Capitolo 32

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Cami
Da quando Ethan e Elia si sono chiariti, le cose sono sempre andare per il meglio. Per fortuna mio fratello non ha cambiato il suo modo di fare né nei miei confronti né in quelli di Ethan. Ha accettato il tutto senza riprende più il discorso.
Anche i nostri genitori l'hanno presa bene e devo dire che non si sono sorpresi per niente. A detta loro era questione di tempo, anzi, Matt si è stupito del tempo che abbiamo sprecato nel metterci insieme. E poi ci hanno deliziato con curioso aneddoti di me, Ethan ed Elia di quando eravamo bambini. La situazione era più o meno come quella attuale.

Comunque, i giorni passano e io e Ethan cerchiamo sempre di stare per conto nostro. Sappiamo che abbiamo il tempo limitato e vorrei che questo fosse solo un brutto sogno. Non vorrei separarmi da lui e inizio a pentirmene della decisione presa. Forse, più si avvicina quel cinque Gennaio e più vengo presa dalla paura di non averlo al mio fianco. Spero che non si riverifichi lo stesso episodio dell'anno prima. Non voglio lasciare Ethan e più di ogni altra cosa voglio confidare nel fatto che saremo in grado di portare avanti la nostra relazione a distanza. Diciamo che su di lui non ho nessun dubbio, ho paura di non essere in grado di riuscire a sostenere uno stress di tale portata. Comunque, tutti i buoni presupposti ci sono, quindi credo che tra di noi le cose possono andare sempre meglio.

«Ehi». Ethan mi riscuote dai miei pensieri, abbracciandomi da dietro mentre sono intenta a guardare il mio quaderno bianco.

«Ehi».

«Va tutto bene?» chiede.

Dal momento che ho deciso di essere sempre sincera, butto fuori la verità. «Sono preoccupata per noi. Per dopo» dico, girandomi per guardarlo negli occhi.

L'espressione di Ethan si rabbuia non appena sente le mie parole. «Cami, se deve finire come già sappiamo, vorrei saperlo prima. Se non sei più sicura, se non mi vuoi... Dimmelo».

Mi affretto a rassicurarlo e lo abbraccio, godendomi i nostri momenti prima di non poterlo più fare. «Sono sicura di noi, di quello che abbiamo. E sì, Ethan, ti voglio sempre di più. Non c'entra quello che stai dicendo, mi spaventa solamente la distanza».

«Te l'ho detto, questo è il minore dei problemi. So che le cose andranno bene perché farò di tutto per non farti sentire la mia mancanza. Verrò talmente spesso che sarai stufa di me».

Che scemenza! Non potrei mai stancarmi di Ethan. Fosse per me andrei a vivere con lui immediatamente. Peccato che non è esattamente il momento giusto.

«Comunque, credo che farò una doccia per rilassarmi un po'. Se vuoi venire...» lo invito, facendogli l'occhiolino mentre raggiungo il bagno. Ethan sospira e mi raggiunge dandomi una manata sul sedere.

***

Qualche settimana più tardi, la mia mente non ha ancora smesso di fare pensieri di quel genere. Io e Ethan lontani, ma in una relazione a distanza. Ne ho parlato con Emily e mi ha rassicurato su tutti i fronti. Mi ha incoraggiato ad essere forte e almeno provare. Ma io non voglio "provare", io voglio che tra noi funzioni e che finalmente avremo il nostro futuro insieme.
E ne ho anche parlato con Haley, che mi ha praticamente detto la stessa cosa.
Quando ho chiesto consiglio ad Elia invece, all'inizio si è rifiutato di parlarne, ma poi mi ha tranquillizzata  e ho capito di potermi fidare di Ethan. La fiducia che mio fratello ripone in lui è davvero da ammirare. E poi si è lasciato sfuggire dalla bocca che è contento per noi, quindi l'ho abbracciato felicissima di sentire quelle parole.

Nei giorni successivi sono più sollevata. Ethan e io stiamo ogni giorno sempre meglio e si avvicina sempre di più la data della sua partenza. Abbiamo trascorso le feste più importanti insieme e quando è arrivato il capodanno non ci siamo separati nemmeno per un momento.
Mi sono rattristata quando l'ho aiutato a fare i bagagli e quando l'ho lasciato in aeroporto. Mi ero ripromessa più volte di non piangere, ma non sono riuscita a contenere le lacrime. So che sarà difficile, ma devo tenere duro. Mi fido di Ethan e so che ci vedremo presto perché me lo ha promesso. Lui mi ha abbracciato forte e ho sentito tutto il suo amore quando, con gli occhi lucidi, mi ha salutata con un dolce bacio sulle labbra.

Quando sono tornata a casa ho dato libero sfogo alle emozioni che avevo represso fino a quel momento, abbandonandomi ad un pianto liberatorio. Purtroppo, non sono riuscita a fare piano e così ho attirato l'attenzione di Elia e Haley, ma ho rassicurato anche loro che stavi bene (se bene è la parola giusta).

Nei giorni successivi, la situazione era un po' più sopportabile. Ethan chiamava tutte le volte che aveva un momento libero, io facevo lo stesso e i suoi continui messaggi tenevamo viva la sua presenza. Per non parlare delle nostre videochiamate notturne, quella era la parte della giornata che preferivo.

Il lato positivo di tutta questa storia invece, erano sicuramente i miei voti all'università. Ero riuscita nuovamente a mettermi in carreggiata e adesso avevo solo un esame da superare e avevo tempo fino a Maggio per riuscire nella mia impresa.

Era passato un mese da quando Ethan era partito e già fremevo perché stava arrivando il momento in cui sarebbe tornato per il primo fine settimana, a metà Febbraio, in pieno San Valentino. Il nostro primo San Valentino. Avevamo organizzato di trascorrere due giorni in un centro benessere, avevo prenotato albergo, ristorante, Spa e avevo comprato un completino intimo davvero niente male che sono sicura lo avrebbe adorato. Ma si sa, gli imprevisti non si possono prevedere e, due giorni prima della sua partenza ricevo una chiamata.

«Cami, mi dispiace, ma non potrò venire».

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𝗙𝗼𝗿𝗴𝗶𝘃𝗲 𝗮𝗻𝗱 𝗙𝗼𝗿𝗴𝗲𝘁Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora