LGBTQ+ e Kpop: mondi che si incontrano

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LGBTQ+ e Kpop: mondi che si incontrano
di PhoenixStorm

In questo articolo affrontiamo un tema di cui si sta parlando molto ultimamente in tutti i Paesi del mondo, un tema che sta a cuore a tanti e che, però, scatena anche alcune controversie.
Esperta quale sono di Kpop, esporrò l'argomento LGBTQ+ parlando in particolar modo della situazione, dei pensieri e delle novità che stanno nascendo nella Terra della calma del mattino, la Corea del Sud, grazie anche alla musica e ad artisti che non hanno paura di rivelare la loro identità e combattere per il loro amore.

Per esperienza personale, posso dire che i Coreani sono un popolo molto curioso e aperto nei confronti delle novità: si interessano a quello che succede nel mondo; appena vedono uno straniero vogliono subito conoscerlo e fargli domande o, se sono timidi, lo fissano comunque insistentemente, per cercare di capire chi è e da dove viene; provano con piacere cibi stranieri; adorano i più famosi brand di moda (soprattutto quelli italiani) e provano sempre a integrarsi, adottando addirittura dei nomi stranieri quando vanno a vivere in altri paesi, ma se c'è una cosa che ancora non riescono a comprendere, quella è proprio il mondo LGBTQ+.

La Corea è molto attaccata alla sua storia, alle sue tradizioni, le persone hanno quasi tutte un forte senso di giustizia e sono di una gentilezza quasi innaturale. Il popolo tiene al suo paese, ne è orgoglioso, tutti vogliono apparire perfetti di fronte agli altri, ma purtroppo qualsiasi orientamento sessuale o identità di genere diversa da quelle tradizionali è vista come una macchia sulla reputazione. Nel corso degli anni le cose sono migliorate e stanno migliorando ancora, ma è comunque difficile essere sé stessi in un paese così conservatore.

In Corea non è illegale far parte della comunità LGBTQ+, ma non ci sono leggi che ne tutelano i diritti, e si tende a nascondere aspetti del genere. Viste le discriminazioni che potrebbero sorgere in famiglia, sul posto di lavoro o in qualsiasi altro luogo, non è cosa rara che molti, per paura, siano costretti a nascondere la loro vera natura, sposando persone che in realtà non amano: i matrimoni combinati esistono ancora e spesso sono usati come una bella facciata per non destare sospetti negli altri.

Anche nel campo militare l'argomento è alquanto spinoso: i soldati LGBTQ+ che intraprendono il servizio di leva obbligatoria maschile vengono considerati come individui con "disabilità comportamentale", e la scoperta di eventuali relazioni tra di essi costituisce condotta disonorevole e quindi punita come tale.

Tutto questo, però, non ha impedito ai Coreani di formare una piccola comunità che rivendica il diritto di poter esprimere liberamente la propria natura e di amare i propri compagni senza nascondersi, sostenendosi a vicenda come se fossero una famiglia. Organizzano campagne, progetti ed eventi come i Pride (a cui all'inizio partecipavano soltanto 200 persone e oggi invece se ne contano più di 50mila) per sensibilizzare la popolazione. Sono poi molti i locali LGBTQ+ che hanno aperto ultimamente, alcuni sono davvero famosi e di classe, e sono situati quasi tutti nel quartiere di Itaewon, quello più internazionale, dove ognuno può essere sé stesso, trovare amici e conforto, incontrare l'anima gemella e naturalmente divertirsi senza preoccuparsi delle malelingue.

Ruolo importante nell'attirare l'attenzione sull'argomento lo si deve al mondo dei media: magazine come Buddy, serie tv e film diventati famosi in tutto il mondo, hanno contribuito, infatti, ad attenuare un po' la reticenza dell'opinione pubblica. Ma non è finita qui, alcuni artisti che sono diventati portabandiera di questo mondo ed esempi di tenacia e coraggio, hanno finalmente trovato la forza per fare coming out scatenando scompiglio, ma ricevendo anche parecchio supporto da parte dei giovani coreani, che sono da sempre più aperti alle novità (come anche dimostrato attraverso sondaggi a cui è stata sottoposta la popolazione).

L'esempio più lampante è l'attore Hong SeokCheon, primissima celebrità a dichiararsi gay nel lontano 2000. A seguito della sua dichiarazione è stato criticato, insultato e addirittura licenziato per aver ammesso una cosa simile in un programma televisivo, ma in seguito è tornato sulle scene, ha combattuto, sostenendo i diritti civili degli omosessuali e si è fatto portavoce delle persone che avevano vissuto le sue stesse ingiustizie, diventando un modello e uno dei più importanti esponenti delle campagne LGBTQ+ del paese.

Nel 2002 invece, è stato il momento di Harisu, modella e attrice transessuale che si dice sia stata la prima o la seconda persona a compiere legalmente l'operazione di cambio di sesso in tutta la nazione, diventando anche lei portavoce del mondo LGBTQ+ in Corea.

Poi, nel 2013, è stata la volta di Kim Jho Kwangsoo e Kim Seunghwan che sono convolati a nozze diventando la prima coppia omosessuale sposata in tutto il paese: il loro matrimonio non è legale, perché nel paese non è ancora stata approvata alcuna legge a riguardo, ma il traguardo è ugualmente importante.

Infine abbiamo Holland, un ragazzetto dal viso dolce con la grinta di un leone, che ha debuttato come cantante senza l'aiuto di un'agenzia con una canzone che parla degli alti e bassi dell'amore che prova chi è costretto a nascondere la sua natura. Racconta di un ragazzo che non può aprirsi con nessuno, che viene discriminato, e che sogna un posto, Neverland (titolo della canzone), dove invece può scegliere di essere e di amare chi vuole. Ha anche consigliato a chi è nella sua situazione di non avere paura del giudizio della gente, di esprimere sé stesso come meglio crede e di "alzare la voce" per far valere i propri diritti, guadagnandosi così l'affetto di fan e altri sostenitori del mondo LGBTQ+.

Holland e gli altri che diventano idoli e simboli di speranza, si stanno battendo per dare un futuro migliore a chi si trova nella loro stessa condizione, sognando generazioni future libere da pregiudizi e al passo con i tempi Proprio nel mese di Giugno, che è dedicato alla causa LGBTQ+, vogliamo sostenere tutte le persone di orientamenti sessuali e identità diverse dai nostri, vogliamo dare loro spazio e riconoscere il coraggio e la forza di chi lotta ogni giorno della propria vita per vedersi riconoscere quello che gli spetta.

La libertà è un diritto di tutti. L'amore è amore, e non è mai sbagliato. Ricordate sempre... essere sé stessi è importante.

Fonti:

☆ Wikipedia LGBT in Corea del Sud;

☆ Articoli vari su Holland da Allkpop: il debutto senza agenzia e il suo coming out;

Interviste;

Servizio militare e omosessualità in Corea del Sud.

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