Capitolo 8

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Il ragazzo che vedevo dalle foto era Biondo diamine!
Era il ragazzo misterioso che ho sognato quella notte.

Non potevo crederci, sembrava tutto troppo ovvio, ma era la pura realtà, mi ricordavo il suo volto e i suoi capelli.

Come dimenticarli, non ho mai visto dei capelli più biondi di quelli.

Ero ancora sconvolta. Anzi no, non proprio sconvolta, più che altro ero sorpresa. Non mi era mai capitata una coincidenza del genere.

Quindi volli annotare quel caso quasi surreale, sul mio diario.
Non scrivo spesso sul mio diario, anzi a dire il vero quasi mai, infatti ho scritto solo poche pagine.

Principalmente scrivo le cose più belle della mia vita, quelle che l'hanno segnata, ma anche alcune sciocchezze, come questa.

Quando finii di scrivere, mi ricordai di avere ancora dei compiti da fare per il giorno dopo, e da preparare la tesina per l'esame, dato che non mancava molto, anzi quasi nulla, circa due o tre settimane.

Studiai molto, e dovevo ancora rifinire alcune cose, ma decisi di rimandare il tutto a domani perché ero davvero stanca e avevo parecchio mal di testa.

Finalmente arrivò ora di cena, così scesi e mi sedetti a tavola con la mia famiglia. Parlammo del più e del meno, di come era passata la giornata di lavoro di mio padre e di come erano andati gli allenamenti di calcio di mio fratello.

Ad un tratto mi venne in mente del sogno fatto la notte scorsa.

Dovrei dirglielo che ho intenzione di andare ad Amici? Come la prenderanno?

Beh, tentar non nuoce.

<Ehm, dovrei chiedervi una cosa...>, dissi, con la voce un po' tremolante e preoccupata.
Cominciarono tutti a guardami con sguardi incuriositi, sentivo i loro occhi addosso e la cosa mi metteva sotto pressione.

<Io avrei pensato che terminata la scuola, potrei presentarmi nella scuola di Amici, in Italia, per fare un provino di canto>, dissi tutto d'un fiato con lo sguardo fisso sul piatto, e con voce ferma.

I miei genitori si guardarono con aria curiosa, per poi dirmi:
<Beh, non sarebbe una brutta idea, tutti sappiamo che hai una voce melodiosa, bellissima e sai cantare come una professionista. Al momento prendilo come un "forse", perché dobbiamo anche pensare al tuo futuro, se te vuoi veramente fare la cantante o se frequentare un'università>, rispose mio padre, seguito dal consenso di mia madre.

L'unica cosa che riuscii a fare in quel momento era sorridere.

Brava Emma, ti hanno praticamente detto di sì, e te sorridi soltanto. Che tonta...

Mi stavo immaginando il mio futuro, Amici, i concerti, gli album, le canzoni, i fan...

Mi risvegliai dal mio viaggio mentale e tornai alla realtà.

Continuai la mia cena e quando finii sparecchiai e mi recai in camera.

La prima cosa che feci fu quella di mandare un messaggio a Serena per raccontarle ciò che era successo con i miei:
<Ho chiesto ai miei se potevo partecipare ai provini di Amici, e mi hanno detto di sì. O meglio mi hanno detto forse, ma per me è un sì. Sono felicissima!>
-Me, 21.45 p.m.
<No vabbè che figata! Te l'avevo detto io che prima o poi ci saresti andata, sono fiera di te!>
-Serena, 21.47 p.m.

Sorrisi quando lessi "sono fiera di te!", erano poche parole, ma mi davano una fiducia in me stessa enorme.

Poi spensi il telefono e mi sdraiai nel letto, sperando di addormentarmi presto e di continuare il sogno della notte passata, anche se non ci speravo troppo.                                                                                                                                        

I sogni non mentono maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora