Capitolo 3.8 - Squadra

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A quanto pare, Taehyung lo sa. 


Proprio come si aspettava, Jungkook è fuori nella foresta, le gambe raccolte sotto il mento e la schiena dritta. Taehyung esce fuori all'aperto con un sussulto, il leggero cigolio della porta metallica troppo rumoroso nella quiete della notte. Jungkook alza il capo immediatamente, lo sguardo fisso sulla soglia, a indicare che è consapevole della sua presenza.

"Mi hai già perdonato?" chiede Jungkook, come al solito andando sempre dritto al punto.

Taehyung sorride senza volerlo, sistemandosi proprio affianco all'alfa fino a che non ha appoggiato la testa sulla sua spalla.

"Sei geloso."

Jungkook sbuffa.

"Fa niente," rassicura Taehyung. "L'ho fatto apposta."

"Taci."

Taehyung diviene silenzioso, il sorriso che si espande quando Jungkook finalmente si rilassa abbastanza da passare un braccio attorno le sue spalle. È molto meglio così, Taehyung è sempre stato sensibile al freddo e a Jungkook non dispiace dividere il calore. Tutto è rimasto come quando erano bambini.

"Lo sai che sei il mio preferito, vero?" Taehyung dice dopo un po', con chiara ilarità nella voce.

Jungkook lo spinge via. "Ok, me ne vado."

Taehyung ride, lanciandosi addosso all'alfa, inglobandolo in uno stretto abbraccio. Jungkook ringhia piano ma si lascia manovrare in sottomissione. Soprattutto perché la notte è fresca e gli è più o meno mancata la scia zuccherina di Taehyung.

Quando l'omega inizia a giocare con la zip della giacca, Jungkook sa che c'è qualcosa che Taehyung vuole dire.

"Che cosa c'è?" sbadiglia Jungkook.

"Prometti che manterrai un segreto"

Jungkook rotea gli occhi. "Come se avessi un sacco di amici con cui spettegolare."

"C'è Jackson" replica Taehyung.

"E va bene. Lo prometto." Jungkook urta Taehyung con la spalla, sollecitandolo a parlare.

"Seokjin, lui..." Taehyung fa una pausa, l'esalazione tremolante alla sua uscita. "Lui, hmm...credo mi abbia messo addosso la sua scia...l'altro giorno?"

Jungkook lo guarda di sottecchi. " 'Credi'?"

"Era buio--"

"Tae!"

"Ok, ok...non è stato nulla, davvero. Ha solo" Taehyung non sa perché è così difficile dirlo, ma è come se fosse un fardello enorme. "Era solo una marcatura sul polso..."

Jungkook s'acciglia. "Come quelle che si fanno coi cuccioli?" Taehyung gli dà una gomitata ed egli emette un suono di insulto, massaggiandosi le costole. "Perché l'hai fatto?!"

"Ti sembro un cavolo di cucciolo?" domanda Taehyung ma Jungkook riesce a vedere il dubbio nei suoi occhi.

Jungkook non ha mai sentito la necessità di marcare qualcuno al di fuori della sua famiglia, per cui gli è difficile farsi un'idea. È abituato a sfregare il suo mento contro la schiena di Taehyung quando lo abbraccia e ricorda il marcare i polsi del padre di Taehyung quand'era cucciolo, ma tutto lì. Sa che fa parte della ricerca di un compagno, l'intera cosa della marcatura. Jungkook lo comprende, ma non capisce fino in fondo. Se ciò rende felice Taehyung comunque, allora gli basta.

Finisce per pattare la schiena di Taehyung, congratulandosi silenziosamente per l'ottimo lavoro svolto.

"Solo, ricorda cosa Papà diceva," afferma Jungkook in tono solenne. " 'Fagli fare fatica.' "

Taehyung schiocca la lingua. "A volte mi sento come se fosse lui a farmi lavorare...perché mi sta facendo lavorare?"

"Beh...mettersi insieme nel bel mezzo di una guerra non è la più brillante delle idee, no?" suggerisce Jungkook, soddisfatto di sé quando Taehyung non è capace di ribattergli.  "Non possiamo sapere se ce la faremo ad arrivare alla fine."

Quando è chiaro che Jungkook non abbia intenzione di rientrare, Taehyung si alza in piedi, spolverandosi i pantaloni. Da quell'angolazione, il profilo di Jungkook è spento, non imponente come quando lo guarda direttamente. Ricorda a Taehyung dei tempi di gioventù, dove Jungkook si svegliava in lacrime nel cuore della notte per una madre che non ha mai conosciuto.

"Ti ricordi cos'altro diceva sempre Papà," chiede Taehyung e Jungkook piega la testa in sù. "Gli omega non sono mai il nemico."

"Tae..."

"Non essere un'altro alfa di merda nella vita di Jimin, Kookie" Taehyung dice in un tono basso, il tono che usa quando le cose sono fottutamente importanti per lui. "Non dovete per forza essere amici, solo...dagli un'occasione, ok?"

Jungkook si gratta il capo, infastidito da come Taehyung sappia soggiogarlo così bene. "Per la squadra."

Taehyung patta la testa dell'alfa. "Per la causa."

"...perché me lo stai chiedendo tu..."

"Perché è giusto così."



The Omega Revolution [ITA]Where stories live. Discover now