Capitolo 17 (Revisionato)

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"Stai bene?"

"Adesso si". Per una volta nella mia vita sento di essere esattamente dove devo essere. Sembra che il mio posto dovesse essere al suo fianco, in fondo mi sono sempre sentita incompleta prima di incontrarlo anche se non me ne rendevo conto. Questo ragazzo mi ha cambiato completamente la vita me l'ha stravolta a tal punto da convincermi che lasciarmi andare fosse la cosa più giusta per me, i miei sentimenti traboccano da dentro quello scrigno che avevo accuratamente sepolto nella parte più profonda della mia anima. Forse dopo tanto mi sento pronta ad amare, il mio flusso di coscienza viene interrotto, perchè sento il telefono vibrare nei pantaloni, lo estraggo e rispondo senza guardare neanche chi sia.

"Pronto?"

"Serena ma dove sei? Siamo tornati a casa e non ti abbiamo trovata". Mi tiro su e cerco di ricompormi, mi sposto una ciocca di capelli di lato e mentre essi ricadono lungo il mio corpo incateno il mio sguardo al suo. "Papà sono uscita con i miei amici, avevo bisogno di staccare un po' la spina".

"Va bene tesoro ma non fare tardi".

"Ok papà ci vediamo dopo". Riaggancio e torno ad accoccolarmi tra le sue braccia.

"Non credo sia il caso che tu torni a casa con i capelli bagnati".

"Infatti non ho intenzione di rientrare fin quando non si saranno asciutti". Rido di sottecchi, mi sento proprio più leggera in questo momento.

"Allora credo che resteremo qui ancora per un bel pezzo". Stringe ancora di più il suo abbraccio e io mi ritrovo ad aderire perfettamente al suo corpo, faccio un respiro profondo e mi inebrio con il suo profumo. Restiamo per un po' in silenzio e mi concentro ad ascoltare il battito del suo cuore, sembra impossibile come un organo possa farci provare tutte le emozioni più profonde e sconvolgenti che spesso vanno in contrasto con la razionalità. In questo momento sono così felice che la mia razionalità per una volta abbia lasciato spazio ai sentimenti come non faceva da tanto tempo.

"A cosa stai pensando?". Chiede mentre mi accarezza sul braccio, provocando dei brividi durante il suo passaggio, involontariamente tremo e lui sorride per la mia sensibilità al suo contatto. Credo stia prendendo coscienza dell'effetto che ha su di me. "A niente ascolto il battito del tuo cuore, mi piace". Lo sento fare un respiro profondo, qualcosa mi dice che sta per rompere la magia di questo momento.

"Posso chiederti una cosa?". Ecco appunto, alzo gli occhi al cielo anche se so che non può vedermi e rispondo. "Certo".

"Devi proprio parlare con Simone? Sai non sono proprio entusiasta se penso a voi due soli, ho visto come ti guarda e nonostante quello che è successo sono sicuro che lui provi qualcosa per te". Il mio stomaco si contorce, mi tiro su per guardarlo negli occhi e lui non mi trattiene. "Sai lui ha provato molte volte a cercare di parlarmi dopo quella sera, ma io non lo volli mai ascoltare. Spesso Amanda prendeva le mie difese a scuola e cercava di non lasciarmi mai sola, sapeva quanto stessi soffrendo quindi quando lui mi aspettava per cercare di parlarmi, lei si frapponeva sempre tra noi e mi consentiva di allontanarmi senza neanche incrociare il suo sguardo. Le cose non migliorarono dopo, anzi continuarono a peggiorare, lui divenne molto popolare e entrò a far parte della cerchia che veniva venerata a scuola, non lo riconoscevo più. Il ragazzo per cui avevo una cotta era sempre stato gentile, non se la prendeva mai con i più deboli, cosa che non accadeva più non mi spiegavo come potesse essere diventato il carnefice, quando lui per primo era stato la vittima. Avevamo un bel rapporto io mi fidavo di lui ma dopo quella sera a causa sua spesso mi ritrovai a essere al centro dell'attenzione per via di quella maledetta lettera, fin quando finita la scuola non decisi di andare via. Questo paese era diventato una vera e propria gabbia per me, mi sentivo oppressa non avevo voglia di fare niente, avevo persino smesso di ridere. Ovviamente non furono solo quelle le motivazioni che mi portarono a prendere quella decisione, ma da allora io non l'ho più rivisto e da quando sono tornata ha provato in mille modi ad avvicinarsi a me, ma l'astio che provavo nei suoi confronti era ancora troppo forte".

PRIMA O POI BISOGNA TORNAREWhere stories live. Discover now