12.

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Maledetta me e il giorno in cui ho accettato di organizzare i preparativi di questo matrimonio.

E quindi, di tornare alla Tana.

-Ma perché devo andarci io?! Non puoi andare tu o James, o chiunque altro?-

-Perché tu gli hai salvato la vita!-

È la centesima volta che lo ripete.

-È irrilevante...-

-Sai cos'è irrilevante Rose? I tuoi capricci. Devo sposarmi fra quattro giorni. E quella dannata esplosione a Primrose a mandato a puttane non solo la mia macchina, ma anche tutto ciò che c'era dentro. E adesso devo risolvere. Quindi muovi quel bel culetto che ti ritrovi e vai in ospedale a prendere Scorpius.-

Quando vuole, Albus ci sa fare.

Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.

-Okay okay, Mr. Incazzato nero, vado io.-

Stavolta prendo le chiavi della mia macchina.


*

-Perché non gli avete dato una sedia a rotelle? Ha subito un intervento al cuore solo sei giorni fa...-

Specializzandi del cavolo. Non ero così stupida quando ero al loro posto.

-Non te la prendere con loro.. Sono stato io a non volerla.-

Mi poggia una mano sulla schiena e faccio di tutto per non rabbrividire.

-È la mia opinione che conta, in questo posto.- cerco di ribattere mentre provo a non pensare al fatto che la sua mano è separata solo da un millimetro di stoffa dalla mia pelle.

-Rose... Voglio solo andare via... Andiamo.-

Mi prende per mano e mi trascina via facilmente, come se quella che ha subito un intervento sia io e non lui.

Sono le undici del mattino. Alla Tana non c'è nessuno. Nemmeno nonna Molly.

-Vieni. Devi riposare.-

Sale le scale un po' a fatica. Ma riesco a convincerlo a stendersi per un po'.

Allineo le medicine che deve prendere sul comodino in ordine orario e gli sistemo la borsa.

Cosa mi tocca fare...

Mi sento osservata per tutto il tempo.

Lui è ancora seduto sul bordo del letto, quando sto per andarmene e mi dice 'Non farlo'.

All'inizio penso di non aver sentito bene.

Mi giro per guardarlo.

-Resta ancora un po'..-

Come mossa dal canto di una sirena, chiudo la porta e vado da lui, restando in piedi.

-Stavo annaspando.- sussurra piano.

Non capisco cosa voglia dire.

-Dopo di te, annaspavo tutto il tempo. Col lavoro, con mia moglie..-

Guarda altrove, fuori dalla finestra, verso un punto indefinito che non posso conoscere.

-Quando mi disse che aspettavamo un bambino, sembrava stessi, a poco a poco, riacquistando la mia vita.-

Mi appoggio alla parete. Non posso sopportare questo.

-È tutta colpa mia.-

-Cosa significa..?-

Respira profondamente e punta gli occhi dritti nei miei.

It's... ComplicatedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora