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🐯g o o d b y e🐰

🐯g o o d b y e🐰

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"Kim Do-yun."
"È il nome di mio padre."
Le parole di Taehyung uscirono dalle sue labbra, prima ancora che ci potesse pensare.
Jungkook si girò verso Taehyung, con uno sguardo scosso, le lacrime minacciarono di uscire e si alzò.
"Posso avere quella lista?"
L'uomo sulla cinquantina annuì, scrollando le spalle e porgendogliela.
Jungkook uscì in fretta dalla stanza seguito da Taehyung che fece un inchino all'uomo prima di seguire Jungkook di corsa.
"Dove stai andando?"
"Da tuo padre."

Arrivati davanti alla porta del padre di Taehyung, Jungkook si affrettò a bussare più volte.
Una donna sulla trentina aprì e fece un sorriso sforzato, vedendo Taehyung.
Quest'ultimo la guardò appena ed entrò senza nemmeno chiedere il permesso, seguito da Jungkook.
"Abeoji." chiamò Taehyung e vide l'uomo uscire da una delle porte, probabilmente dal bagno visto che aveva la schiuma da barba ancora sul mento e un rasoio in mano.
"Yeobo, chi er- Taehyung!"
Un sorrisone spuntò sulle labbra del uomo ormai cinquantenne.
Si avvicinò ad abbracciarlo quando Tae lo spinse via, non volendo farsi toccare da quell'uomo che per lui era tutto il male della sua vita.
"Sono venuto a farti delle domande."
"Hai ucciso tu mio padre?" questa volta fu Jungkook a parlare, aveva i pugni stretti e lo sguardo pieno di rabbia, le vene del suo collo sporgevano e i suoi capelli coprivano i suoi occhi pieni di lacrime.
"Di che stai parlando ragazzino, poi, chi saresti tu?"
"Jeon Jungkook, figlio di Jeon Seojun." schiarì il proprio nome e quello del padre.
Sembrò quasi che quelle parole fossero degli schiaffi che arrivarono prepotenti sul viso del uomo.
"Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato."
Disse semplicemente, prima di annuire.
"Sono stato io."
La donna che era rimasta in silenzio per tutto quel tempo aggrottò la fronte e scosse la testa più volte.
"No, non dire così.
Sono tutte bugie."
Disse avvicinandosi all'uomo e posando le mani sul suo maglione, per poi formare due pugni e iniziare a picchiare contro al suo petto.
Taehyung si sentì le gambe cedere, ma restò in piedi, prima di prendere il cellulare e digitare un numero.
"Vorrei denunciare un assassino."

Taehyung teneva le mani di Jungkook che però non lo guardava, c'era un silenzio per niente confortante.
"Lo so, lo so." ripeteva a bassa voce Jungkook.
"Ma non posso farci niente." continuava, le lacrime a rigargli il viso.
Il più grande temeva di parlare, temeva qualsiasi cosa avrebbe detto sarebbe stata sbagliata.
"Ogni volta che ti guardo mi vengono in mente le immagini del corpo senza vita di mio padre."
Disse alla fine, lasciando andare le mani di Taehyung.
"Non ce la posso fare, lasciamoci."
Quelle parole fecero male a Taehyung più di tutti gli schiaffi presi da suo padre in tutta quella sua vita, più di quando scoprì che suo padre era un assassino e più di quando sbatteva per sbaglio il mignolo contro un mobile.
"Non ti voglio più vedere."
Jungkook si alzò dalla panchina su cui erano seduti e iniziò a camminare.
Taehyung non aveva le forze di seguirlo, era tutto il giorno che tratteneva le lacrime e voleva solo vedere Hobi, per poter piangere e sfogarsi.
Digitò il numero di Hobi e un "vienimi a prendere" spezzato gli uscì a malapena dalle labbra.

Qualche ora dopo erano nella stanza di Hobi, sul suo letto, accoccolati.
Le lacrime di Taehyung non cessavano di uscire, gli faceva male tutto il corpo e aveva mal di testa.
In quel momento desiderava fosse stato tutto un sogno.
Chiuse gli occhi lasciandosi scappare alcuni singhiozzi.
Le manine di Hobi Hyung gli accarezzavano la schiena, cullandolo.

A scuola Jungkook ignorava Taehyung.
Jimin e Jungkook erano diventati ottimi amici.
Jimin parlava solo con Yoongi, per non ferire i sentimenti di Jungkook.
Jimin smise di parlare con Taehyung.
Taehyung aveva solo Hobi e ovviamente anche Yoongi.

"Mi dovrò trasferire per l'università." disse Hoseok.
"Verrò con te." fu la risposta di Taehyung.

Yoongi, Hoseok e Taehyung si trasferirono insieme, in un piccolo appartamento di due stanze a Seul.
Taehyung aveva una piccola stanzetta dove ci stava appena il suo letto e un armadio, ma non si lamentava.
Aveva fatto come suo padre, era scappato.
Si ripeteva quando la notte, si sentiva solo.
Non si sentiva molto con la madre, preferiva non farlo, per non sentirsi in colpa ad averla lasciata.
Gli mancava.
Gli mancava Jungkook più di qualsiasi altra cosa, però.
Ringraziava qualsiasi cosa ci fosse su in cielo per avergli regalato una persona come Hoseok.
Avrebbe finito le superiori, lavorando part-time per poter pagare la sua parte di affitto e poi avrebbe fatto l'università.
Non era solo, si ripeteva.
Aveva pur sempre il suo migliore amico, la persona migliore di quel mondo, l'unica persona di cui si poteva fidare.

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mi odiate??

𝓑𝓪𝓭 𝓜𝓮𝓶𝓸𝓻𝓲𝓮𝓼 ☽ ᵀᴭᴷᴼᴼᴷ ☾Where stories live. Discover now