NON VORRAI FARMI UN COLLOQUIO?

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Ciao papà, ieri dei polizziotti hanno fatto irruzione a casa, una cosa assurda. Cem voleva dimostrare a Metin che ha dei colleghi razzisti, cosi ha scritto una lettera minatoria e ha fatto disegnare una svastica sul muro di casa. Stupidamente però Metin ha pensato che la lettera fosse di un ricercato che uccideva gli stranieri. E invece erano stati Cem e Costa a disegnare quella svastica. Io non riesco a capirli i turchi!

Il giorno prima...

ritorno a casa e un giovane poliziotto mi prende e mi porta dentro in casa... mi porta in sala dove ci sono Metin, Cem e Doris. -Cercavo di fermarla e mi ha morso!- dice il tizio polizziotto a Metin.

-Credevo che volesse provarci!- dico io.

-Allora Carotina, com'è andato il colloquio?- mi chiede mia madre.

-Cem chiudi la porta.- dice Metin.

-Volevo andare a letto con la capo edattrice ma non mi è riuscito, sono ancora disoccupata e non mi va proprio di fare esercitazioni!- dico.

-Non è un esercitazione, hanno disegnato una svastica la fuori!- dice Metin.

-Non sono stato io, Doris me lo ha proibito!- dice il nonno.

-Vado a cambiarmi!- dico.

-Non adesso!- dice Metin, lo guardo.

-Non porto le mutande!- dico.

-Cavolo! Allora... vai! È sicuro di sopra? Mark va con lei!- dice Metin al giovene polizziotto.

Andiamo di sopra...

lui è avanti a me... apre la porta della camera e controlla se c'è qualcuno, io entro. -Ok,via libera.- mi dice.

-Wow, grazie James Bond.- vado all'armadio per prendere i vestiti, lo guardo.. -ahm...non dovresti girarti?- gli chiedo.

Si gira. -Ma tu sei fidanzata?- mi chiede ad un certo punto.

Ridacchio. -Cosa? Che cosa dici io ho solo vent'anni!-

-Io lo ero a diciannove. È morta per un proiettile. Tu le somigli lo sai?- mi volto verso di lui che sta guardando una foto mia e di Yagmur, e vedo che mi sta guardando dal riflesso. Mi metto la maglia e i pantaloni. -Ecco! Sono pronta.-

-Ehm, benegrazie... ehm...ben fatto!- se ne va... ma un rumore lo fa voltare, Kathy entra dalla finestra. -Contro il muro!- lui la prende e la mette sul letto le prende le braccia e le mette dietro la schiena. -Bond, è tutto ok, lei è Kathy, la mia amica. Forse guardate tutti troppi film.- commento io. La libera. -Non era...mi intenzione.- dice Bond.

-Non fa niente..- mi guarda e va via.

-quant'è carino! Mi dai il suo numero?- mi chiede.

-Te lo scolpisco sulla lapide.-

sbuffa. -Rilassati Lena!-

-Perchè mi hai rubato il lavoro? Senza praticantato non posso fare la giornalista, resterò in questa schifosa stanza senza parete a vita!-

-Iette mi ha detto che mi trova stupenda e che ho qualcosa della scaltra giornalista prostituta. Ehi! Non ricevo spesso complimenti da gente di potere!- mi dice sorridendo. Io la guardo ma non sorrido, ci sono rimasta malissimo. -Certo, non guardi in faccia a nessuno da quando sei stata in America!- dico.

Mi guarda, si alza. -Sai, io sono ambiziosa!- e se ne va via da dove è arrivata. Lancio il giornale e scoppio a piangere.

Dopo qualche minuto scendo giù...

-Io...io volevo che tu capissi come la penso sul razzismo ecco ...- Metin alza la mano per dar uno schiaffo a Cem. -fallo, colpisci avanti!- dice Cem.

Kebab For breakfast (versione Libro) Where stories live. Discover now