Unsteady [X Ambassadors]

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Rating: verdissimo
Trama: incubi, caffe e latte. Tutto ciò che gli Stony hanno bisogno per avvicinarsi.
Note: sinceramente, non ricordo di averla scritta, è roba risalente al 2015. Ho ritrovato questo vecchio file nel mio pc contenente questa roba, e l'ho tradotta.
Word count: 2320

"Signore, credo sarebbe il caso di fermarsi adesso."

"Ah sì? E come mai?"

"Sono diciassette ore che è a lavoro sul suo nuovo progetto e nonostante trovi tutto molto-"

"Incredibile? Fantastico? Geniale?"

"momentaneamente inutile, sono costretto a ricordarle che la signorina Potts ha aggiornato il mio programma per disattivare il laboratorio dopo diciotto ore."

Tony alzò la testa dall'intricato macchinario in cui stava lavorando, alzando un sopracciglio verso l'alto, "Davvero Jarvis? Ma chi è che comanda qui?"

"La risposta potrebbe sorprenderla e deluderla allo stesso tempo, sir."

L'inventore sbuffò, uscendo da sotto il cubo di metallo spingendosi con le mani per poi pulirle sui jeans rovinati e bruciacchiati. "Quanto rimane all'ora X, allora?" Chiese senza alzare lo sguardo dal lavoro incompleto.

"Cinque minuti, sir."

"Quindi se decidessi di restare qui, mi chiuderesti dentro?"

"La signorina Potts ha predisposto metodi convincenti per farle lasciare il laboratorio."

"Ah sì? Tipo cosa?"

"Dalla lettura di audiolibri di Nicholas Sparks alla privazione dell'ossigeno fino ad una chiamata diretta alla signorina Potts, sir."

"Non sia mai." Tony sospirò, nascondendo un ghigno divertito, "D'accordo... d'accordo, concedo la vittoria ai traditori." Disse lasciando la cintura degli attrezzi sul tavolo e sbadigliò suo malgrado, uscendo dal laboratorio. Le vetrate si chiusero dietro di lui che vi poggiò una mano, fissando con tristezza l'opera incompiuta, "Presto sarai perfetto, promesso."

"Signore..."

"Cosa? Sto andando, non vedi? Permettimi almeno di salutare la mia creatura..."

"Sir, il capitano Rogers è al piano di sopra."

Tony inarcò le sopracciglia, voltandosi, "Che ore sono?"

"Le due e venti del mattino, sir."

"A quanto pare ci sono insonni nella mia torre... e io non sono stato invitato alla festa." Disse offeso, salendo allegramente di sopra.

Come detto da Jarvis, trovò Capitan America seduto sul divano del salotto, illuminato solo dalle dolci luci della cucina alle sue spalle e dalle lieve luce cittadina che arrivava dalle grandi finestre: notò che fuori stava nevicando.

Tony rallentò il passo e lentamente anche il sorriso ironico divenne calmo: poteva vedere Steve di profilo, in una semplice maglia blu e pantaloni di una tuta... e riuscì a non sorridere troppo alla vista del logo Stark su di essi solo perché notò lo sguardo cupo del soldato, fisso sullo scudo che era in piedi contro il tavolino ai suoi piedi. Restò un momento a fissare la scena, poi si ricompose e fece qualche passo avanti, "Niente porno? Che peccato."

Steve trasalì, voltandosi a guardarlo. Socchiuse un po' gli occhi per riconoscerlo al buio, "Tony? Sei- da dove arrivi?"

"Dal laboratorio. Sul serio, se devo trovarti al buio, nella mia torre a quest'ora, almeno fa che sia in qualche scenario compromettente." Disse andando a versarsi da bere nella cucina. Preferì non accedere altre luci, era piacevole quella semi oscurità... a volte è meglio non vedere bene certe cose.

Playlist [Stony OS]Where stories live. Discover now