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Seokjin era chiuso nella sua stanza da circa 4 ore, e Namjoon non ne poteva più.

Era appena tornato dall'officina e in casa c'erano solo lui e il ragazzo dai capelli di miele.

Non sapeva davvero cosa passasse per la testa a quello.
Cacchio, gli faceva ancora male la testa.

Non si ricordava quasi niente della sua sbronza. Ma si ricordava di avergli fatto delle avances.

E la cosa più bella era che le avrebbe rifatte anche ora, su due piedi, in un attimo.

Quindi si alzò, doveva sistemare quella surreale situazione il prima possibile.

Salì le scale e si avvicinò alla porta della camera di Jin.

Si schiarí la voce e e bussò leggermente.
-Umh... Jin? Sei lì?-

-Che cazzo vuoi?-

-Hei...- sussurrò Namjoon. -Hei, tutto ok?-

-Oh, una favola-

-Possiamo parlare?- chiese attraverso la porta.

-Vattene Namjoon.-

-M-Ma perché?-

Lo sentì ridere sarcasticamente dall'interno della stanza.
-Sei serio?-

-Ovvio!- esclamò. -Non ti lascerei mai in queste condizioni, Jinnie...-

-Ah, risparmiati questo schifo-

-Ti prego Seokjin-

-Ho detto vai via. Vattene-

Namjoon annuì.
-Molto bene, allora resto qui finché non apri-

Lo sentì sospirare rumorosamente.
-Sei un idiota-

Silenzio.
Passarono svariati minuti.
Poi mezz'ora.

Poi un'ora.

Namjoon non si era mosso di un millimetro, seppur fosse ora di pranzo.

All'improvviso, la porta di aprí, e venne trascinato con forza dal colletto.

Jin lo sbattè contro il muro e chiuse la porta dietro di loro con forza, per non far sentire niente nel caso fosse entrato qualcuno.

Finalmente Joon poté vedere la sua faccia.

Incazzato è dire poco.
-Vuoi parlare!? Bene, molto bene parliamo- sputó.

-Non capisco perché fai così. E dove cacchio sei stato!? Vuoi farmi farmi credere che hai corso tutta la notte!?-

-Dove sono stato non sono cazzi tuoi. Non ti è mai interessato.-

-Non è vero, Jin lo sai. Sei la persona più importante della mia vit~-

-STAI FOTTUTAMENTE ZITTO- Jin spinse con forza Namjoon contro il muro.
-NON È UN FOTTUTO GIOCO PER ME-

-Beh Neanche per me-

-Ah no!? No?! È per questo che~-
Jin venne interrotto.

-~Che siamo stati insieme per 3 cazzo di anni!- Namjoon cominciava a perdere la pazienza. Ma non sapeva dove aveva toccato.

-TRE CAZZO DI ANNI, SI. IN CUI IO TI ASPETTAVO OGNI SERA COME UN BRAVO CAGNOLINO E A VOLTE NON TORNAVI NEANCHE-

-...-

-TRE CAZZO DI ANNI IN CUI HA VOLUTO TENERE SEGRETA LA NOSTRA RELAZIONE PERCHÉ TI VERGOGNAVI DI ME. E IO NON FACEVO ALTRO CHE ASPETTARE UNA TUA CHIAMATA O MESSAGGIO- Continuò, sbraitandogli a tre centimentri dal volto.

-M-Mi~-

-TI DISPIACE!? DOPO CHE MI SONO LASCIATO TRATTARE DA OGGETTO. TRE CAZZO DI ANNI IN CUI FACEVI FINTA DI NON CONOSCERMI IN PUBBLICO. AAAH, PERÒ A SCOPARE C'ERI, SEMPRE. NON ME NE FACCIO UN CAZZO DELLE TUE SCUSE-

Namjoon non sapeva come ribattere.

-FICCATELO IN TESTA KIM NAMJOON. IO NON SONO IL GIOCATTOLO SESSUALE DI NESSUNO. E NON TORNERÓ MAI AD ESSERE IL TUO-

Solo in quel momento il ragazzo al muro si rese conti che Seokjin stava piangendo. Le lacrime gli bagnavano le guance.
-NON È UN GIOC-O. NON SON-O UN FOT-TUTO GIOCO-

-OK DIMMELO DAI. CHE SONO STRONZO, UNO STUPIDO, CHE SONO LA COSA PIÙ BRUTTA CHE TI SIA CAPITATA-

-MA È PROPRIO QUESTO IL PROBLEMA. TU NO-N SE-I LA COSA PIÙ BRUT-TA CHE MI SIA CAPITA-TA.
S-SEI SOLO LA PIÙ DOLOROSA-
Aveva il respiro sbalzato.
-Ma a-anche la più bell-a-

Namjoon lo guardava con gli occhi lucidi.
-M-Mi dispiace...-

-Beh- L'altro scoppiò a piangere.
-Ch-e vu-oi far-ci?-

-Ma è vero, Jin. Tu mi piaci davvero, non ti ho mai mentito. E quando mi hai lasciato, io non sapevo neanche come respirare...-

-È su questo che non ci capi-amo. Tu non mi pi-aci, i-io ti amo- Sussurrò Seokjin.

Namjoon sgranó gli occhi.

-M-Ma se deve tornare com-e prima, all-ora preferisco rim-anere am-ici. Per q-questo sono arrabbiato. Perché far-ebbe malissimo eppure ti vogl-io ancora- Continuò Jin.

-Jinnie...-

-Sai una cosa? Sono io l'idio-ta-
Sussurrò con voce spezzata, poi lo superò, uscendo dalla sua stessa stanza.

Scese le scale alla velocità della luce, rischiando di ammazzarsi. Ma non gli interessava.

Superò Jimin, che stava salendo, senza neanche guardarlo in faccia. Il biondo rimase attonito.

Sbattè la porta di casa dietro di sé.
Aveva bisogno di vedere Mark.

Era sempre stato suo amico.

Quando non voleva parlare con qualcuno del gruppo per nom dividerlo in due, andava da lui.

E aveva fatto così anche la seda prima, aveva passato la notte con lui. Una birra, e un amico, ecco cosa gli servivano.

Mark c'era sempre stato per Jin, e Jin ci sarebbe sempre stato per Mark.

Prese il cellulare.

Mark♥

Markie...

Dimmi piccolo

Posso tornare da te?
Giornata di merda
anche Oggi

Certo bimbo
Vieni pure.

Grazie♥

Spense il cellulare, nel caso Namjoon lo chiamasse. Non riusciva a smettere di piangere.
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Weilá cuoricinih,

Come vah?

Vi vizio CIOE DUE AGGIORNAMENTI IN UN GIORNO

AHAH
AMATEMI

VVB♥♥

Byeeeeeeeeeeee-

LOVE YA~

♥~Taste and Smell~♥ (VKook) [COMPLETA]Where stories live. Discover now