15. Scorribande notturne

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Era sera tardi e l’intera scuola era immersa in un silenzio profondo. Gli studenti e gli insegnanti si erano ritirati nei propri dormitori già da un po’ ormai e non si sentiva volare nemmeno una mosca. Gli unici a gironzolare per il castello erano i fantasmi inquieti e Gazza che pattugliava i corridoi assieme alla sua adorata gatta.

Vi erano però due Grifondoro del primo anno ancora svegli, i quali stavano sperimentando la prima scorribanda notturna dal loro soggiorno ad Hogwarts. James e Sirius si erano armati di mantello dell’invisibilità e si erano lasciati alle spalle il dormitorio e la sala comune. In quest’ultima l’unico ad essere ancora sveglio era Peter: non appena i due si erano alzati dai propri letti pensando che tutti dormissero, Peter, alzatosi a sua volta, si era messo a seguirli. Ciò aveva fatto innervosire non poco James e Sirius i quali non volevano tirarselo dietro per paura che potesse farli scoprire.

-Ok, allora tu resti qui e fai la guardia- aveva sbottato James stizzito.

-A che c-cosa? – chiese Peter.

-Che nessuno ci venga a cercare- disse Sirius con tono ovvio.

Peter ci pensò un attimo valutando quelle che potevano essere le varie opzioni. Considerato che la sala comune era così confortevole e che lui non aveva alcuna voglia di gironzolare per il castello al freddo, alla fine annuì, felice di poter essere in qualche modo d’aiuto alla causa dei suoi amici.

Perché la loro non era un’impresa qualunque: il loro obbiettivo era andare a trovare Remus ancora malato in infermeria.

Erano infatti passati tre giorni da quanto il loro amico si era sentito male e non avevano ottenuto nessuna notizia sul suo stato. La professoressa McGranitt si era infuriata molto quando aveva scoperto la piccola lotta scatenatasi nella sala d’Ingresso, tanto da togliere a Grifondoro più di 30 punti per ciascuno e mettere i due in punizione per due settimane. L’unica cosa che consolava i due amici era il fatto che anche i Serpeverde avevano subito la stessa sorte. Non avevano perciò trovato il tempo di andare a trovare il loro amico in infermeria ed erano molto preoccupati.

Inoltre erano molto curiosi di avventurarsi per il castello di notte. Tuttavia, scoprirono presto che le loro aspettative erano totalmente diverse da ciò che li attendeva.

Fino a quel momento infatti l’impresa era risultata piuttosto difficile. Nonostante fossero ad Hogwarts da cinque mesi, avevano imparato a malapena i corridoi da percorrere per arrivare nelle varie aule grazie ad una mappa che la professoressa McGranitt aveva consegnato loro all’inizio dell’anno. La mappa tuttavia mostrava molto poco del castello. Sapevano che l’infermeria si trovava al primo piano, ci erano anche già stati ma era piuttosto difficile riuscire ad orientarsi nel castello di notte, al buio. Infatti solo alcuni corridoi erano illuminati mentre il resto era immerso in un buio pesto.

Inoltre i due amici faticavano a camminare senza spintonarsi o inciampare a causa della lunghezza del mantello che si impigliava nelle armature o fra i piedi.

-Ahi Sirius! Smettila di spingermi- sussurrò James stizzito all’amico dopo l’ennesima caduta.

-Non ti sto spingendo, sono inciampato-.

-Sì, come le ultime dieci volte-.

-Senti chi parla, chi è che ci ha fatti scoprire prima davanti a quel quadro? -. Sbottò Sirius con foga. I quadri erano i più difficili da imbrogliare poiché scattavano al minimo rumore.

-Questo deve essere il primo piano-. Fece James all’imboccatura di un ampio corridoio lungo e stretto immerso nell’oscurità.

Avanzando, non ci volle molto perché si perdessero.

The Marauders - 1971Where stories live. Discover now