13°Capitolo

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-Tesoro vieni a sederti qui- mi invitó la mamma di Ciel.

Ancora un pó dolorante, buttai le gambe giú dal letto, ma appena i miei piedi toccarono terra le mie gambe tremarono, instabili. Ciel se ne accorse e mi corse in contro. Mi cinse la vita con un braccio, attento a non farmi male. Dall'espressione corrugata con cui mi guardava capí che si sentiva in colpa. Gli posai una mano sul braccio mentre lo guardavo. Sapevo che aveva capito che volevo rassicurarlo e infatti la sua espressione si rilassó. Un poco.

Zampettai fino alla poltrona difronte alla Regina e mi lasciai cadere.  Molto aggraziata devo dire.

-Prima le presentazioni- esordí -Io sono la Regina Rosalinda Silvershade- si alzó con un leggero sorriso e mi fece un'inchino. Le sorrisi di rimando

-Io sono la Principessa Aranel Goldlight, é un piacere conoscerla- dissi.

Rosalinda si giró verso suo figlio -Ciel vieni qui anche tu, devo raccontarvi ció che avvenne-

Ciel si venne a sedere nel bracciolo della mia poltrona con un'attegiamento rilassato, da ascolto.

-Ragazzi dovete sapere che molto tempo fa, esattamente due generazioni fa, ci fu una battaglia-

-che tipo di battaglia?- la interruppi io

-La solita battaglia per il territorio. Buio voleva quello che Luce aveva e viceversa. Si scontrarono nel suolo sacro, una valle dove si diceva che la Dea fosse apparsa ad un gruppo di viaggiatori-

-La Dea Amatis? La Dea di tutte le cose?- chiesi incredula. Questa storia non la sapevo.Perchè i Re di entrambi i popoli avrebbero dovuto scontrarsi lí?

-Giá, proprio lei- continuó-questo peró loro non lo sapevo. Fu una battaglia molto ardua, piú del solito. E molti rimasero feriti. Le forze di Buio e Luce si equivalevano ma loro non volevano sentire ragioni e continuarono. Proprio quando entrambi i Popoli si stavano distruggendo a vicenda la Dea apparve in mezzo al campo e ordinó ai due re di cessare il fuoco perchè doveva parlare. Disse loro che era stanca dei continui battibecchi che facevano perchè stavano distruggendo tutto. Cosí gli lanció una maledizione-

-Com'era la Dea?- si intromise Ciel. Perchè voleva saperlo?

-Nessuno scritto è giunto fino a noi per accertarsene ma si dice che fosse fatta di oro e argento ed emanava luce- continuó-la Dea disse che i due figli della seconda generazione di entrambi i Popoli si sarebbero innamorati per dimostrare ad entrambi che puó esistere una collaborazione tra i due popoli e disse anche che, se ci fosse stato qualcuno che avrebbe provato a separarli allora si sarebbero uniti ancora di piú. Per i due re questa era la peggior cosa che poteva accadere visto che uno odiava l'altro. Cosí, pensarono ad una soluzione: la Dea aveva detto che se ci fosse stato qualcuno a separarli loro si sarebbero uniti di piú allora decisero che il problema andava tolto alla radice. Appena i due bimbi sarebbero nati i successori dei due re avrebbero dovuto tenerli nascosti nei loro palazzi per fare in modo che uno non incontrasse l'altro- Rosalinda sorrise dolcemente guardandoci e aggiunse:-ma direi che questo è giá successo- Oddio. Io non amavo Ciel in quel modo. Non ancora almeno.

-Ma allora perche sorridi, mamma, se è una cosa cosí brutta?- chiese Ciel. Lei rise tranquilla-perchè sono d'accordo con la Dea. E poi ormai è successo non c'è niente da fare, ho visto come vi guardate- Io arrossí e con la coda nell'occhio vidi che successe lo stesso a Ciel. Appoggiai la testa allo schienale. Troppe informazioni. Ciel prese ad accarezzarmi un braccio.

-Ma ancora non capisco cosa mi trattiene qui. Perchè non volevate lasciarmi andare?- chiesi. Mi rispose Ciel:

-Perchè non sapevamo cosa ti avrebvero fatto o come l'avrebbero presa-

-Una cosa è certa- disse Rosalinda-devi imparare le nostre arti nel combattimento e nella magia- Io annuí. Ero pienamente d'accordo, volevo difendere Ciel. La regina si rivolse a suo figlio guardandolo con aria di dissaprovazione negli occhi verdi

-E tu. Devi superare il tuo trauma. Hai visto cos'è successo- indicó i miei polsi. Sentí Ciel irrigidirsi, a disagio.

-Ci proveró ma non ti garantisco niente mamma- sospiró lui.

-Devi provarci, fallo per lei-

Se è per te lo faró. Ci riusciró

Lo guardai negli occhi, commossa

Ce la farai ne sono sicura

Non ti abbandoneró un'altra volta

Stai tranquillo diventeró piú forte anch'io Annuimmo all'unisono e ci girammo verso Rosalinda. Io ero determinata. Volevo combattere e aumentare la mia forza. Avrei fatto vedere al mio popolo di cosa ero capace.

Gli allenamenti iniziarono una settimana dopo. Tutte le mattine mi svegliava Sebastian con la colazione, mi vestivo e dovevo andare nella "Palestra Reale" come la chiamavo io. Era una grande palestra con al centro uno spazio vuoto per correre e attorno attrezzi fitness. C'era una porta laterale dove salivi al secondo piano della palestra. Quel piano era  adibito alla magia, c'erano grandi sale con muri amortizzati da grandi materassi perchè evidentemente andavano contro il muro spesso. C'era anche un terzo piano dove si combatteva con la spada e ogni genere di arma, dalla spada all'arco dai due coltelli alla frusta elettrica e cosí via. Il mio istruttore, un enorme ammasso di carne e muscoli di nome Sam mi aveva detto che prima dovevo arrivare ad una certa stabilitá fisica per poter passare agli altri due livelli, perche a quanto pareva la mia stabilitá faceva pena. Dovevo fare dieci giri di corsa e fare cinque minuti di ogni attrezzo fitness che c'era. In poche parole, due ore di allenamento al giorno.

Vedevo Ciel raramente, anzi lo incrociavo solo nei corridoi dove mi lasciava solo un sorriso di scuse. A quanto pareva da una spia nelle mie truppe, il mio popolo si stava preparando per un grosso contrattacco e Ciel in quanto principe doveva partecipare a tutte le riunioni di guerra. Il pomeriggio mi avevano concesso l'onore di poter passeggiare e leggere nei giardini del palazzo e io non me lo lasciavo sfuggire. Spesso mi divertivo a disseminare violette con la magia in giro per il prato cosí che il giardianere Harold, tutto inviperito, le strappasse via. Non era un passatempo molto da me, e spesso incominciavo a chiedermi se non mi stessi trasformando in una del Popolo del Buio ma poi scacciavo il pensiero e continuavo a leggere.

Spazio autrice:

Eccomi qua!

Scusate il ritardo. Ho deciso che, siccome faccio i capitoli corti, allora faró piú capitoli,ora che è arrivata l'estate potró farne molti di piú. Spero vi sia piaciuto

Salla

Light and DarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora