Capitolo 23 (Revisionato)

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Lo allontano immediatamente, esterrefatta dal suo gesto, con la coda dell'occhio noto una figura sull'uscio della porta... Tommaso e dietro di lui c'è Isabella che si gusta la scena divertita, il suo sguardo è vitreo privo di emozioni, si porta una mano tra i capelli e in un'istante lo vedo voltarsi e andare via. Strattono Simone, dopo quello che ho sentito non ne vale la pena continuare questa pagliacciata, aver visto Tommaso così, mi ha resa consapevole che ho commesso, al diavolo tutto ma come mi è venuto in mente, distruggere la mia storia per avere delle risposte di cui non mi interessa nulla. Corro disperatamente per raggiungerlo, urlo il suo nome e una volta attraversata la porta lo vedo li di fronte a me con le spalle curve. Provo ad avvicinarmi, allungo leggermente il braccio per provare ad eliminare la distanza che c'è tra di noi. Il cuore mi batte nelle orecchie, la tensione è tanta e la paura di quello che possa dirmi ancora di più. Prima che io possa toccarlo si volta di scatto e vedo i suoi occhi accusatori inchiodarsi ai miei.

"Mi avevi chiesto di fidarmi per cosa? Per vedere questo? È per vendicarti? S, parlami perché sto lottando contro me stesso in questo momento, vorrei uscire fuori e spaccare la faccia a Simone, ma ti ho fatto una promessa e per quanto mi senta un idiota in questo momento, vorrei veramente delle spiegazioni da te". Ogni parola mi colpisce in pieno volto come uno schiaffo, immaginavo la potesse prendere male, ma non immaginavo tutto questo. Mi sento in colpa l'ho ferito e ora non so come rimediare. Ma arrivati a questo punto è inutile tenergli nascosta la verità. "Hai ragione ti ho chiesto di fidarti di me perché avevo un piano e prima che tu mi interrompa prevedeva anche il bacio, ma non per ferirti o per vendicarmi di te. Volevo che Simone si fidasse di me, volevo sapere cosa aveva in mente Isabella e sapevo anche che avrebbe fatto la sua mossa se avesse visto Simone raggiungermi. Ma quando il piano è andato come avevo previsto, non avevo considerato come mi sarei sentita a vederti assistere a questa scena". Accorcio la distanza tra me e lui, lo vedo serrare la mascella a ogni mia parola. Comprendo esattamente il suo stato d'animo, perché io stessa non so come avrei reagito se al posto mio ci fosse stato lui. Lo vedo allontanarsi per riflettere, ma questo suo gesto mi spezza, non pensavo accadesse tutto questo, non avevo considerato le nostre emozioni. Ma a cosa stavo pensando?

"Dammi un attimo". Si allontana da me e lo lascio fare, porta le mani tra i capelli, capisco la sua frustrazione e spero di non aver rovinato tutto. L'ansia cresce dentro di me, il silenzio si fa pesante vorrei parlargli, ma non so cosa dire.

"Ok cosa prevede il tuo piano ora?" Finalmente si decide a parlare e mi sento quasi sollevata. Senza pensarci troppo gli racconto tutto. Questa volta è lui ad accorciare le distanze, ma non per stringermi a lui come speravo, sento che qualcosa è cambiato, ma preferisco non pensarci ora. Senza aggiungere altro, rientra in sala a grandi passi lo vedo allontanarsi da me e più si allontana più sento una voragine aprirsi nel petto. Il mio cuore è andato in frantumi e questa volta la colpa è solo mia. Amanda guarda verso di me e mi raggiunge. Giacomo segue Tommaso verso l'uscita e io scoppio in un pianto disperato. Amanda mi accompagna in bagno chiedendomi cosa fosse successo, le racconto tutto e tra un singhiozzo e l'altro, le spiego che Tommaso mi ha lasciata.

Amanda è scossa, neanche lei immaginava potesse accadere tutto questo. Prova a calmarmi stringendomi a se e asciugandomi le lacrime. "Scusami e tu non gli hai detto del piano?". Mi chiede come se le mancasse qualcosa, molto probabilmente non mi sono spiegata bene, sono sconvolta e non so neanche io cosa sto dicendo. "Si ho provato a dirglielo, ma non pensavo reagisse così, se ne è andato Amanda ora cosa posso fare? Questa volta l'ho perso".

"Povera stupida!" Sento la voce di Isabella da dietro una delle porte del bagno delle signore, spalanca la porta della toilette e si appoggia allo stipite. "Davvero credevi di potermi fregare? Avevo già considerato che potessi fare in modo di rovinare tutto, cosi ho aspettato che facessi la tua mossa e devo dire che hai superato le mie aspettative e semplificato il mio lavoro. Addirittura sei stata tu ad allontanare Tommaso bravissima. Le tue doti nel perdere le persone che ami non sono cambiate affatto". Ride, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, vittoriosa.

PRIMA O POI BISOGNA TORNAREWhere stories live. Discover now