♥~Taste and Smell~♥ (VKook) [COMPLETA]

04

LEGGETE L'ANGOLO AUTRICE PLS♥
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I ragazzi si appoggiarono alle mura dell'ambiente, sfiniti.

Non c'era nessun rumore a parte il loro ansimi.

L'unico ancora in piedi era Tae, che si stava dimenando in un egregio balletto, sculettando.

-Facciamone un'altra daiiii- disse ridendo.

-Tae ma dove le prendi tutte quelle energie? Sembri dopato- Ansimó Jin, sedendosi per terra.

-Ma si, è divertenteeeee- disse l'altro senza fermarsi un'attimo.

-Mi viene stanchezza a guardarti- Continuò Yoongi con un sorriso.
-Però non sei male dai- disse con la sua voce bassa.

-Aw, Glascie~- rispose il ragazzo, senza smettere un'attimo di dimenarsi.

-Tae- Disse Jimin con tono solenne.
-Da oggi non sei più KittyTae, ma AlienKittyTae, perché per l'energia che hai non sembri di questo mondo-

-KITTY NO TI PREGO- Urlacchió in risposta Tae. -KITTY NO-

-Troppo tardi- rispose Jimin facendo un sorrisetto con le labbra carnose.

-AH- Disse l'altro. -Troveró qualcosa da aggiungere al soprannome ChimChim allora-

Si misero a ridere.

-Beh, andiamo?- disse Nam, staccandosi dal muro.

-Si- rispose subito Jin. -Ho voglia di pizza-

-Pizza col pesto?- Nam Gli lanciò uno sguardo intenditore.

-Pizza col pesto- rispose Jin con un sorriso.

Si lanciarono uni sguardo di scorcio.
Tutti risero.

-Aaaaaaa uffaaa- disse Tae. -Ma io voglio rimaneree-

-No- rispose proprio Jin. -Ti ammazzerai tI PREGO FERMO MI FAI VENIRE LA PELLE D'OCA-
Lo prese per le spalle nel tentativo di far fermare quel balletto energico.

-Okok, ma posso restare? Vi raggiungo a casa daii-

Ci fu un po' di silenzio.

-Ok ma se muori ti ammazzo- rispose Jimin dandogli una pacca sulla spalla.

-Shiiii-

I ragazzi andarono nello spogliatoio, lasciando Tae solo nella sala.
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Quando sentì che la porta della palestra si chiudeva, il ragazzo si alzò energicamente e andò alla postazione del computer.

Diede una leggera rilettura ai brani nel suo telefono.

-Mhh... Don't tease me degli Speed è bella, ma What U...-

Alla fine optó per DNA delle Little Mix. Le adorava. E ooi siera sempre ripetuto che "DNA" fosse un nome stilosissimo per una canzone.

Se mai ne avesse scritta una, l'avrebbe chiamata così.

Stava per collegare il cellulare al computer, quando gli cadde dalle mani e scivoló sotto la porta della stanza fianco. Tentò di non tirare i santi giù dal calendario e si avvicinò alla porta, quando sentí una voce.

Veniva dall'altra stanza, che loro non avevano affittato, era adibita a un'accademia privata di danza classica, attiva solo di mattina.

Si allontanò dal computer e si avvicinò alla porta che collegava le due stanze, sebbene fosse chiusa.

Era di un ragazzo, stava cantando. Aveva una voce bellissima e alta, con intonazione perfetta. Appoggiò l'orecchio alla porta comunicante, per sentire le parole della melodia.