47-EVA

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Non potevo immaginare che Alex avesse una sorella. Non me ne aveva mai parlato, neppure una volta. Dovevo ammettere che pure per me era stato difficile rivelare il mio passato, per questo motivo non ce l'avevo con lui. Il viaggio di ritorno era stato silenzioso, eccetto la radio che trasmetteva le canzoni del momento. Non parlai, non feci domande.

Quando salimmo in ascensore mi voltai verso di lui e lo baciai. Alex strinse forte i miei fianchi, mentre le nostre lingue si incontravano.

La sua fronte si appoggiò alla mia e lo sentii sospirare.

«Mi dispiace per tua sorella... tantissimo», dissi mentre una lacrima mi rigava la guancia.

Alex mi prese per mano e mi condusse al suo appartamento. Entrai tra quelle mura che ormai conoscevo benissimo.

Posò le chiavi nello svuota tasche e mi condusse al divano dove entrambi ci sedemmo.

«Posso farti una domanda?»

I suoi occhi verdi incontrarono i miei. Annuì. Presi le sue mani nelle mie e le strinsi delicatamente.

«E' per questo che ti stai laureando in giurisprudenza? È per questo che vuoi diventare avvocato?»

Alex chiuse gli occhi. «Ludovica... cinque anni fa, ebbe un incidente. Era colpa di un ubriaco, che è stato messo in carcere. Oltre ad aver rovinato per sempre la vita a mia sorella, è stato condannato per furto d'auto e omicidio. Ludovica non era sola, era assieme al suo fidanzato il quale, purtroppo...», rivelò e io mi portai le mani alla bocca.

«Oddio, amore non...», tentai di dire ma lui mi zittì posando un dito sulle mie labbra.

«Non potevi saperlo. Nessuno lo sa, solo Stefano. E' per questo che anche se sono più grande di te non mi sono ancora laureato. Il primo anno di Università è stato molto duro e sono andato fuoricorso.» 

«So perfettamente che vuoi dire, la sola persona a sapere del mio problema è Michela», sussurrai e lui mi ricordò un'altra persona che ne era a conoscenza.

«Alex... Francesco era il mio ragazzo...», gli ricordai.

«Se è per questo anche io lo sono stato e mi auguro di esserlo di nuovo», precisò fissandomi negli occhi.

Una lacrima scivolò sulla mia guancia. «Davvero? Perché è lo stesso che voglio anche io.»

«Amore mio, io sono pazzo di te, non l'hai ancora capito?»

Annuii e mi avvicinai per baciarlo quando sentii un rumore simile a un pianto animale provenire dalla camera da letto.

«Ma che diavolo è stato?», domandai agitata e Alex scoppiò a ridere.

«Ho preso una cosa per te... per noi», precisò e io aggrottai la fronte confusa. «Vuoi vederla?»

«Che domande, certo!», sorrisi e, afferrando la sua mano, lo seguii in camera da letto dove trovai un cucciolo di Jack Russell accucciato.

«Oddio! Ma è stupendo!», esclamai afferrandolo e prendendolo in braccio come se fosse un bambino.

Mi voltai verso Alex e gli sorrisi felice. Jack sarebbe potuto essere il nostro bambino, quello che probabilmente non avrei mai potuto avere. Quando posò il suo musetto sulla mia spalla scoppiai a piangere e posai la mia nuca sul petto di Alex, il quale mi stava delicatamente stringendo.

«Sei felice?»

Annuii. «Ti amo da impazzire», sussurrai e stringendo il piccolo Jack, baciai l'amore della mia vita.

Fu strano rimettere piede al Green Apple. L'ultima volta che ero stata lì, io ed Alex non stavamo più assieme e soprattutto Omar mi aveva baciata qualche ora più tardi. Ma non aveva più importanza. Ora io e il mio ragazzo eravamo finalmente tornati assieme e nulla avrebbe potuto dividerci. Lui era a conoscenza del mio passato e io del suo. Ci fidavamo l'uno dell'altra e questa era la sola cosa che contasse realmente.

Mi sedetti al bancone e la ragazza mora dalla pelle olivastra mi sorrise dolcemente.

«Dunque, finalmente vedo che siete tornati assieme, mi fa molto piacere», mi rivelò e io le sorrisi a mia volta.

Emma era simpatica e dolce, soprattutto mi faceva ridere per come se la prendeva con il fidanzato.

Accidenti Ian Ricci era veramente stupendo, quasi quanto il fratello maggiore, il quale era forse troppo grande per la mia età. Afferrai il mio Malibù Cola e lo sorseggiai mentre, voltandomi, osservai il mio ragazzo cantare. Non mi importava di Ian Ricci o del fratello ultrasexy, io il mio sogno proibito lo possedevo già e, per mia fortuna, era diventato realtà.


ASPETTAVO SOLO TE ( 3-The Lovers Series)Where stories live. Discover now