Luce nel buio // Autoconclusiva

35 5 1
                                    

Il bisogno incessante di parlare con qualcuno, la necessità di avere un abbraccio vero, uno di quelli che -per citare le persone comuni- ti spezza le ossa ma ti riaggiusta il cuore.
A volte questo bisogno è fortissimo, incessante, soffocante. Talmente intenso da bloccarti il respiro e la voce, da cancellare qualsiasi altra cosa tu stia provando. E per quanto ci provi, non riesci a muoverti, non riesci a respirare, ti sembra di annegare e ti senti sopraffare.
Quel dolore, così denso e reale, rappresenta l'oscurità che stava avvolgendo il cuore del mio migliore amico e io, che per anni lo avevo protetto respingendo il buio con la mia luce, non sapevo più cosa fare per aiutarlo.
Non puoi provare a salvare qualcuno se quello cerca di tirarti giù con sè.
O almeno questo è ciò che pensano gli altri.

***

《Tu credi di potermi aiutare? Tu, con la tua vita perfetta, non hai idea di cosa io stia passando. Sei solo una ragazzina viziata che crede di poter fare tutto ciò che vuole solo perchè papino è ricco. Tu, con la tua famiglia amorevole, come credi di poter anche solo immaginare l'abbandono di tuo padre? Tu, che non sei mai stata sola, non puoi capire cosa si provi ad essere abbandonati da tutti. Forza! Vattene sabattendo la porta, so che vuoi farlo. Piangi, bambina che non sei altro. Vattene! Esci da quella porta!》

Jughead smise di urlare, il respiro veloce e gli occhi lucidi, le mani strette a pugno lungo i fianchi. Non risposi per quelle che parvero delle ore quando in realtà non erano che pochi secondi. Per un attimo avevo davvero valutato la possibilità di andarmene.
'Non puoi salvare qualcuno se quello cerca di tirarti giù con sè' aveva detto mio padre quando gli dissi che sarei andata a trovare il mio migliore amico. Ma io non potevo abbandonarlo. Non dopo aver giurato alle stelle che avrei usato la mia luce per proteggerlo almeno un po' dal suo buio, come una singola stella che risplende nella notte.
Alzai lo sguardo su di lui, il suo sguardo penetrante e la vena sul collo pulsante. Ero davanti a un bivio: andarmene o rischiare? Tradirlo o aiutarlo? Salvarmi o rischiare di essere tirata verso il basso con lui?
Mai altra scelta fu così semplice.
Mossi un passo verso la porta, sul suo viso un ghigno ironico mascherava la delusione.
Con un paio di passi fui davanti a Jughead, gli posai le mani sul collo e lo baciai, alzandomi sulle punte dei piedi.

《Non ti lascio, non io. Sono la tua luce, e ti amo. Mai ti abbandonerei.》mormorai guardandolo negli occhi dopo essermi staccata.

Dopo aver scrutato a lungo nei miei occhi, mi prese tra le sue braccia e mi baciò a sua volta. Un bacio pieno di parole non dette. Ma aveva finalmente permesso alla mia luce di diradare la sua oscurità.

One-shots collectionWhere stories live. Discover now