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Non do nomi ai capitoli perché lungo andare diventa noioso e difficile, ma se dovessi dare un nome a questo, sarebbe "Risvegli"
LoL
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Si rigiró tra le coperte, sbadigliando.
Muguló e sorrise.
-Mmmm...-

Jackson gli accarezzó le guance, avvicinandosi al suo volto.
-Hey, buongiorno raggio di luna-

Mark aprì un occhio, arrossendo visibilmente.
-R-Raggio di luna?-

-Mi sembrava carino come nome, l'ho pensato stanotte- Si avvicinò mordendogli il lobo. -Sai, mentre mi cavalcavi, eri illuminato solo da quella-

Il biondo gli accarezzó la schiena, rabbrividendo, e diventando un vero e proprio pomodoro.
-Z-Zitto-

Jackson rise e si mise a sedere, dando la visione paradisiaca della sua schiena piena di graffi.
-Sai che ore sono, mh?-

-Boh- Rise. -Le due?-
Ma lo ritirò sul materasso.
-Non ci provare, Jackson Wang-
Lo bació con dolcezza.

-Mmmm, se pronunci un'altra volta il mio nome in quel modo mi torna duro-

-Oh che disgrazia-

Jackson sorrise, mordendogli il labbro.
-Quanto cazzo mi piaci-

Fece scorrere le mani suoi suoi fianchi, ricoperti di succhiotti.

-A-Anche tu- Mark alzò il busto, sedendosi sul suo bacino.

Jackson passó le mani sulle sue cosce, ora piene di morsi.

-le truccatrici Mi uccideranno- Rise amaramente Mark.

Il corvino rise.
-Spera che non mi vogliano inquadrare la schiena-

-Oh, parli di schiena? La mia è zeppa di succhiotti, ahh- Mark si sistemó meglio, per stare più comodo.

L'altro lo spinse di lato, stringendolo a sé e ribaltando le posizioni.
-Non ci provare, Mark Tuan-
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La testa gli faceva malissimo.
Tremava.
Aprì gli occhi con lentezza.
Il male alla testa si triplicó.

Aspetta, questa non era camera sua.
Era su un letto matrimoniale, con un piumino blu.

Si guardò il corpo, notando degli evidentissimi lividi viola sui fianchi.
Ed era in boxer.

Avevano... fatto sesso?
No, non poteva essere.
Lo conosceva da troppo poco... giusto?

E poi, era vergine.
Cercó di alzarsi, ma il dolore ai fianchi e alla testa aumentó ancora, facendolo quasi cadere a terra.
-W-Woon?-

Nessuna risposta.
Uscì zoppicando dalla camera, gli faceva male tutto.

In girò trovò i vestiti che indossava Taewoon ieri sera, e anche i propri.

Una fitta alla testa lo obbligó ad appoggiarsi un momento al muro.
Avrebbe potuto scoppiare di domande.

Camminó verso la cucina, trovando due bicchieri vuoti.
Ne prese uno e lo annusó, allontanandolo da sé  subito.
Aveva un forte odore di Alcol, più qualcos'altro, simile all'erba che aveva fumato con Jaebum.

Sgranó gli occhi.
Si erano drogati...?

Oppure era stato Taewoon a drogarlo.

Tutta quella faccenda stava cominciando a diventare sempre più un incubo.

Afferró con fatica i suoi vestiti, e li strinse al petto.
Provò ad aprire la porta, ma era chiusa a chiave.

-C-Cosa...-

Ansimó in ansia, e corse barcollando verso la camera.
Cercó nella tasca dei suoi pantaloni e afferró il cellulare, tremando.

Non avrebbe fatto un passo se qualcuno non lo fosse venuto a prendere.

E chiamó la persona che più avrebbe voluto sentire in quel momento, nonostante la paura che fosse arrabbiato con lui.

-Pronto? J-Jimin?-

-Y-Yoongi-Hyung...- Disse con un filo di voce. Era come se gli fosse morta, riusciva solo a sussurrare.

-Jimin- Il ragazzo sospirò pesantemente. -Dove sei? Dove cavolo sei finito?! E perché hai quella voce... mi preoccupo-

Jimin perse un battito, a sentire la serratura di casa scattare.

-Jimin? S-Senti, per ieri, dovrei parlarti-

Sentì dei passi avvicinarsi.

-Lo so... che non vuoi più vedermi-

A Jimin tremavano le mani, guardava dritto a sé.

Taewoon entrò.
-Buongiorno piccol~- 
Lo osservò. Era chiaro che avesse intenzione di andarsene.

-Jimin, ho bisogno di sapere come stai...- La voce di Yoongi tremava.

Jimin era in palpitazioni.

-Oh, Jiminie- Taewoon sorrise, estrando dalla tasca un coltello.
-Non ti hanno insegnato si saluta prima di andare via?-

Lo portó sulla sua guancia, facendo abbastanza forza da fargli male, ma non abbastanza da tagliarlo.
Il biondino tremava come se non ci fosse stato un domani.

-Ora, saluta il tuo amico- Gli intimó Taewoon.

Jimin deglutì.
-Y-Yoon...- Si lecco le labbra.

-Dimmi Jiminie. Dimmi come stai...-

-I-Io sto bene... benissimo- Sussurró, incapace di emettere voce a causa della paura.
-Ti ric-hiam-o-

Terminó la chiamata, tremando.
Taewoon prese il suo cellulare e se lo infiló in tasca.
-Speravo di non arrivare a questo-
Ridacchió.

-Voglio andare a casa- Sussurró ancora Jimin.

-Oh, non puoi, mi dispiace- Fece spallucce. -Ma ti piacerà stare qui-

-N-No ti- P-prego- Le lacrime scesero.
-D-Devo tornare da loro, ho p-paura-
Si strinse nelle coperte.
-D-Devo tornare da Y-Yoongi hyung...-

Taewoon si girò di colpo, con una smorfia di disgusto.
-Yoongi hyung, Yoongi hyung, Yoongi hyung...-
Roteó gli occhi.
-Che ci trovi, uh? In quello straccio?-

Gattonó sul letto fino a Jimin, prendendolo per i capelli, e tirandoli di lato.
-Sei così noioso-
Il biondino cercó di difendersi, singhiozzando, ma era debole a causa dei postumi della sbornia e della droga.
-Per questo ti ho drogato- Continuó l'altro, e sul suo volto comparve un sorriso malsano.

Jimin cercó di allontanarlo, ma niente.

-E dopo... sei stato fantastico- Rise Taewoon al suo orecchio.
-Meno parole...-
Passò la lingua sul suo collo, fino alla mascella.
-...e più fatti-
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....
Ops?

♥~Taste and Smell~♥ (VKook) [COMPLETA]Where stories live. Discover now