mai stancarmi. Sono come zucchero filato, dolci e inebrianti. Una droga leggera che ti trasporta in mondi paralleli.
Effettivamente, è un po' tardi ed è meglio riposare, ma io non mi sono reso conto finora, del tempo che passava. Con Astrid è tutto così intenso che dimentico perfino cosa mi circonda. Non voglio dormire quindi. Voglio solo continuare a guardarla, continuare a baciarla e restare al suo fianco per sentire il suo profumo.
<<Perché invece non mi parli un po' di te?>> Sussurro, <<Io ti ho raccontato qualcosa di estremamente importante e mi piacerebbe se anche tu mi dicessi qualcosa che ti riguarda...>>
Astrid si schiarisce la voce e mi lancia un sorriso timido. <<Non è il caso.>> Dice con voce rotta.
<<Come mai?>>
<<Non mi va.>>
<<Astrid, ti prego. Ho bisogno di sapere qualcosa in più su di te. Voglio...conoscerti meglio.>> Ammetto con sincerità e lei mi guarda sorpresa. <<Froy, sai già tanto di me.>>
<<No. Ad esempio non so perché sei qui. Certo, c'entra ciò che quel verme ti ha fatto ma...c'è dell'altro?>> Domando a bruciapelo. Sono sicuro ci sia dell'altro, ma cosa?
Astrid sospira e abbassa lo sguardo. <<Si. C'è dell'altro.>> Conferma lei stavolta. La sua voce diversa dal solito.
Sono ancora sopra di lei, ma adesso mi sdraio di lato e con una mano le accarezzo la fronte, lisciando alcune rughe di preoccupazione che le si sono create.
<<Che cosa? Cosa può esserci peggiore di una violenza?>> Le domando con la rabbia che sale al solo pensiero. Non manderò mai giù questo fatto. Mai.
Astrid riporta i suoi occhi sui miei. Le sue pupille dilatate, le sue ciglia che sbattono più volte come se non sapesse cosa fare.
<<Froy, credimi non vorresti saperlo...>>
È davvero così grave? Più grave della violenza?
<<Così mi preoccupi.>> Sussurro in modo dolce e sorrido ma Astrid non ricambia il sorriso. Mi guarda con timore, con un disagio che prende possesso anche del mio corpo.
Che altro le è successo? Perché sembra che, anche solo parlarne, le faccia un male terribile?
<<Froy, ricordi quel discorso sui giudizi? Sul fatto che non si deve giudicare qualcuno senza sapere tutto di quella persona?>>
Annuisco. Si, lo ricordo. Il discorso che era nato per colpa del libro che lei stava leggendo..
<<Certo che ricordo.>>
<<I giudizi possono far male, feriscono e non lasciano scampo.>>
<<Astrid, che vuoi dire?>>
Lei emette una risata amara e mi si avvicina, stringendosi a me come per sentirsi al sicuro e io la tengo stretta senza lasciarla.
<<Vorrei poter dire che il genere umano è gentile, buono e pieno di compassione. Invece non è così. Certe persone non sanno cosa sia il rispetto, cosa significhi mettersi al posto degli altri, e non hanno sensibilità.>> mormora e abbassa ancora lo sguardo per poi strizzare gli occhi, forse per evitare di piangere. <<C'è chi non ha perso tempo e mi ha giudicata, criticata, accusata.. c'è chi mi ha disprezzato e chi mi ha trattata peggio di un parassita.>>
Non capisco. Perché mai è stata giudicata?
<<Come mai? Che motivo avevano?>>
Con l'indice sollevo il suo mento verso il mio viso. <<Non avere paura di dirmelo.>> La incoraggio.
Lei fa un respiro profondo a pieni polmoni e poi dopo avermi fissato a lungo, affonda la faccia sul mio petto, nascondendo la sua espressione. E la sua voce esce tremante come una foglia per bisbigliare: <<Sono rimasta incinta...dopo quella violenza. Aspettavo un bambino. E le persone non hanno perso tempo a giudicarmi, a far passare me per quella sbagliata, irresponsabile e senza pudore...>>
Spalanco la bocca, ogni mio nervo si paralizza. Vorrei dire e fare qualcosa ma sono completamente bloccato. Batto le palpebre per riprendere lucidità ma non funziona. Cerco di respirare naturalmente ma il mio fiato si è interrotto alla parola "incinta".
Lei era incinta... No, non è possibile.
Non lo posso concepire.
Quel bastardo lo vorrei ammazzare ora più che mai!
Astrid...
Questa povera ragazza che ora singhiozza sul mio petto ha dovuto passare il peggio che la vita potesse darle e ancora non so tutto...
Come è possibile? Perché a lei?
Una furia cieca si impossessa di me. Stringo i denti per evitare che parole insane escano dalla mia bocca in questo momento.
La sento tremare, è scossa dai brividi. E non ci penso un attimo; l'abbraccio talmente forte che ho paura di farle del male ma non riesco a fare altro adesso.
Mi ha spiazzato con le sue parole, mi ha preso alla sprovvista e ha fatto nascere un odio ancora più profondo verso il pezzo di merda che ha generato questo suo casino.
Giuro che, se mi dovessi trovare di fronte colui che l'ha ferita, non ci penserei due volte a farlo soffrire.
<<Froy...non dovevo dirti nulla. Io non..>> piagnucola ma io la stringo più forte.
<<Zitta. Per favore non sentirti in torto. Ti sei confidata e io...io non so che fare.>> Confesso.
Sono davvero arrabbiato, confuso, triste e pieno di compassione per lei.
Vorrei aiutarla in qualche modo...
<<Puoi semplicemente promettermi che stanotte ti prenderai cura di me? Ne ho bisogno...ho bisogno che tu ti prenda cura di me.>> Ammette lei e sento le sue lacrime bagnare il mio maglione.
Prendermi cura di lei? Se potessi lo farei sempre.
<<Si, te lo prometto. Mi prenderò cura di te stanotte e quando vorrai>>
Solleva un poco la testa e mi sorride tra i suoi lacrimoni. È bellissima nonostante adesso stia soffrendo è sempre bellissima e io non posso che ammirarla.
Si tuffa di nuovo su di me, nascondendo ancora il suo viso sul mio petto e io la cullo, assorbendo un po' di quel suo dolore che ancora brucia come un ago infilato nella carne. Chiudo gli occhi e inizio a canticchiare qualcosa per farla sentire ancora più al sicuro e per calmare il suo cuore che ora batte come un tamburo.

Stringimi forte,
Quando vorrai io ci sarò,
Potrai respirare il mio odore,
Sentire il mio cuore,
Stringimi forte,
Tra quelle lenzuola io ci sarò,
Potrai scaricarmi un po' del tuo dolore,
Lasciarti cullare dal mio amore,
Stringimi forte e io ci sarò.

Smetto di canticchiare questa specie di ninna nanna quando sento il suo respiro regolare, il suo corpo rilassato contro il mio e il suo cuore che ora batte con normalità. Si è addormentata. È crollata sul mio petto e la sua espressione ora è serena. Mi mordo le labbra mentre la guardo, poso un bacio sulla sua fronte e poi con estrema delicatezza avvolgo le coperte intorno ai nostri corpi.
La guardo un'ultima volta e poi, crollo anche io, con il suo viso angelico stampato sulla mente.
Astrid, la mia coinquilina... Colei che sta divorando il mio cuore passo dopo passo...

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Ed eccoci qua, con l'ultimo capitolo di questo libro per questo 2017!
Auguro a tutte voi un bellissimo anno nuovo e spero che ciò che ho scritto vi piaccia.
P.s: la canzoncina che canticchia Froy, l'ho scritta io. Chi mi conosce e mi segue da un po' sa che nelle mie storie amo aggiungere alcune mie poesie o frasi o ciò che mi capita AHahaha😂 speriamo non vi faccia troppo schifo.
Buonanotte ❤❤

⭐I Nostri Oscuri Segreti⭐ (Ex Coinquilini & Segreti) ⭐OLTRE I LIMITI E CONFINI⭐Where stories live. Discover now