Simon
«Scusa se mi sono presentato così, ma volevo vederti», dissi a mio fratello, prima di guardare il bicchiere pieno di un liquido ambrato che aveva in mano.
Non si aspettava una mia visita ma visto che ero in giro ne avevo approfittato per fare un salto a controllare la situazione e per vedere Sandra, così come le bambine. Le avevo anche telefonato prima di presentarmi a casa loro ma non mi aveva risposto, così alla fine ero venuto lo stesso a mio rischio e pericolo.
«Dì la verità, ti sono mancato.»
Sorrisi. «In realtà no, si stava piuttosto bene anche senza di te.» Nicholas scoppiò in una grassa risata e si portò alle labbra il bicchiere e quel particolare non potei ignorarlo, non più. «Non dovresti bere, non pensi a Sandra?»
Non riuscivo a non essere protettivo verso di lei. Volevo che almeno mio fratello se la meritasse. Sandra voleva restare con lui, ma questo non voleva dire che non potessi preoccuparmene.
«Mia moglie non è qui, mi sembra. Anzi sono sorpreso di vederti, pensavo fossi con lei.»
«Perché dovrei essere con Sandra?»
«Non lo so, dimmelo tu.»
«Non sono qui per questo, volevo solo vederti.» Tentai un altro approccio; non volevo assecondare le sue follie ma intuii che, avendo bevuto, sarebbe stato più difficile del previsto gestire la conversazione.
«Beh, allora hai fatto un giro per niente. Io sto più che bene.»
Non stava bene affatto e l'avevo capito fin dal momento in cui aveva messo piede giù da quell'elicottero.
«Forse puoi farlo credere a chi non ti conosce, ma non a me e certo non a tua moglie. Ha passato l'inferno da quando sei sparito, non credi sia il momento di pensare un po' alla tua famiglia?»
Nicholas mi fulminò con un'occhiata. «Ci penso. Gradirei però che non ti intromettessi d'ora in poi.»
«Non puoi impedirmi di vedere le mie nipoti.»
«Sì, certo, le tue nipoti. Sai, diventi sempre più simpatico man mano che passano gli anni.» La rabbia cominciò a scorrermi nelle vene, non sopportando più il suo comportamento. «Anche se devo ammettere che ci sai fare con loro, si divertono con te. Grazie per essertene occupato.»
Mi prese in contropiede il suo umore altalenante tanto che esitai dal rispondergli. «Mi viene naturale.» Si lasciò andare a una piccola risata e sorrisi: era strano ridere insieme, ormai era da tanto tempo che non sapevamo far altro che litigare e probabilmente la colpa era anche mia. Provavo qualcosa per la moglie di mio fratello e non ero riuscito a trovare ancora un modo per separare l'amore per una e l'affetto per l'altro. Mi ero fatto da parte. L'avevo fatto fin dall'inizio e avrei continuato a farlo, perché era questo che lei voleva. Sospirai, ammettendo l'unica verità: era un uomo fortunato. «Sandra poi è pazzesca con loro, non potevi desiderare di meglio per le tue figlie.»
Qualcosa mutò nel suo sguardo e la poca ritrovata fratellanza, venne cancellata in un secondo. «Ci sei andato a letto?»
Sgranai gli occhi e boccheggiai. «Che cosa...?»
Bevve un sorso, poi alzò gli occhi su di me e continuò: «Lo capirei, Simon.»
«Stai scherzando?»
Nicholas sembrò non ascoltarmi, anzi mi ignorò volontariamente, proseguendo con le sue idiozie. «Potrei perdonarti... in fondo credeva che fossi morto, no?»
«Falla finita» sbottai. Non avrei mai creduto possibile che il dialogo avrebbe potuto prendere tale piega. Mi avvicinai a lui e parlai nel modo più schietto possibile. «Ma che hai in quella testa?»
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Alba Nera [COMPLETA]
Romance[COMPLETA] ¦ESTRATTO¦: "Quando ti guardi allo specchio spero che tu possa convivere con quello che vedi. Tutti ci portiamo il diavolo nel cuore ma dobbiamo fare la pace con lui. Dobbiamo trovare un'alternativa a qualunque costo. Quello che hai fatt...