BEGINNING

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Mason Pines, conosciuto da tutti come Dipper, non era mai stato un bambino particolarmente portato per le amicizie, a differenza della sua gemella Mabel.
Le bastava rimanere in qualsiasi luogo per meno di due minuti per riuscire a conquistare qualsiasi essere vivente presente nell'area,con la sua parlantina e la sua personalità solare come principali baluardi di battaglia.

Per lui invece, la situazione risultava essere tragicamente inversa a quella della sorella.

Chiunque sembrava odiarlo, trovando sempre pretesti per ridicolizzarlo ed emarginarlo, senza che lui sapesse di preciso il perché.
Forse era davvero una maledizione, la sua, e lui sarebbe stato destinato a passare il resto della sua vita con una reputazione sociale penosa.

La sua prima reazione nel ricevere le lettere d'ammissione ad Hogwarts, gentilmente portate da un gufo che quasi non gli aveva cavato un occhio, era stata quella che poteva definirsi pura gioia.
I suoi genitori avevano così avuto l'onore di assistere al raro evento di un Dipper folle di felicità che saltellava per il salotto di casa abbracciato a sua sorella Mabel, entusiasta quanto lui.

Poco importava che avesse la guancia dilaniata dagli artigli del volatile.
Ed era così giunto fin lì, quel primo settembre del 2018, dinnanzi ad una locomotiva scarlatta che torreggiava sulla stazione pullulante di persone, tra genitori e studenti carichi di bagagli il cui caotico brusio si mescolava a quello dei vari animali rinchiusi nelle loro gabbie.

Mabel aveva attraversato il muro del binario nove e tre quarti subito dopo di lui.
"Evviva, ci siamo Dipper, ci siamo!" L'energica bambina esternò senza alcuna traccia di imbarazzo il proprio entusiasmo, circondando con un braccio le spalle del fratello.
"Andremo a studiare alla scuola più fantasterifica dell'universo, e ci andremo INSIEME" punzecchiò ripetutamente la guancia non ferita del fratello con l'indice, mordendosi il labbro inferiore
"eppure tu continuavi a dire che non saresti stato ammesso, scemotto".

Dipper rise, scostanto scherzosamente Mabel con una lieve spallata.
I loro genitori erano entrambi maghi, madre purosangue e padre mezzosangue.

Era proprio quell'ultimo ramo della famiglia a preoccuparlo.

I maghinò non erano molto comuni e le probabilità che lui potesse esserlo erano estremamente basse.

Ma Dipper era sempre stato un bambino paranoico, tratto che aveva dato modo di mostrarsi sin dalla prima infanzia, come quando aveva cosparso la sua cameretta d'aglio con la convinzione che i vampiri sarebbero arrivati di notte a mordergli il collo.

Il non aver manifestato uno straccio di potere magico nella sua intera esistenza aveva contribuito a rafforzare quella sua paura, rivelatasi fortunatamente infondata.

Scoprirsi un magonò sarebbe stato lo spietato colpo di grazia inferto alla sua già fragile autostima.

"Chissà se riuscirò a farmi degli amici ad Hogwarts" pensò Dipper, mentre un barlume di preoccupazione prendeva forma nei suoi occhi color cioccolato.

"Ma certo, fratellino. E poi, finché restiamo insieme non abbiamo nulla da temere!" annunciò Mabel con vigore, donando a Dipper l'autoconsapevolezza di aver appena riflettuto ad alta voce senza accorgersene...Di nuovo.

Dopo aver abbracciato e salutato un ultima volta i propri genitori i due salirono sul treno, bagagli sottoposti a numerosi incantesimi di espansione alla mano.

Con un sonoro fischio la locomotiva cominciò a muoversi.

Il treno era da poco partito, e i due vagavano ancora nei corridoi tra gli scomparti senza aver trovato un posto.

Troppo preso dai propri pensieri, uniti al disagio che andava man mano aumentando, urtò accidentalmente il fianco del ragazzino che si stava dirigendo nella direzione opposta con il proprio baule.

SNAKESKINWhere stories live. Discover now