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Non so dove sto andando. Sto correndo nel vuoto. Le mie braccia si muovono avanti e indietro creando un leggero vento. Rallento un po'. Sbatto contro il petto di qualcuno, che però non sembra essere stato colto alla sprovvista, come se si fosse preparato. Mi abbraccia. Non so neanche chi è, ma mi rannicchio comunque nel suo abbraccio. "Ehi. Che cosa è successo?" chiede. Metto le mani nei suoi capelli. Sono quelli folti e un po' ricci.

"Luke!" esclamo sollevata. Mi stacco dalle sue braccia. Mi asciugo le lacrime strofinandomi le mani sul viso.

"Non ti preoccupare. Non è niente" dico.

"La visione, giusto?" chiede non credendomi. Accenno un sì con la testa.

"Nient'altro?" chiede stranito.

"No." dico solo per non destare sospetti.

"Dai andiamo o ci perdiamo la lezione!" cambio argomento. Mi prende la mano e ci dirigiamo verso la nostra classe.

Passo tutta la lezione di letteratura a ripensare a quello successo precedentemente. Dylan mi stava per baciare? O io stavo per baciare lui? Perché? Ci conosciamo solo da pochi giorni, eppure c'è qualcosa in quel ragazzo che....

"Fate gli esercizi a pagina 35!" la voce della professoressa interrompe i miei pensieri. Segno velocemente i compiti sul computer.

Esco dall'aula. Cosa dovrei fare ora? Parlargli? Nascondermi?

Sento una strana sensazione. Un brivido lungo la schiena. Mi sento osservata. I passi di un solo paio di scarpe mi tornano alle orecchie, abbastanza accellerato. Gli altri rumori sono solo di sottofondo. Sta venendo verso di me.

Una mano, quella mano che sai già che ti salverà, prende la mia e con la sua forza mi gira dal lato opposto a quello che a me stava sembrando un "impatto" e mi porta via con se. Il battito delle suole sul pavimento si fermano.

lo riconosco in pochi secondi, quel calore che mi stringe la mano. è sempre lui, Luke. Quanto lo adoro quando arriva nel momento giusto.

Ad un tratto si ferma. Si mette davanti a me. "E vuoi dirmi che quello di prima era solo un pianto per una visione?" chiede, non con voce arrabbiata, ma abbastanza saccente.

"...si " rispondo incerta.

Si avvicina ancora di più. Sento la sua presenza più alta che sta a pochissimi millimetri dal mio viso. Io non vedo, ma il suo sguardo è uno di quei pochi che ho incontrato nella mia "carriera da cieca" che ti trapassa lo stomaco, la mente e il cuore. Li sento benissimo i suoi occhi fissi su di me. Trattengo quasi il fiato.

"Non mentirmi Allison " dice con fare più serio, ma quasi divertito.

"E va bene, Lucas " lo imito e mi allontano con fare sicuro.

"Dylan , quel ragazzo che hai visto prima lì in fondo, mi stava per baciare all'ingresso, ma mi è comparsa la visione e ho cominciato a piangere e a correre fino a che non ho incontrato te."

Rimane in silenzio.

"Ti soddisfa come risposta?" chiedo incrociando le braccia. A volte ci "becchiamo", per così dire, ma ci diverte.

"Sì, grazie mille signorina Johnson " dice e fa l'inchino. Sembra piuttosto tranquillo. Mi immaginavo una reazione più gravosa nel sapere che un ragazzo mi stava per baciare.

"Mi da l'onore di accompagnarla?" "Ma certo, mio cavaliere." lo prendo in giro e gli tendo la mano e lui la prende piano. Cominciamo a camminare.

"Allora...chi è questo qui? Com'è ? è duro con te? Ti diverte? Ma da quand'è che lo conosci? Non mi hai mai parlato di questo ragazzo! Perché? Se ti fa qualcosa gli rompo le ossa. Anzi, ora che ci penso già ha cercato di baciarti! Ma guarda questo! Ma come si permette?!" comincia a fare domande e riflessioni a raffica, senza darmi neanche il tempo di rispondere. All'ultima domanda si stacca bruscamente dalla mia mano e lo sento arrabbiato.

Blind #wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora