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Ci immergiamo nella vasca mentre i nostri figli stanno dormendo. Elo mi da le spalle appoggiandosi al mio petto. Era da tanto tempo che non stavamo così io e lei. Abbiamo sempre davvero pochi minuti per stare insieme. Sempre di corsa e a volte elo si fa il bagno con i bimbi per fare più veloce. Allagando metà bagno ma si diverte tanto.
«mi era mancato stare così » confessa guardandomi negli occhi.
«anche a me» le massaggio le spalle. «che hai? Sei tesa!»
«non lo so Le. Non sono convinta che mandare Sophia al nido sia la cosa migliore. Magari quando sarà grande risentirà di questa cosa. Magari il fatto di portarla in un posto dove non conosce nessuno ai soli due anni la spaventa e quando sarà grande mi dirà di non averle voluto bene. Magari sentirà delle mancanze.» mi dice
«eri così convinta fino a ieri. Ora che è arrivato il momento cambi idea!»
«prima mi ha detto che vuole stare con me. Come faccio a lasciarla andare domani. Sarò sola, tu sarai già a Milano domani mattina. »
«Elo, tante famiglie ricorrono al nido quando i genitori lavorano. Sophia è una bambina come tutti gli altri. Ha solo dei genitori famosi ma questo non cambia il fatto che sia normale come gli altri che vedrà al nido. Io sono sicuro che appena vedrà tutti quei bambini Correrà a giocare con loro. Non dico che si scorderà di te. Sei sua madre, lo sarai sempre ma invece di stare a casa preferirà stare con i bambini della sua età. È no elo io sono certo che ai nostri figli non manchi proprio nulla. È vero non siamo una famiglia sempre attaccata. Molto spesso siamo impegnati. Ma sono sicuro che a loro importi il fatto che anche quando ci riuniamo stiamo con loro, giochiamo con loro e li coccoliamo. »
«come fai?»
«a fare cosa?» chiedo io stavolta. Le bacio il collo.
«a rendere tutto così semplice. Dici sempre di non riuscire a dire molto, che preferisci scrivere però quando tu ci metti sei peggio di una macchinetta e soprattutto riesci a risolvere i problemi in poco tempo.»
«preferisco scrivere questo è vero. Ma non ho mai detto che non sapevo avere un dialogo con te. Sei mia moglie da un sacco di anni. Ciò vuol dire che il nostro rapporto non è basato solamente a fare sesso ma anche dal dialogo, dall'amore, dal sentirci uniti. »
«sei fantastico!» si volta muovendo un sacco l'acqua. Ora siamo faccia faccia incastra le sue gambe nel mio bacino.
«questa è una posizione un po' strana» inizia a ridere.
«devo dire che è molto eccitante farlo dentro la vasca» rido io stavolta.
«stai provocando »
«sia mai!!» mi bacia. Avvolgo le braccia intorno alla sua schiena. L'acqua è ormai tiepida, ma non ci importa più di tanto.
«ti amo » sussurro al suo orecchio. Lo mordo. Si attacca di più a me.
«Elo!» ridacchia.
«che c'è?»
«se ti attacchi di più io non resisto»
«sento forte e chiaro» urla. Non posso farcela con questa donna. Mi bacia in poco tempo facciamo l'amore li. Ci viviamo. Ci stringiamo. Ci amiamo.

Anni prima...
Siamo usciti. Avevo l'ansia. Non è mai successo che mi faceva un groppo sullo stomaco prima di uscire con un ragazzo. Forse con il primo fidanzato nelle prime uscite ma non era così forte. L'ansia non mi aveva mai mangiata. Mi tiene per mano. Non si vergogna di stare con una più grande di lui. E io sto iniziando a capire che in un rapporto non conta l'età ma il sale in zucca. Questa cosa mi piace un sacco. La voglia di stare insieme a me è inspiegabile. Lele ha questa cosa di farti sentire tre metri sopra il cielo anche solo con uno sguardo. Ci prendiamo un apertivo vicino al residence abbiamo deciso di non allontanarci molto. Oggi c'è il coprifuoco. Da domani si rinizia. Tutti stanno rientrando alla base.
«tra due mesi inizia il serale. Il mese prossimo scopriremo i direttori artistici. Non hai l'ansia Le?»
«non ci voglio pensare»
«in che senso?»
«se penso che potrei non passare al serale mi sentirei un fallito. Mi sentirei come se avessi lavorato a vuoto. Quindi provo a pensare di dare il massimo per dire: “non sei passato ma hai dato tutto”»
«io sono sicura che tu passerai.» alza le spalle. È insicuro in queste cose.
«sei troppo insicuro di te Lele. Sei un cantautore non puoi pensare di piacere a tutti però almeno devi credere in te stesso.»
«Elo io credo in me. In questo percorso sto lavorando tanto su me stesso. Sto scoprendo lati che prima neanche conoscevo. È ha ragione braga, io ho tanti lati oscuri. Proprio come Batman. Il lato oscuro devo farlo venire alla luce o rischio di non farmi conoscere veramente. »
«i professori non possono dirti di no Lele. Tu ti impegni molto più di tanti altri. È un posto al serale forse lo meriti anche più di me. » mi guarda scioccato. Come se avessi detto una cosa assurda.
«hai appena detto la prima cazzata da fidanzati lo sai?» bum. Bum. Bum. Fidanzati. Il cuore mi parte in gola. Che cazzo mi succede?
«da che??»
«da fidanzati. Ok forse sto correndo troppo hai ragione perdonami.» morde una patatina e rido sotto i baffi. Mi allungo un po' , gli bacio la guancia.
« vuoi dire che sono la tua fidanzata?» sussurro.
«ho sempre detto che dovevo avere la cognizione di causa per dire che sei la mia fidanzata. Ce l'ho! Quindi si» sorrido.
«allora siamo fidanzati. Tu sei il mio fidanzato» mi bacia. Le labbra piene di sale per via delle patatine.
«bacio salato buono» confessa. Rido.
«comunque passerai anche tu Elo. Ne sono sicuro. »
«sei sicuro di me è non di te. Bella sta cosa»
«bellissima» mi bacia. Lo lascio fare. Credo di non poterne fare più a meno.

Sento il mare dentro a una conchiglia 🐚Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon