CAPITOLO 27 - Lezioni di scherma

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La luce del mattino ricordò a Michael che era ora di fare il suo dovere. Richiamò attorno a sé tutti gli arcangeli. Dovevano prepararsi ad affrontare il peggio.

Sam scese in salotto e li trovò tutti lì.

In disparte, Amon, Caim e Dagon origliavano.

"Tra pochi giorni, compagni, ci batteremo per salvaguardare l'ordine del Mondo. Non possiamo fallire. Daremo il meglio di noi stessi, per una giusta causa. Lucifero e i suoi tre servitori sono nostri amici, perché sono dalla nostra parte. Dunque, dimentichiamo di essere angeli e demoni: saremo una squadra. Insegnerete loro a combattere, condividerete con loro le vostre armi e il vostro coraggio. Insieme, sconfiggeremo Alastor".

- Ben detto, Michael.

Samael concordava soddisfatto.

- Grazie, Lucifero. Ora, con il tuo permesso, vorrei insegnare ai tuoi servitori a combattere con la spada. Dato che non riescono più ad usare i loro poteri, hanno bisogno di saper maneggiare un'arma.

- Permesso accordato. Dove pensi di farli allenare?

- Al Forest Park.

- Ma è pieno di gente!

- Ho creato una barriera che impedisce agli umani di vederci o sentirci. Noi saremo lì, ma sarà come se non ci fossimo. Nessuno potrà percepire la nostra presenza.

- Perfetto.

Intanto, all'Inferno...

- Abigor! Come mai non vedo i tuoi soldati allenarsi?!

- Mio Signore...si sono presi una piccola pausa...

- Non accetto queste debolezze dai miei guerrieri! Voglio vederli all'opera, ora!

- Sì, Signore...

- Dovranno essere prontissimi... Sono sicuro che Lucifero ha qualcosa in mente...

Lilith sentì dei rumori provenire dal corridoio. Qualcuno aprì una porta. Quella accanto alla sua stanza. Ma chi c'era lì?

Appoggiò un orecchio al muro per cercare di sentire qualcosa.

- Devono mangiare...

- Ma come? Non reagiscono agli stimoli...è come se fossero vegetali...

- Alastor non sarà contento, se moriranno...

- Allora ci pensasse lui... Io sono stufo di servirlo!

Sentì dei passi allontanarsi.

La porta non si chiuse.

Poi arrivò qualcun' altro.

- Che succede qui?!

Era la voce di Alastor.

- Signore...i prigionieri non mangiano... Sono come vegetali...privi di sensi...

- Non importa se non mangiano. Mi servono solo i loro corpi, che siano vivi o morti. Chiaro?! Chi ti ha dato l'ordine di venire qui?!

- Ma, Signore...io...pensavo che...

- Pensavi cosa?! Non pensare! Devi fare solo quello che ti ordino io!

Lilith continuava ad origliare, sempre più curiosa e spaventata.

- E adesso devo occuparmi della bambolina... Chiudi a chiave quando esci...

La giovane rabbrividì. Alastor stava andando da lei.

La sposa del DiavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora