26. Il pomeriggio di Draco e Hermione

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Hermione ricevette il gufo di carta di Ginny nel momento in cui si incontrò con Malfoy al settimo piano. Era da sola. Da sola con lui. L'aveva fatto apposta. Piccola strega!

Draco vide la sua espressione e per un attimo pensò di tornare in biblioteca. "Tutto bene?"
"Ginny non viene!" disse, quasi scandalizzata.

Hermione vide Malfoy sorridere e si insospettì. "Non sarai mica stato tu, vero?"
"A far che?" chiese lui.
"A dirle di non venire."
Il biondo fece una faccia sorpresa (finta, si vedeva benissimo, pensò Hermione)
"Assolutamente no!"
"L'hai minacciata?" continuò lei, passando davanti al muro per far apparire la porta.
"Ti giuro su ciò che ho di più caro che non l'ho fatto!" Lei lo guardò divertita e chiese: "Su ciò che hai di più caro? Cos'è? La tua scopa?" Malfoy sorrise.
"La Firebolt? Mmm... non so... posso giurare su qualcos'altro?" Lei rise nonostante tutto.
Entrarono nella stanza del giorno prima: poltrone, tavolo, camino, uguale a quella della notte che avevano passato insieme.
"Che materie hai portato?" chiese Hermione.
"Pozioni, storia della magia e.... bo, ho preso un libro a caso" rispose il Serpeverde. Lei lo guardò.
"Come?"
"Ho portato un libro a caso. Aspetta... Antiche Rune" spiegò, mostrando il libro.
La ragazza lo guardò con rimprovero. "Ma tu non fai Antiche Rune!"

Draco alzò le spalle dicendo: "Sarà di Zabini. O di Nott" (o di qualche ragazza che si era portato in camera Nott).
La Granger sbuffò. Draco pensava che fosse tremendamente sexy quando lo faceva. Si guardò intorno e per un momento pensò di aver sbagliato ad andare lì. Soprattutto se non c'era la Weasley.
"Perché la teppistella non è venuta?" Hermione sventolò una mano contrariata e gli fece vedere la pergamena che le aveva mandato Ginny.
"Oh, dice che deve aiutare una sua amica per una questione molto importante" disse poco convinta.
Lui si fece serio e disse, raccogliendo la borsa: "Vuoi che me ne vada?"
"NO!" gridò la Granger, che si era girata verso di lui e aveva alzato le mani nella sua direzione, ma quando si rese conto della velocità della cosa e di quanto avesse gridato, si fermò abbassando le mani. Draco riuscì a vedere le sue guance arrossire.
"Possiamo non fare i compiti, se vuoi" propose, senza sapere bene cosa dire. Lei inclinò la testa.
"Non fare i compiti? Non si può!" Il biondo rise.
"Già, giusto..." E rise ancora.

Hermione capì che la stava prendendo in giro. Ah sì? Tutti la prendevano in giro perché le piaceva studiare e fare i compiti era per lei una cosa semplice.
"Ok, non facciamo i compiti oggi."
Si sedette al tavolo e rimise via i libri. Era un po' contrariata. Tutti la prendevano in giro. Era davvero messa così male? Le si bloccò il respiro. Merlino! Non adesso. Il biondo le si sedette di fronte e disse: "Dai non ti arrabbiare. Facciamo i compiti".
Malfoy accondiscendente con lei? Che succedeva? Si innervosì ancora di più.
"Oh, no. Così non ti devo nessun favore. Niente compiti..." Si strofinò le braccia e si guardò intorno. Lui le appoggiò una mano sul braccio sinistro e disse: "Calmati. Non innervosirti".
"Non sono nervosa" mentì. Lui alzò un sopracciglio e la guardò con sospetto.
"Ok, forse un po'" ammise lei.
Per un po' non dissero niente, e non fecero niente. Poi lei gli chiese a bruciapelo: "Hai con te la pozione?"
Lui, colto alla sprovvista disse di no, ma il suo sguardo finì verso la borsa dove c'erano i libri. Hermione rise.
"Che fai, Malfoy, dici le bugie?" E allungò la mano verso la sua borsa. Lui le afferrò il polso e lo strinse.
"No" disse risoluto. Fu il turno di Hermione di alzare le sopracciglia.
"No?"
"No!" Lei spostò la mano, preoccupata.
Quando stava male non aveva avuto problemi a lasciarle la pozione. Perché ora.... Guardò verso la porta. Era il caso di andarsene? Guardò di nuovo il biondo. Ora sembrava che stesse male lui. I suoi occhi erano lucidi e lui iniziò a passarsi le mani fra i capelli, nervosamente. Che stava succedendo? Malfoy si alzò velocemente ma dovette fermarsi per qualcosa che Hermione non capì subito. Poi, riconobbe il dolore. Stava avendo una crisi, esattamente come era successo a lei.

Ritorno a HogwartsWhere stories live. Discover now