Capitolo 32

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Entro nella stanzetta e vedo un tavolo rotondo, dove sono seduti tutti i miei amici che ho incontrato ai casting.

Mi appoggio al cornicione della porta e mi sporgo un po', per vedere meglio chi c'è.
Luca, Einar, Irama, Valentina, Lauren, Orion, Vittorio, Sephora, Zic...

Ma non vedo Biondo, infatti c'è un posto vuoto.
Magari era impegnato con i suoi amici e non è potuto venire.

Mentre stavo spiando i miei compagni e mentre mi stavo facendo mille domande su Biondo, sento qualcuno arrivare da dietro le mie spalle.

<Buu>, mi dice una voce a me familiare.

Era Biondo.

<Cristo Santo, avevo anche sentito i tuoi passi ma mi hai fatto spavento lo stesso>, gli risposi girandomi di scatto e mettendomi una mano sul cuore per calmarmi dallo spavento.

<Scusami Emmi, non volevo>, e cominciò a sghignazzare, e io feci lo stesso ripensando alla scena.

<Beh, che ci fate tutti qui? Come sta andando il programma?>, gli domandai appoggiandomi al muro, un po' distante da lui, dato che mi era praticamente addosso.

<Abbiamo deciso di venire a cena fuori perché è il compleanno di Zic, e allora abbiamo deciso di festeggiare. Il programma tutto bene, però si sente che manca la tua ironia e il tuo volto sempre solare>, mi disse avvicinandosi sempre di più, appoggiandosi con una mano al muro.

Pov's Biondo

Vedo una ragazza che conoscevo benissimo, appoggiata al cornicione della porta, così decido di farle uno scherzo.

Era Emma.

Mi avvicino a lei di soppiatto, ma mi accorgo che mi ha sentito. Non demordo e procedo con il piano.

<Buu>, le dico, vicino all'orecchio.

Lei si volta di scatto, presa dallo spavento.

"Ho fatto centro", mi dico tra me e me.
Un po' mi fa pena ahaha, ha la faccia traumatizzata.

Andiamo avanti a parlare per un paio di minuti del più e del meno.

<Beh, si sente la tua mancanza>, le dico ad un tratto. Mi è venuto fuori così, era involontario, non ci ho nemmeno pensato. La frase mi era uscita senza che la potessi controllare.

Ma che stai dicendo? Ripigliati.

Non posso farlo, la mia mente mi dice di fermarmi, ma il mio cuore fa il cazzo che gli pare.

Così quando la vedo appoggiata al muro, mi avvicino sempre di più a lei. In questo preciso istante vorrei baciarla, così, d'impulso.
I suoi occhi e il suo volto mi fanno questo effetto.

Per fortuna mi salva Lauren che si affianca a noi e si schiarisce molto bene la voce, così da distoglierci dalle nostre intenzioni.

Pov's Emma

Oddio, ma che vuole fare? Mi sta per baciare?

Che imbarazzo.
Vorrei spostarmi ma i suoi occhi magnetici me lo impediscono, mi tengono incollata a lui.

Nemmeno l'avessi chiesto, arriva Lauren a salvarmi.

<Ehm, ehm...>, si schiarisce la voce, incrociando le braccia e guardandoci come per dire "e qui, che succede?".

<Lauren tesoro!>, sgattaiolai sotto il braccio di Biondo e andai ad abbracciarla.

<Io e te dobbiamo parlare>, mi sussurra nell'orecchio mentre mi stringe sempre più forte.

Entro dentro la sala e saluto tutti i presenti calorosamente.

Alcuni si alzano e mi vengono ad abbracciare o a chiacchierare con me, altri invece stanno seduti, come ad esempio Carmen.

Beh, me l'aspettavo.

Salutò Valentina, Irama e Einar.
Poi mi avvicino a Zic e gli faccio gli auguri.

<Ma alla fine, ti hanno più chiamata per la sfida?>, mi domanda Valentina e attira l'attenzione di tutti.

<Eh no, mi sa che ormai è tardi>, le rispondo guardando a terra. Dentro di me stavo tentando di non ridere, mi dispiaceva non digli nulla ma volevo fargli una sorpresa.

Mentre ero lì che stavo parlando con loro, sento mia zia che mi chiama dicendomi che hanno portato le ordinazioni.

Li saluto e mi avvio al tavolo.

Io e mia zia terminiamo la cena prima di loro, e decido di andarmene senza andare di nuovo nella stanza, non volevo essere troppo assillante.

Salgo in macchina e con mia zia mi dirigo verso camera.
Mi tolgo le scarpe e poggio la sulla scrivania.

Tiro fuori il cellulare e mi arriva una notifica.

I sogni non mentono maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora