Capitolo XXXI

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Un bellissimo maschietto dagli occhi color del cielo e dai lucenti capelli castani era divenuto il primo genito della famiglia de Greye. Maximilian Alexander Leonard de Greye era diventato uno dei bambini più ricchi e potenti di tutta la Virginia.

Tutta Greyehall era al settimo cielo per la lieta notizia e anche da villa Montagu stavano arrivando i primi parenti per porgere i loro omaggi di gioia e felicitazioni al nuovo nato. Lady Loreen era alle prese con il suo piccolo bambino, che era nato da appena tre mesi. Infatti ella non voleva ancora sottoporre quella tenera creaturina a un viaggio così stancante, decidendo quindi di fare visita alla sorella in un secondo momento, ancora da decidersi con precisione. Lady Loreen con lord Steven Boomer abitavano, momentaneamente, nella resistenza estiva della famiglia Boomer, situata nell'entroterra a circa un giorno di carrozza da Greyehall. Dunque a presenziare all'invito fatto dal duca de Greye, furono presenti solo i genitori di lady Ariel e le sorelle minori, oltre alla famigerata lady Scarlett ovviamente. Era tornata in America da appena un paio di giorni e già era attiva nella vita mondana di Newport News. Tutti conoscevano la bellissima e scaltra lady Scarlett e lei a sua volta conosceva tutti. Ogni pettegolezzo degno di nome, ormai, passava dalle orecchie astute di Scarlett de Greye.

«Mio caro nipote credo proprio eh questa casa avesse solo un impellente necessità di attenzioni femminili. Guardate come è rinata. Cara Ariel, concedetemi questo slancio di emozioni, siete decisamente superba nell'arredamento e nel gusto dell'arte moderna.» Quando lady Scarlett iniziava a parlare di arte e architettura non la fermava più nessuno. D'altro canto anche lady Ariel era un'amante dell'architettura, seppur in misura decisamente minore rispetto a lady Scarlett.
«Vi ringrazio cara zia. Ho lasciato carta bianca a mia moglie. Il mio sesto senso mi diceva che aveva fiuto per queste cose e così è stato.» Thomas strinse a se il corpo di lady Ariel sorridendo sotto la folta barba. Dalla prima volta che si erano incontrati aveva sempre ammirato questa sua dote. Non ne capiva la ragione, visto che non spettava di certo a una donna conoscere le tecniche architettoniche moderne o le nuove tecnologie, ma in un certo senso, era attratto dalla conoscenza eccellente che sua moglie aveva in quel campo. Sicuramente era stato un punto a suo favore.
«E avete fatto bene mio caro. Un tocco femminile di buon gusto come il vostro mia cara, non guasta mai in una dimora così grande come questa!» Lady Scarlett iniziò a gesticolare e a fantasticare su tutte le nuove arti architettoniche provenienti dall'Europa e che erano frutto di scandalo a Parigi, Venezia e Londra.
«Non esagerate Vostra Grazia, ho solo contribuito in minima parte con qualche tocco femminile.» Ariel decise di smorzare un poco gli eccessivi complimenti che lady Scarlett le aveva fatto. Non era abituata ad essere adulata in quel modo, anche se non le dispiaceva ricevere così tanti complimenti, soprattutto se a farglieli era lady Scarlett in persona.
«Oh suvvia mia cara, non cercate in qualche modo di sminuire il vostro operato. Guardate qua che classe! Non sono di certo particolari che un occhio maschile può notare facilmente, ma al mio occhio non sfugge nulla.» Il battibecco continuò per un'altra ventina di minuti durante i quali lord Thomas continuò a contare i minuti che lo separavano dal tornare dal suo bambino, grattandosi in modo disinvolto la barba, non voleva far insospettire la moglie, che da quando aveva partorito riscontrava del mistero in ogni cosa. Egli aveva predetto che sarebbe nato un maschio e così era stato. Strano il fato? Non aveva lasciato la mano di sua moglie neanche per un secondo durante il parto. Egli in tutta sincerità non pensava fosse una faccenda così elaborata e dolorosa mettere al mondo un bambino, eppure sua moglie era stata forte e instancabile.

«Vostra Grazia vi prego di perdonarmi, ma sono arrivati gli ospiti che stavamo aspettando.» Alfred bussò leggermente alla porta già aperta del salotto in cui erano riuniti il duca e la duchessa, in compagnia anche di lady Scarlett.
«Grazie mille Alfred. Arriviamo subito.» Sorridente Ariel rispose al posto del marito, prima di prenderlo per mano e uscire dal salotto seguiti a ruota da una sorridente e piena di energie lady Scarlett. La duchessa lasciò la mano del marito solo per andare a prendere il piccolo Maximilian, che in quel momento dormiva, sorvegliato dalla signora Chapman, nella stanza accanto a quella dove si trovavano loro fino a qualche secondo prima.

Lady ArielWhere stories live. Discover now