Capitolo 22

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Apro lentamente gli occhi e mi guardo attorno. Sono nel letto e nella stanza c'è solo Klaus seduto sulla poltrona accanto al letto che dorme. Mi sento molto disorientata, non capisco cosa stia succedendo. Come è possibile che Ethan e Carter siano ancora vivi? Poi la voce che ho sentito ieri prima di svenire era decisamente quella di mia madre. Tutto ciò mi spaventa, è come se io fossi in una bolla e attorno a me ci siano soltanto le persone che io credevo morte. Ci manca solo Edgar e poi posso morire in pace. Tutto ciò a cui credevo sta per essere distrutto. Se la mia famiglia è ancora viva tutto il mio dolore è stato falso, quasi inutile.

"Amanda" mi chiama Klaus alzandosi velocemente dalla poltrona. Viene al mio fianco e mi stringe a sé "Stai bene?" continua. Io lo guardo e rispondo in modo confuso "Certo, ormai svengo ogni giorno quindi non vedo cosa ci sia da preoccuparsi". Lui mi guarda attentamente e sospira "Prima di svenire hai detto una cosa. I miei fratelli sono molto preoccupati adesso, ed è strano dato che lo sono più di me". Io corrugo la fronte e lo invito a continuare. "Aspettaci, noi arriveremo e li uccideremo tutti. Otterremo finalmente la nostra vendetta" dice teatralmente. "Stai bene?" gli chiedo ridendo. "E' ciò che hai detto stupida" sbuffa. Io spalanco gli occhi e rifletto. "Sono le parole che mi ha detto una voce, quella di mia madre" sussurro. "Amanda, non pensi che loro possano essere ancora vivi?" "Klaus, ho passato millenni a piangere per la loro morte. Se fossero vivi di sicuro mi avrebbero trovata molto tempo fa" dico con un sorriso ironico. 

"Freya tutto ciò è inutile" sbuffo dopo il millesimo incantesimo di localizzazione finito male. "Vorrà dire qualcosa. Se il sangue si ferma proprio accanto a te ci deve essere un motivo" dice lei girando attorno alla stanza senza fermarsi. "Non lo so Freya, forse li ho legati così forte alla mia mente e al mio cuore che ora fanno parte di me" dico ridendo. Lei mi guarda male. "Scusa, prendo questa cosa sul ridere altrimenti ora avrei finito tutte le mie lacrime" dico sedendomi. Lei viene al mio fianco e mi stringe la mano. "Stai tranquilla, li troveremo". Con questa frase è come se il mio cervello si illuminasse. "E se provassimo ad andare a Nashville, nel luogo dove li ho lasciati?" sussurro. Sarà molto doloroso, non sono andata in quel bosco dalla loro presunta morte, ma credo che forse ricordare quei brutti momenti mi possa essere d'aiuto. "Amanda, ne sei sicura? I miei fratelli erano tornati a Mystic Falls, nel luogo dove siamo nati. Ciò ha portato alla loro mente solo dolore" dice lei molto tristemente. "Mi rendo conto Freya che sarà difficile, ma io devo capire cosa sta succedendo. Se ciò che vedo e sento è realtà".

"No Amanda, non te lo permetto" dice Klaus appena sente da Freya ciò che voglio fare. "Klaus, ormai ho deciso, voglio tentare" dico. "Amanda, sono passati millenni ma noi più di tutti sappiamo quanto farà male" dice Elijah venendo al mio fianco e mettendo una mano sulla mia spalla. "Esatto, noi lo sappiamo. Ed è per questo che verremo con te e ti aiuteremo a superare pure questo" dice Kol venendo al mio fianco e imitando suo fratello Elijah. "Perché tu ormai sei una di noi, sei una di famiglia" dice Rebekah sorridendo. Tutti spostiamo lo sguardo su Klaus. Lui sospira, poi si avvicina a me, mi guarda attentamente e sospira di nuovo. "Va bene, andiamo" dice. Io sorrido, felice di aver conosciuto una famiglia così comprensiva e gentile con me. 

 

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La luce nell'oscurità ~The OriginalsWhere stories live. Discover now