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"Erza, in this world
Freedom is merely an illusion" 》

-Fairy Tail

«Taeee, svegliati! E' ora di andare»

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«Taeee, svegliati! E' ora di andare»

Mi alzo dal letto faticosamente, mentre uno spiraglio di luce mi acceca la vista. Mi vesto con la divisa della scuola e corro nel piano di sotto, dove mia madre mi ha già preparato una colazione abbondante.

«Ricordati di mangiare la verdura. Fa bene-»

"Alla mia pelle, si lo so mamma. Me lo dici da 17 anni ormai» la interrompo, sbuffando.

Mia madre mi sorride. Cosa posso farci infondo? Abito su un pianeta dove la luce del sole è la nostra fonte di energia, ma dobbiamo anche proteggere la nostra pelle per i raggi che, continuamente, ricadono sulla nostra pelle.

Non sarebbe male avere un po' di pace da tutta questa luce 

Così dopo aver mangiato la colazione, lavato i denti e messo una crema di protezione per la mia pelle, prendo la cartella ed esco di casa correndo, poiché sono in ritardo. Come sempre.

Ad aspettarmi davanti scuola c'è Hoseok, il mio migliore amico.

«Hobiii! Scusami per il ritardo» esclamo con il respiro affannato e mi piego per la fatica. Perché devo ogni mattina svegliarmi in ritardo?

«Ciao Taee, come stai? Che bella giornata che c'è oggi»

Come sempre...

«Si bellissima, senti per caso... Hai trovato quello che ti ho chiesto?» gli chiedo cambiando subito argomento, avvicinandomi a lui per non farmi sentire.

«Si e ho rischiato grosso Tae. Prendi, ho trovato questi in libreria. E mi devi 10 euro, ho dovuto corrompere la bibliotecaria per averli»

«10 Euro?? Che tirchia. Prendi»

Gli do i soldi e lui mi da i libri, che infilo subito nello zaino  senza farmi vedere da nessuno.

«Oggi pomeriggio andiamo da qualche parte?» mi chiede Hoseok, sorridente. Hoseok è sempre sorridente, così tanto sorridente che se non abitassi sul Pianeta Solare, mi urterebbe il suo carattere allegro.

«Non posso Hobi, ho...Un impegno»

Non sono molto bravo a dire le bugie, quindi riesco sempre a cavarmela con la parola "impegno" in modo che nessuno possa controbattere.

«Capisco... Beh dai, entriamo» mi dice, sorridendomi ancora. 

Vorrei essere come lui e sorridere sempre, ma in realtà credo di non avere quella caratteristica e di non essere un abitante Solare normale. Ho sempre pensato di non appartenere al giusto pianeta, per questo mi ero interessato dell'unico pianeta al quale a noi Solari, era vietato anche solo immaginarselo.

Le lezioni passano lentamente e con questo sole, sembrano non finire più.

Questo caldo mi sta uccidendo...

Quando dissi ai miei genitori che spesso mi capitava di non sopportare il caldo e di voler avere per una volta un po' di fresco, compresa una bevanda fredda, loro mi guardarono severamente e mi dissero che danneggiava alla salute di un Solare avere contatti con cose fredde. Mi dissero che se avessi mai avuto altri pensieri del genere, di non parlarne con nessuno.

Ora che sono cresciuto e ho studiato molte cose, quindi capisco il perché di quelle parole: per noi è vietato avere contatti con oggetti freddi o anche solo pensare di volerlo, perché fanno riferimento al Pianeta Lunare, quel pianeta su cui ho tanto fantasticato insieme a Hoseok, l'unico che nonostante il suo carattere, mi ascolta volentieri quando parlo dei miei sogni proibiti. Per questo gli avevo chiesto di fornirmi più materiale possibile riguardo a quel luogo.


Finita scuola, corro velocemente verso casa, impaziente di avere informazioni sul Pianeta Lunare.

«Ciao mamma, ciao papà, sono a casa»

«Ciao figli-»

«Vado in camera a studiare ciaociao» dico bruscamente, per poi liquidarli sotto lo sguardo stupito dei miei genitori, ma contenti che fossi così sereno.

Quindi mi rinchiudo in camera e tiro fuori dalla cartella i libri. Do un'occhiata e vedo la forma di una luna e la tocco con la mano, accarezzandola. Adoro la forma che ha. Il sole è sempre raffigurato come un cerchio perfetto, quasi a dimostrarne la perfezione e l'arroganza. La luna, la maggior parte delle volte, è raffigurata solo con uno spicchio, come se di fronte al sole, si sminuisse.

Leggo informazioni scientifiche sulla luna: ha dimensioni più piccole rispetto al sole e per questo, il Pianeta Lunare è più piccolo rispetto al nostro. Leggo che loro a confronto nostro, vivono nel buio e nel freddo. Continuo a leggere quelle informazioni, senza ottenere risultati più speicifici però, sulla popolazione Lunare. Chiudo i libri deluso e decido di riportarli in libreria, mettendogli in un sacchetto di carta per non farli vedere a nessuno.

«E' lei che ha parlato con Hoseok?» chiedo alla signora della scrivania, una volta giunto al luogo.

«S-Si. Mi dica»

«Questi sono quei  libri che ha preso in prestito» dico indicendo le parole, aprendo di poco il sacchetto per farle capire il contenuto.

La signora si guarda intorno velocemente spaventata e poi prendere il sacchetto e nasconderlo sotto la scrivania.

«Mi chiedevo...In quale sezione posso ottenere altri libri di questo genere?»

Le sgancio una banconota da 10 euro e lei la guarda, per poi guardare me.

«Qui non troverà altre informazioni. Ma può andare a questo indirizzo»

Mi scrive su un pezzo di carta il nome di una via e io mi appresto ad andarci subito, cercando con il telefono la via. Ho fretta, poiché fra poco farà buio e dovrò rientrare a casa.

In un quarto d'ora mi ritrovo in un viale stretto, con delle scale che vanno verso il basso.

Scendo quelle scale, come il telefono mi dice di fare, e vengo investito improvvisamente da una folata di vento fredda che mi fa stare alle guance, ma la curiosità mi spinge più in là e mi ritrovo in una via senza luce, illuminata solo da lampioni e immersa da negozi piccoli.

When the moon falls in love with the sun | VMINDonde viven las historias. Descúbrelo ahora