8° Mi prenderò io cura di te.

2.5K 87 5
                                    

"Specifico che i fatti e personaggi sono completamente inventati da me e tutto questo non ha niente

a che fare con i veri personaggi famosi a cui si ispira questa storia.

Questa è una storia di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell'immaginazione

qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari è del tutto casuale.

Avviso, inoltre, di non continuare a leggere se qualche scena in particolare possa urtare in qualche modo

la vostra sensibilità. Detto ciò, buona lettura a tutti!"



Notte fonda, silenzio tombale e una bellissima

luna piena.

Rolex non avrebbe mai pensato che quella notte si sarebbe

ritrovata dinanzi a quegli occhi di ghiaccio, ancora una volta.

-Posso entrare?- Domandò Filippo, osservando la ragazza preoccupata,

nel vedere le sue sopracciglia sanguinanti e le labbra completamente

spaccate.

La giovane respirò con profondità, preoccupata, incastrando

i suoi occhi in quelli del ragazzo che sembravano quasi quelli

di un cane bastonato.

Alle sue spalle, poi, lo seguì Lori che sembrava messo come lui

se non peggio.

Zoppicante, il moro si avvicinò al cantante per poi rivolgere uno

sguardo più che distrutto nei confronti della ragazza.

Rolex aprì di più la porta di casa, lasciando abbastanza spazio da farvi

entrare entrambi i ragazzi che non se lo fecero ripetere più di due volte.

-Ma cosa vi è successo? Vi sembra il caso di ridurvi in queste condizioni

alla vostra età?- Domandò Rolex, chiudendosi la porta alle spalle.

Lori stava per rispondere ma non riuscì a causa delle urla preoccupate

di Miriam che aveva deciso di raggiungere l'entrata di casa, sentendo delle voci.

-Oh cazzo! Lori...cosa ti hanno fatto?!- Sbottò Miriam, osservando il ragazzo zoppicante

e dolorante.

-Stai tranquilla, non è nulla di grave.- Le disse Lorenzo, cercando di tranquillizzarla,

senza riuscirci.

La mora gli si avvicinò subito, prendendogli il viso tra le mani con i battiti

cardiaci a mille.

-Vieni in camera, ci penso io a te!- Esclamò Miriam, prendendo una mano del ragazzo

facendolo dirigere verso la camera da letto.

-Ah, Rol, in bagno deve esserci dell'acqua ossigentata per Irama!- Continuò Miriam, rivolgendosi

poi alla sua amica prima di entrare nella camera.

-Puoi chiamarmi anche Filippo, Miriam, lo sai.- Rispose Fil, grattandosi poi la nuca.

Rolex // IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora