CAPITOLO 79

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<<Non è questo che sto facendo,Carmen. Pensavo che dopo ieri sera...Non lo so,pensavo che io e te...>> Sembra che non trovi le parole: Questa sì che è una novità. Una parte di me,una parte molto grande di me,muore dalla voglia di sentire cos'ha da dirmi; ma è così che mi sono lasciata raggirare da lui. Usa contro di me la mia curiosità,come se per lui fosse tutto un gioco. Mi asciugo gli occhi: per fortuna non sono truccata.
<<Non ti aspetterai che ci creda,vero? Dovrei credere che provi qualcosa per me?>>
Devo smetterla,e lui deve andarsene prima che i suoi artigli affondino ancora di più in me.
<<Certo che si,Carmen. Mi fai sentire così...>>
<<No! Non voglio ascoltarti,Irama. So che menti,e questo è il tuo modo perverso di eccitarti. Mi fai credere che potresti provare per me ciò che io provo per te e poi...clic!...scatta l'interruttore. Ormai so come funziona,e non ti permetterò di continuare.>>
<<Provare per te ciò che provi per me? Stai dicendo che tu...tu provi qualcosa per me?>> Gli passa negli occhi una scintilla di speranza,o così mi pare. Recita molto meglio di quanto pensassi. Lo sa che è così,non può non saperlo. Altrimenti perché non sarei già fuggita da lui? Mi assale il terrore: ora gli ho spiattellato in faccia ciò che provo per lui,una verità che avevo a malapena ammesso a me stessa. È così gli permetto di calpestare i miei sentimenti,più di quanto abbia fatto finora. Se continua a guardarmi in quel modo rischio di abbassare le difese,e non posso permettermelo.
<<Vattene,Irama. Non te lo chiederò un'altra volta. Se non te ne vai chiamo la sicurezza.>>
<<Carmi,ti prego,rispondimi.>>
<<Non chiamarmi Carmi; quel nome è riservato ai parenti,agli amici,alle persone a cui importa qualcosa di me. Vattene!>> grido,più forte di quanto volessi. Ho bisogno che se ne vada. Odio quando mi chiama Carmela,ma odio ancora di più che mi chiami Carmi. Il modo in cui si muovono le sue labbra quando pronuncia il mio nome lo fa sembrare così intimo,così bello. Carmen. Piantala.
<<Ti prego,devo sapere se tu...>>
<<Che weekend interminabile,ragazzi. Sono uno straccio!>> esclama Nicole tutta allegra,piombando nella stanza. Ma quando mi vede con le guance rigate di lacrime si gira a scrutare Irama.
<<Cosa succede? Cos'hai combinato?>> gli grida. <<Dov'è Filippo?>> chiede a me.
<<Se n'è andato,come sta per andarsene Irama>>,le dico.
<<Carmen...>> fa lui.
<<Nicole,per favore,fallo andare via>>,la prego. Irama è visibilmente irritato che io stia usando Nicole contro di lui. Pensava di avermi incastrata di nuovo.
<<Andiamo,ragazzo prodigio>>,fa lei. Lo prende per un braccio e lo tira fuori dalla camera.
Resto a guardare la parete finché la porta si richiude,ma subito dopo sento le loro voci in corridoio.
<<Ma che ti prende,Irama? Ti avevo chiesto di stare lontano da lei: è la mia compagna di stanza,e non è come le altre ragazze. È carina,innocente...è troppo per te,non la meriti.>>
Sono piacevolmente sorpresa che Nicole mi difenda,ma non basta a lenire il dolore che sento dentro. Pensavo di aver scoperto cos'è un cuore spezzato dopo quella giornata al ruscello con Irama,ma non era niente rispetto a come mi sento ora. Detesto doverlo ammettere,ma passare la notte con Irama ha rafforzato i miei sentimenti per lui. Sentirlo ridere mentre mi faceva il solletico,la dolcezza con cui mi baciava le labbra,le sua braccia tatuate strette intorno a me,il modo in cui chiudeva gli occhi quando accarezzavo la sua pelle nuda...tutto ciò mi ha fatto innamorare ancora di più. E mi fa stare ancora peggio adesso. E come se non bastasse,ho fatto soffrire Filippo: posso solo pregare che decida di perdonarmi.
<<Non è così.>> Quando si arrabbia parla con un accento più marcato,scandisce le sillabe.
<<Stronzate,Irama,ti conosco. Trovatene un'altra da imbrogliare: il mondo è pieno di ragazze. Con lei non puoi fare questi giochetti,la fai soffrire troppo...e comunque è fidanzata.>>
Non mi piace sentirle dire che sono troppo sensibile,troppo debole,ma temo che abbia ragione. Non faccio altro che piangere da quando conosco Irama,e ora lui ha cercato di rovinare la mia storia con Filippo. Non sono in grado di essere "più che amica" con lui,perché ho troppo rispetto per me stessa e sono troppo emotiva.
<<E va bene,starò lontano da lei. Ma non portarla ad altre feste a casa mia>>,sbotta. Poi sento la sua voce allontanarsi in corridoio: <<Dico sul serio,non la voglio più vedere! Se la vedo la rovino!>>

~MI DROGHERÓ DI TE.~  \\IRARMEN\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora