Un bombolone, una partita e una dormita

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«Mi spieghi chi era quello lì?» domandó per l'ennesima volta Ros incrociando le braccia al petto.

«Basta Ros non ti devo nessuna spiegazione» borbottai guardandomi le unghie.

Ero entrata a casa di proposito di sera tardi per non sentire le sue inutili domande a cui sinceramente non sarei riuscita a rispondere visto che Logan non era il mio ragazzo.

«Lels dimmi subito chi era» mi ordinó Ros.

Mi ero veramente scocciata del suo comportamento,
okay eravamo 'amiche' e coinquiline ma non avevamo tutto questo rapporto stretto,
non dovevo raccontarle niente di me, quindi perché pretendeva di sapere tutto?
Anzi mi dava ordini come se fossi un burattino.

«Senti io me ne vedo» borbottai prendendo velocemente la giacca appesa vicina alla porta uscendo sbattendola.

Che palle.

Non avevo due anni cavolo,
non poteva pretendere di sapere le mie cose se lei è la prima a non raccontarmi mai nulla,
e poi non ero di certo una tipa che si apriva a tutti, avevo bisogno di tempo,
anche per le cazzate, non posso raccontarle come se niente fosse.

Percorsi le stradine del centro finché il mio sguardo non si posò su un piccolo negozietto all'angolo di una via nascosto dai negozi più grandi,
era un negozio di dolci,
prima che ci feci caso le mie gambe si erano mosse da sole avvicinandosi al negozio ed entrandoci.

Mi guardai intorno,
era veramente carino come posto,
piccolo ma accogliente.

Guardai le vetrine e appena vidi i bomboloni alla crema i miei occhi si illuminarono.

«Tre di questi!!» ordinai saltellando al cassiere che mi guardava come se fossi impazzita.

Mi sedetti da sola in un angolino e mi gustai quei gustosi bomboloni.

Alzai lo sguardo per ordinarne un altro e subito  il mio sguardo catturò quello di un ragazzo,
l'avevo già visto da qualche parte ma non mi ricordavo dove...
Ah cavolo ecco dove,
era l'amico di Kyle!
Oh mio dio, dove mi nascondevo ora?
Mi guardai intorno in cerca di una via di fuga senza successo.
Presi il menu e mi nascosi dietro ad esso ma anche qui falii.

Sentii dei passi svelti avvicinarsi sempre di più,
mentre io alzavo sempre di più il menu per nascondermi meglio.

«Ciao Lels» disse lui sedendosi davanti a me come se fossimo amici di vecchia data.

«Ciao» risposi abbassando il menu sconfitta .

Lui alzó la mano per chiamare il cameriere che appena lo vide si avvicinò come se fosse flash,
mentre con me prima faceva finta di non vedermi,
lo fulminai con lo sguardo e sbuffai.

«Vuoi qualcosa?» domandó cortesemente lui.

Annui.

«Voglio un bombolone alla crema» mormorai grattandomi la guancia.

Forse stavo esagerando e avrei messo su qualche chilo ma chissene fregava non si poteva dire di no ai bomboloni .

«Bene un bombolone alla crema e una cheescake» ordinó al cameriere che dopo un secondo si volatizzo nel nulla.

Ci guardammo per qualche minuto, sospirai.

«Senti scusami per ieri» mi scusai.
Okay ero stata una grand maleducata almeno dovevo scusarmi.

Stupid famous best friend Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora