Tarocchi

2.6K 212 42
                                    

................................................................................................................................................................

Buon natale! Buon natale a tutti quelli che dopo aver finito di addobbare l'albero e finire pacchetti e pacchettini, si rifugiano nel mondo della lettura come me.

Scusate se ci sono stati dei problemi con questa storia ultimamente, ma l'avevo per sbaglio archiviata. Inoltre mi sono presa un po' di tempo per correggere grammaticalmente i primi capitoli della storia.

Ho aggiunto delle citazioni in questo capitolo che probabilmente conoscerete già, ma vorrei comunque che cercaste di identificarle.

Chiudo questa parentesi ringraziando i lettori più accaniti che hanno continuato la storia fino a qui, davvero, grazie.

Detto questo mi dileguo e vi pubblico questo nuovo capitolo, che mi avete chiesto con insistenza.

Ciao

................................................................................................................................................................

Faccio come mi ha detto, anche se sto cominciando a pentirmi della scelta che ho fatto di seguirlo.

Lui se ne sta lì, con un sorrisetto enigmatico sul volto a fissarmi dietro quelle grosse carte.

Non mi piace: non riesco a capire cosa gli possa passare per la testa, il che lo rende un soggetto molto pericoloso e imprevedibile.

-Allora, questa storia?- lo incito

In fondo, prima finirà di raccontarmi questa stupida favola, prima potò andarmene da qui.

Di tutta risposta si limita a girare le carte.

-Tarocchi?- lo guardo senza capire, vuole forse leggermi il futuro o roba simile?

-capirai non appena ti racconterò la storia.-

Questo ha seriamente qualche problema mentale.

Poi comincia a raccontarmi

-C'era una volta un'essere molto triste e molto solo, al quale tutti hanno dato vari nomi nel corso del tempo: morte, tristo mietitore, anticristo... veniva comunque confuso spesso col diavolo.

Come dicevo quest'essere passava le sue giornate a fare il suo lavoro: quello di mantenere un'equilibrio nel mondo dei vivi, affinché non ci fossero troppi umani sul suolo terrestre e le materie prime non finissero.

Che tu ci creda o no, la morte cominciò ad annoiarsi a fare sempre la solita cosa per migliaia di volte al giorno, così, cominciò a deprimersi.-

-La morte depressa?-

-Esattamente.

Comunque sia, per alleggerire il suo lavoro decise lei stessa di mascherarsi da comune mortale e a divertirsi nel mondo degli umani. Purtroppo la morte si era abituata troppo al modo di pensare  degli umani, tanto che ne cominciò a provare gli stessi sentimenti.-

-Intendi che la morte...?-

-Beh, ha fatto ciò che agli umani capita molto spesso.-

-Sarebbe?-

-Si è innamorata.-

Lo guardo confusa. Questa storia non ha nessun nesso logico con la realtà, ma ora voglio sentirne il finale

-La morte si è innamorata? E di chi?-

-Purtroppo di un demone, e non uno qualsiasi: Si innamorò proprio della regina dei demoni.-

Le catene di un demoneWhere stories live. Discover now