Era passata una settimana da quando io ed Eva eravamo andati a casa del padre. La mia ragazza non aveva più raggiunto la madre e avevamo passato la giornata a letto a coccolarci. Io avevo preferito così, tuttavia sentivo che per lei non era lo stesso. C'era qualcosa che non andava, qualcosa che non mi diceva. Più ci pensavo, più mi convincevo che la sua cicatrice c'entrasse qualcosa.
«Per settimana prossima voglio una relazione completa sull'attacco a Pearl Harbour», disse il professore poco prima di lasciare l'aula. Mi voltai verso Eva la quale era seduta composta. Le spalle dritte, il ginocchio piegato sull'altro. Io ero totalmente stravaccato sulla mia sedia. Allungai una mano e presi la sua.
«Piccola, cosa c'è?», chiesi sovrappensiero.
Eva incrociò il mio sguardo. «E se non ci riuscissi?», chiese disperata.
Mi alzai, sedendomi meglio. «Cosa intendi?»
«Il compito! E se non riuscissi a finirlo in tempo?»
Alzai le spalle. «Possiamo sempre farlo assieme se ti va», proposi e lei mi baciò dolcemente sulle labbra.
«Grazie Alex, tu sei semplicemente... stupendo», ammise e io risi.
«E dovevo aspettare il compito di storia per fartelo ammettere?», domandai divertito e lei mi diede una pacca sul petto.
«Non credo di aver capito bene», ammisi fissando Ian negli occhi blu.
Il mio amico sospirò e appoggiò le mani sulle ginocchia, cercando di riprendere fiato. «Ti ho semplicemente proposto di venire a fare una serata nel locale dove lavora la mia ragazza. Si chiama Green Apple.»
«Chi, la tua ragazza?», domandai divertito.
«No cretino, il locale! Lo conosci?», mi domandò ridendo.
«Si, credo di esserci stato un paio di volte», ammisi. «Comunque dovrei sentire gli altri ma credo che possa andare.»
«Perfetto, allora glielo dico a Simone», disse mandando un messaggio al proprietario.
«Certo, salutami Emma e... ti spiace se viene anche la mia ragazza?»
«Assolutamente no. Sai sono contento che per te le cose si sono sistemate. Sai non mi sono mai dimenticato il discorso che mi avevi fatto a San Valentino», disse e io annuii.
«Già, sono contento di essere riuscito a coronarlo.»
«Senti ora ti lascio, vado dalla mia principessa», disse e, dandomi il cinque, tornò al suo appartamento.
Appena rincasai, mi precipitai da Eva. «Ciao piccola», la salutai con un bacio.
Eva dopo aver ricambiato si fiondò in cucina, dove Michela stava finendo di inserire dei fogli nel raccoglitore. Appena si accorse di me mi salutò velocemente.
Michela raccolse le sue cose e si precipitò in camera sua, lasciandoci soli. Ero appoggiato al tavolo e fissavo il suo fondoschiena intrappolato nei jeans aderenti. Il mio sguardo si posò più in alto, fino alla sua vita stretta, racchiusa all'interno di una camicetta nera. I capelli per metà raccolti lasciavano intravedere il suo collo e io mi avvicinai ad esso, annusandolo. Le mie mani percorrevano i suoi fianchi, mentre la mia lingua disegnava il contorno del suo orecchio.
«Mmm qualcuno è felice di vedermi...», mormorò lei spostando una mano dietro e accarezzandomi la nuca.
«Da impazzire», sussurrai.
Eva si voltò verso di me e mi baciò con passione. Le nostre lingue si cercavano, si intrecciavano perfettamente l'una con l'altra. «Ti amo.»
«Anche io piccola, lo sai.»
Eva mi fissò negli occhi e spostò lo sguardo da me. «Lasciami andare, altrimenti non me la caverò più. Devo finire le bruschette per cena.»
«Chi viene a cena?», domandai scostandomi da lei.
«Vengono due miei amici di corso, non li conosci», spiegò.
«Okay, senti io vado di là, ho un po' di studio in arretrato per il master e devo mettermi sotto. Che fai, dormi da me?»
«Alex non lo so, insomma non so nemmeno per che ora finiremo...»
«Tranquilla piccola, sappi solo che se vuoi venire per me non ci sono problemi, okay?»
Eva annuì e si sporse verso di me, baciandomi. Salutai a voce alta Michela la quale rispose in modo attutito, dovuto alla porta chiusa. Diedi un ultimo bacio alla mia ragazza e mi precipitai nel mio appartamento.
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ASPETTAVO SOLO TE ( 3-The Lovers Series)
العاطفيةPer Eva Roncati la vita è apparentemente bella e semplice grazie al suo fidanzato e alla sua migliore amica, con la quale, dopo la laurea triennale, decide di trasferirsi a Milano per terminare gli studi. Qui la sua vita si complica notevolmente gra...
