Gentilezza

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Avevo appena finito di fare ginnastica in camera mia.

"aaahhh ... finita. Dio se mi sento bene!".

Mi vestì , pronta per uscire a fare una passeggiata, quando iniziò a farmi male la testa. Sbarraì gli occhi. No. Nonononononononono non di nuovo!

"stavolta ti frego io!" 

Corsi in cucina per buttare giù tutto d'un fiato l'oki che tenevo per le emergenze in cucina. Sentì il dolore sciamare.

"hah!ti ho fregato!"

Mi sentivo sollevata. Avevo paura che quegli episodi si potessero ripetere prima o poi ... insomma. Non era una cosa normale. Guardai l'orologio. Puntuale come un orologio svizzero. Mi presentai davanti alla fermata del bus, come sempre, salendo non appena questo si fermò. Quando salì vidi l'autista. Non lo avevo mai visto, e essendo figlia di un autista ne conoscevo davvero tanti. Non ci feci più di tanto caso ad ogni modo, andandomi a sedere e mettendomi le cuffiette. Il percorso per arrivare in città era una noia mortale. Case su case su case ... ma aspetta. Queste case non le riconosco ... ... . Andai dall'autista per chiedere che autobus era. Numero 9. IL SOLITO DIAMINE. Eppure qualcosa non andava. Mi risedetti. Perché il paesaggio continuava a cambiare?! Non riuscivo a capire e iniziavo a sentire un'agitazione tremenda addosso. Ultima fermata ... ... non era la mia città ,Mantova. Era diversa ... ... prima di scendere l'autista mi vide confusa e spaesata. Mi diede una cartina e mi disse una cosa stranissima.

"ci rivediamo tra un mesetto. Goditi la vacanza Irene" e se ne andò.

Inseguì quell'autobus finché potei, ma poi mi arresi, vedendolo sparire sotto i miei occhi. BENISSIMO! PERSA CHISSA' DOVE E SENZA CONTATTI!

"dannazione dannazione dannazione!" esclamai più volte al cielo, mentre la gente mi guardava stranita.

Presi un lungo respiro, calmandomi appena e guardai la cartina. ... ... Tokyo ... TOKYOOOOOO?!?!?!?!?!??! Volevo piangere. Non c'era solo la cartina. Tra le pieghe vi era anche un indirizzo di un hotel. ... ah ... o-ok. Seguì le indicazioni , ma mi persi. Ottimo direi. Ed ora?!

"Donzella ... tutto bene?"

Sobbalzai e girandomi vidi una persona che mai. MAI AVREI PENSATO DI VEDERE. Checkmate da ultimate muscle. Anime che guardavo da bambina ... cercando di imitare la muscle millennium sul divano coi pupazzi. Ma questa è un'altra storia.

"... donzella?"

MI ERO INCANTATA. Ottima figura di m-

"oh ... ehm ... m-mi sono persa. Non riesco a trovare questo hotel ... p-può aiutarmi?"

"si certo. Seguimi" disse sorridendomi.

... wow. Ma tanto wow. Caspita. A parte che la prima cosa che notai fu la sua altezza. 2.20 m. Ed io 1.55 ... ... Una nana praticamente. Riuscimmo a trovare quel maledettissimo hotel.

"sei stato gentilissimo. Non sarei mai riuscita a trovarlo senza il tuo aiuto"

"figurati è stato un piacere. A presto e ,  non perderti di nuovo" rise appena, mentre si congedava da me.

Eh no. Stavolta facciamo le cose a modo mio!

"E-Ehi aspetta!" si girò verso di me.

"s-sono una tua fan ... ... p-potresti farmi un autografo?" dissi mostrando il mio piccolo blocco da disegno.

"certo" prese la mia biro e sfoglio l'album.

Wait ... ... NOOOOOOOOO. E' VERO CHE C'ERANO ANCHE SUOI DISEGNI DENTRO! Figura di m 2. E nel giro di una sola mezz'ora!

"wow ... ... sono bellissimi!"

"g-grazie"

"so che è una domanda inconsueta ma ... potresti regalarmene uno?"

"certo perché no ... scegli tu"

Ne scelse uno e , dopo l'autografo se ne andò salutandomi. Inutile dire che , dopo essere entrata nella mia camera di hotel iniziai a saltellare felice come una pasqua. Avevo deciso. Mi sarei goduta quella piccola "vacanza". La sera arrivò. Iniziò a brontolarmi lo stomaco. ... ed ora come mangio se non ho un centesimo con me??? Sbuffai guardando nel portafoglio. ... avevo dei soldi. E pure tanti.

"ma da dove escono questi che sono sempre al verde ?!" dissi a voce alta. Un altro biglietto.

"cambiati. Guarda nell'armadio". ... armadio?

Vidi il piccolo armadietto attaccato alla parete e lo aprì. Vestiti. Come era possibile tutto questo? Chi mi aveva portata qui soprattutto? Il mio telefono iniziò a squillare. Numero sconosciuto. Risposi.

"pronto chi è?"

"ciao Irene, come ti trovi a Tokyo?"

Tra gli scacchiWhere stories live. Discover now