Rincalzai le coperte alle mie figlie e diedi un bacio a ognuna, soffermandomici più del dovuto. Non mi avevano chiesto nulla: per loro Nicholas era partito per un viaggio di lavoro e così sarebbe rimasto fino a quando non avrei avuto una conferma da chi di competenza. Mi ero rifiutata di accendere la televisione o di seguire qualsiasi telegiornale per paura di vedervi comparire il volto dell'uomo che avevo sposato.
Augurai loro la buonanotte e loro ricambiarono, salutando anche Simon che era rimasto a seguire il rituale serale sulla porta per tutto il tempo. Gli lanciai una veloce occhiata, spensi la luce, e lo seguii giù per le scale. Accesi il camino nella sala e lui mi affiancò, dandomi una mano. Mi sedetti sul tappeto, esausta, beandomi del calore che le fiamme mi scaturirono. Simon si alzò per prendersi una sigaretta e, dopo averla accesa mi raggiunse, imitandomi.
«Vedrai che domani sapremo qualcosa, si tratta solo di superare la notte.» Si rese conto subito che forse non si sarebbe trattato affatto solo di una notte. Se Nicholas non ci fosse stato più, sarebbe stata una mancanza a lungo termine ma non lo corressi. Avevo bisogno di crederci. «A qualsiasi cosa tu stia pensando, non sei da sola. L'affronteremo insieme. Puoi dirmi qualsiasi cosa. Abbiamo tutta la notte per farlo visto che non ho intenzione di andarmene.»
«Simon...» mi commosse il suo gesto, ma non c'era bisogno che si disturbasse oltre.
«Non vi lascio da sole. Siete anche la mia famiglia» mi precedette, impedendomi di dire la mia. «Non ci sono mai parole giuste da dire in questi momenti, ma tu sei la donna più forte che conosca e Nick non ti vorrebbe vedere così.»
Mi sentii onorata ma, al contempo, in colpa per il mio comportamento degli ultimi giorni. «Le hai già dette.»
Mi offrì la sua sigaretta e, senza alcuna esitazione, la presi per farmi un tiro. Lasciai che la nicotina entrasse in circolo, per poi espirare, sentendomi leggermente sollevata dal non dover passare questo incubo da sola.
Mi alzai e, dopo aver preso due calici e la bottiglia di vino, tornai da lui. Gliene versai e mi distesi sul divano senza più le forze per dire nulla. Non avevo saputo resistere dall'aprirla anche se sapevo non essere una buona idea, l'alcol ampliava le mie emozioni e il mio senso di solitudine. Mi voltai e rividi in Simon Nicholas solo di diversi anni più giovane. La somiglianza, la stessa presenza e perfino lo stesso profumo alla fine furono troppo. Fu quasi doloroso perché, inevitabilmente, mi fece pensare a lui. Feci ruotare il calice tra le mie mani e mi persi nel mio riflesso all'interno. «Non credo di poterlo sopportare se...»
«Non dovrai farlo» m'interruppe, avvicinandosi e sedendosi vicino a me, costringendomi a sollevare le gambe. «Nicholas è uno degli uomini più risoluti e combattivi che conosco. E non lo dico solo perché sono suo fratello. Sì, può essere testardo e insopportabile come pochi, ma è una roccia ed è così che l'ho sempre visto. Niente lo scalfisce e vedrai che nemmeno questa volta avrà fatto eccezioni.»
«Meno male che sei qui.» Lo guardai dritto in faccia, grata per il suo ottimismo. Poi finii il vino e appoggiai il bicchiere sul tavolino davanti a noi.
«Sarò qualunque cosa di cui hai bisogno. Non devi far altro che chiedere.»
Mi voltai, sorpresa dalle sue parole. Ci sondammo per un lungo attimo. «Ho bisogno di un amico.»
Mi sorrise. Ma il suo sorriso non raggiunse gli occhi. «Solo un amico, eh? Credo di potercela fare.» Ricambiai, riconoscente, poi volai via dalla stanza con il pensiero. Parlammo. Ci tenemmo compagnia tutta la notte finché non crollammo entrambi esausti sullo stesso divano che aveva finito per sopportare ogni nostra singola parola.
***
Mi svegliai per colpa dei raggi solari che colpirono il mio viso. Socchiusi gli occhi e mi sollevai dolorante per la posizione scomoda in cui ero crollata. Guardai Simon e un dolce sorriso comparve sulle mie labbra. Stava dormendo indisturbato e nell'alzarmi cercai di non svegliarlo, permettendogli così di recuperare un po' le ore che aveva perso.
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Alba Nera [COMPLETA]
Romance[COMPLETA] ¦ESTRATTO¦: "Quando ti guardi allo specchio spero che tu possa convivere con quello che vedi. Tutti ci portiamo il diavolo nel cuore ma dobbiamo fare la pace con lui. Dobbiamo trovare un'alternativa a qualunque costo. Quello che hai fatt...