il preside mi violenta per la seconda volta

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PRIMA DI INIZIARE VI CONSIGLIO DI STARE ATTENTE HAI DETTAGLI PERCHÉ VI AIUTERANNO A CAPIRE IM FUTURO .VI AUGURO BUONA LETTURA.
Ferma non lo fare si sente una voce e mi volto lentamente , vedo Roxenne che dice:" non puoi fare sul serio , lo sò che soffri ma in tutto possiamo trovare una soluzione differente "
Io rispondo:" da quando ti interessa così tanto di me ? Adesso vattene "
Lei risponde con :"da quando ho scoperto che sei la mia vera famiglia e voglio rimanere vicino a te ."
Sento il cuore pulsare fortissimo , io rispondo lasciami stare , sto per premere il grilletto ma lei mi toglie la pistola dalle mani un secondo prima che il proiettile uscisse e adesso ha colpito un albero facendo cadere un ramo .
Lei mi dice" rinuncerei a tutto solo per conoscere mia sorella , so che non mi sono comportata bene ma tranquilla mi farò perdonare , non pensare che sia una santa anche io ho i miei segreti un po' sbagliati ma che mi permettono di sopravvivere ."
"Di che parli "domando
"Lascia stare" risponde
Respiro , guardo il cielo è ritorno sui mie passi , chiudo gli occhi e con il rumore degli abeti che sembrano voler comunicare con me , il mio cuore risente la voce di mia nonna che dice "ferma puoi farcela , oggi domani e per sempre"
Mi manca .
Riapro gli occhi e rivedo la mia sorellastra , sembra pentita ma non riesco a perdonarla , non ora .
Le chiedo di andarsene , ho bisogno di restare da sola , solo io almeno per ora .
Noto Laika giocare tranquilla dopo il suo riposino , noto la tranquillità di questo posto , che sembra un mondo parallelo rispetto a quello esterno .
Poi però un vento freddo e gelido , gli abeti facevano un rumore strano come se mi stessero avvisando che qualcosa di brutto stava per accadere,
Laika avvertì qualcosa cominciò a ringhiare , non riuscivo a voltarmi la paura gelava le mie vene , cercavo qualcosa con cui proteggermi , cercavo la pistola e me la ritrovai sulla nuca , mi voltai lentamente e lo rividi ....
Era il preside che mi disse con un ghigno che non prometteva nulla di buono " ciao bambina "
Mi mancava l'aria guardai il cielo è mi maledì per aver avuto l'occasione di uccidermi e averla sprecata .
Con quella poca voce quasi in un sussurro domandai "cosa ci fa lei qui"
Rispose "questo" mi spogliò con molta violenza , mi caricò sulle spalle e mi portò nella mia casetta cominciò a frustarmi , poi dopo soddisfò le sue voglie con del sesso , mentre io piangevo e urlavo dal dolore , lui rideva , godeva e gemeva come se nulla fosse , come se questa fosse la sua solita  routine .
Mentre ero in lacrime , prima che lui venisse domandai "perché propio io"
Rispose "perché sei la mia bimba e se non farai ciò che ti dico ti ucciderò "
"Mi lasci in pace la prego " implorai
Lui rispose " sei mia"
Mi torturò con un pene finto , poi passò alla frusta , poi fece il suo secondo giro di sesso mentre io non sentivo più il mio corpo mentre io non sapevo più chi ero , il dolore era lancinante , per cercare di farmi forza chiusi gli occhi e immaginai il mare  perché il mare è immenso è il mare per me rappresenta libertà .
Passò un oretta il preside se ne andò lasciandomi con un dolore immenso , notai Laika che piangeva probabilmente si sentiva in colpa per non avermi protetto, ma come poteva una piccola come te proteggermi da un mostro del genere , con le poche forze che  mi ritrovo la prendo in braccio e me la coccolo , fino a quando si calma , poi mi lavo nel lago e sto lì un paio di ore , ritorno nella casetta è metto questa canzone di Emis Killa che rappresenta in questo momento il mio stato d'animo


Su queste note estraggo il mio diario strappò la pagina precedentemente scritta dato che sono ancora "viva"
E scrivo
Caro diario
Forse sei sorpreso di sentirmi ancora parlare , forse sei stanco di sentirmi lamentare , ma ho bisogno di parlare , di sfogarmi , per la seconda volta il preside mi ha violentato , la prima volta è stato nel suo ufficio scolastico , ora è successo nuovamente tra altro a casa mia , mi ha frustato , violentato e torturato , gemeva , rideva soddisfava le sue voglie mentre il mio corpo soffriva , bruciava , andava in fiamme , fiamme che bruciavano l'anima e la mente .
Prima di andarsene mi ha anche ricattata dicendo di non andare alla polizia altrimenti mi avrebbe ucciso .
Non posso parlare con nessuno , ho paura ha parlare persino con te , forse non dovrei , ma ne ho bisogno, come vorrei che tu fossi reale per consigliarmi, mi serve aiuto , ora !
Cosa posso fare ?
Cosa mi rimane ?
Sono stanca rivoglio la vita di prima quella che mi è stata rubata , strappata via , rivoglio ciò che adesso è solo un ricordo nostalgico .
I ricordi rimangono per sempre propio come questi lividi
(Estrae la lametta e si taglia , una goccia di sangue macchia il diario )
Questo è un mio ricordo profuma di me e dei miei problemi dammi la forza di andare avanti per sempre tua
Scarlett .
Mi stendo sul prato chiudo gli occhi per qualche secondo e quando li riapro  mi trovo .................
LO SCOPRIRETE NEL PROSSIMO CAPITOLO INTANTO SE QUESTO CAPITOLO VI È PIACIUTO ACCENDETE LA STELLINA È COMMENTATE E CONDIVIDETE E SEGUITEMI
BACI MIRIAM.

Il diario di un' autolesionistaWhere stories live. Discover now